martedì 22 novembre 2005

Tagli agli enti locali, finalmente. Jimmy Greselin

Gli amministratori si lamentano per la mancanza di fondi? Si dimettano. Non si può governare senza i trasferimenti dello stato? Chi lo dice? Da amministratore sono in grado di smentire chiunque lo sostenga. In realtà da decenni gli amministratori pubblici governano con una leggerezza che è sotto gli occhi di tutti. Gli sprechi degli enti locali sono talmente tanti e tali che nessun trasferimento sarebbe comunque in grado di mantenere una politica del genere.

Guardiamo allo sviluppo di cui tanto ci vantiamo degli anni 70-80. Paesi di poche migliaia di abitanti governati da sindaci che pur di farsi ricordare hanno disintegrato il territorio facendo costruire senza logica zone residenziali e industriali un pò ovunque. Paesi che con 5 mila abitanti vantano 2 o 3 zone industriali, spesso non collegate con quelle dei paesi confinanti i quali a loro volta ne hanno realizzate altre più d'una. A guardare certe province dall'alto sembra di essere a San Paolo del Brasile. Province che sembrano megalopoli e che in realtà sono semplicemnte ad urbanizzazione diffusa ed illogica. I costi. Provate a pensare a quanto può costare portare acqua, gas, energia elettrica, rete fognaria in ordine sparso per l'intero territorio di un paese piuttosto che attraverso direttrici principali dare gli stessi servizi concentrandone le diramazioni. E quanto costerà in futuro la loro manutenzione? Chi paga? Nessun problema, ci sono i trasfrimenti dello stato. Risultato? Costi stratosferici e territorio violentato. E i Verdi sbraitano come dei barbari contro l'alta velocità?!! sic!

Proviamo a cercare quali siano state le politiche di gestione del patrimonio di cascun comune volte a valorizzarlo per trarne dei benefici e dei capitali volti a finanziare le opere pubbliche. Troveremo poco di tutto ciò e molti, molti, troppi mutui accesi per lo scopo, facendone gravare i costi sul bilancio anno dopo anno. Cercando in questa direzione troveremo migliaia di immobili di proprietà dei comuni fatiscenti ed inutilizzati, spesso pericolanti. Nei consigli comunali fior fior di ignoranti, si stracciano le vesti ad ogni tentativo di alienazione da parte di qualche maggioranza adducendo la scusa del depauperamento del patrimonio della comunità.

A me è capitato di subire attacchi da parte di ex amministratori che dopo aver lasciato che il tempo distruggesse buona parte degli immobili del mio paese, alla mia decisione di cederli in cambio di opere quali case per anziani o opere pubbliche senza indebitare ulteriormente l'ente, mi accusavano di alienare la storia del paese. La stessa storia che lorsignori avevano reso un cumulo di macerie. Ho governato con una buona maggioranza assieme ad un buon sindaco per un decennio ed il mio comune pur vedendo anno dopo anno ridurre i trasferimenti dello stato non ha mai avuto momenti di difficoltà, realizzando decine di miliardi di opere pubbliche, aumentando considerevolmente il proprio patrimonio, mantenendo l'ici ai livelli minimi, non applicando l'addizionale irpef e non applicando tasse come la tosap. A questo si aggiunga un numero di dipendenti motivati al di sotto della media di tutti i comuni d'Italia.
Non ci sono trucchi, basta una giunta capace. Governare bene si può anche se è scomodo e tanti troppi sindaci inetti non lo vogliono ammettere. Non ci sono soldi? A casa.E la prossima finanziaria mi auguro la faccia ancora questo governo, con ulteriori tagli agli incapaci.Jimmy Greselin

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