mercoledì 28 dicembre 2005

Sono di centrodestra

Forse non è deontologicamente corretto per un blogger, ma ripropongo un mio post del 2 novembre.Ovviamente non ho cambiato idea e mi piacerebbe leggere nuovi commenti.

Continua la discussione sul perché ci sono tante persone "normali" di sinistra. Il tenore dei commenti è stato sostanzialmente garbato e non posso che rallegrarmene.Cerco di spiegarmi ancora meglio, visto che i miei interlocutori mi danno opportunità di confronto.Ho detto e ribadisco che per essere di sinistra non occorre fare delle scelte: in Italia si è di sinistra per definizione, per nascita, per cromosomi.La cultura, l'informazione, l'arte, la storia, il cinema, il teatro, la scuola non sono forse quasi esclusivamente in mano alla sinistra?La destra è stata ghettizzata per decenni!Essere di destra o centrodestra significava emarginazione!E' vero o non è vero?Se abbiamo l'onestà intellettuale di ammettere che la sinistra è stata dominante e determinante nel quadro politico italiano dal dopoguerra in avanti, non si può negare a chi non si sente di sinistra il diritto di identificarsi nella Casa delle Libertà.Come ho detto, la preferenza per il centrodestra è frutto di una scelta o meglio di una rinuncia, della sconfessione della sinistra. Non c'è odio per chi la pensa diversamente: sono stato come tanti un elettore di centrosinistra, ho messo in discussione verità scontate, certezze intoccabili, principi scolpiti nella roccia e......ho cambiato schieramento politico.Più di ogni altra cosa mi ha disgustato la disinformazione praticata dalla sinistra, tanto subdola quanto efficace. Ognuno è libero di ascoltare, leggere, credere, dire quello che crede, ma deve essere veramente libero da qualsiasi condizionamento nella scelta di quello che ascolta, legge, crede, dice. Rispetto le scelte di campo e spero che siano scelte consapevoli, rispetto anche coloro che non vogliono mettere in discussione le loro idee per paura di dover cambiare, ma esigo il rispetto delle mie preferenze.E' profondamente sbagliato considerare chi non è di sinistra un traditore o un minorato condizionato da Berlusconi: la presunta superiorità della sinistra è solo negazione dell'autocritica.Su questi presupposti spero che il dibattito trovi altre adesioni

5 commenti:

Francesco Cassini ha detto...

Gran bel post :complimenti !
L'ho messo anche fra i migliori di oggi di B4CdL così che abbia anche maggiore visibilità !
Ciao

Anonimo ha detto...

è stato il più grosso sbaglio di questa sinistra il sottovalutare la libertà di scelta del singolo elettore.
di certo berlusconi ha giustamente giocato su questo, non stimando lo stesso l'intelligenza della gente, sia chiaro.
in fondo l'elettore è un bambino di undici anni neanche troppo intelligente, no?

il problema è anche che ora si considera di sinistra tutto ciò che non appartiene ai "valori" berlusconiani.
e potremmo dire anche che anche forza italia è in mano alla sinistra, visto il passato dei suoi dirigenti.
anche il definirsi "comunista" trent'anni fa in italia era semplicemente schierarsi contro un governo che amministrava l'italia dal dopoguerra, e se lo eri di sinistra lo sai.
e senza esserlo comunista.
gaber insegna.

sei vai a vedere le riforme fatte da de gasperi oggi manco rifondazione le proporrebbe.

per quanto mi riguarda voterò con davanti agli occhi i risultati delle due legislature senza badare minimamente a nessun tipo di ideologia, perche non ci credo.
voglio solo una buona amministrazione della cosa pubblica ed una politica che mi permetta di vivere tranquillamente e che costruisca qualcosa anche per i nostri figli.

e se rimpiango i fellini, i magni, i pasolini non è perchè erano di sinistra, anche perchè non lo erano tutti affatto, ma perchè erano bravi.

silvestro

maurom ha detto...

Grazie kagliostro sono onorato.
Silvestro il tuo commento è molto pacato e riflessivo: sono quasi completamente in accordo con le tue considerazioni.
Berlusconi ha capito prima di altri il condizionamento della sinistra ed ha cercato di porre rimedio.Il bipolarismo porta alla contrapposizione e quindi valori da una parte sono disvalori dall'altra.Certamente i comunisti di Berlinguer oggi sono i rifondaioli se non, addirittura, i no global.
Mi fa piacere che il tuo voto derivi da una scelta senza pregiudizi: è quello che mi auguro per ogni elettore.E' quasi scontato,guardando ai programmi, che il voto vada al centrodestra!
Per quanto concerne il cinema ammetto di essere poco amante dei film, ma il condizionamento politico non manca, anzi!

Anonimo ha detto...

maurom,
sinceramente ai programmi di berlusconi non ci credo neanche più. vedo i risultati piuttosto.

oltretutto si dice seguace di de gasperi e sturzo, che si rivolterebbero nella tomba a sentirlo.

e non voterò chi ha tagliato della metà (!)i fondi destinati alla ricerca ed alla tecnologia.unica risorsa di un paese povero di materie prime.
ultimo esempio la rinuncia della leadership italiana al progetto europeo della giove uno.

siamo d'accordo nel togliere ideologie che hanno perso senso ora.
ma silvio non ci sente da questo orecchio, visto l'andazzo che sta imprimendo alla campagna elettorale della cdl.
e pagherà gli stessi errori che ha fatto la sinistra.
ti assicuro che parlare di stalin tirando fuori l'unità degli anni '50 ha dato l'impressione di voler svicolare sui contenuti politici della sua legislatura e del suo programma.

comunque sono lieto di non essermi beccato per una volta del islamo-catto-comunista.

bune feste

silvestro

maurom ha detto...

Non mi piace tirare per le lunghe le discussioni e non desidero avere sempre ragione per partito preso. Vorrei, però, segnalarti il sito della ricerca italiana, istituito da "silvio", dove potrai verificare come viene fatta da questo governo la ricerca.
Se c'è qualcuno che parla di programma questo è Berlusconi e la sua battuta sull'Unità si limitava a far notare che la notizia della morte di Stalin era data con l'enfasi e la commozione riservate a grandi capi di Stato.
http://www.ricercaitaliana.it/index.htm

Buone feste anhe a te.
Mauro