martedì 4 aprile 2006

Le due società e il 9 aprile. Christian Rocca

Ci sarebbe da scrivere un manifesto della società libera, contro la società del divieto. L’Italia dell’iniziativa privata versus l’Italia delle regole. L’una e l’altra si confrontano il 9 e 10 aprile prossimi alle urne, ma è dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi che queste due Italie sono emerse con qualche chiarezza. Non è una questione di destra o di sinistra, di Polo o di Unione, nemmeno di mettere in discussione quei fondamentali paletti etici sulla vita e sulla morte che appassionano questo giornale. Il problema è lo stato, anzi la funzione del governo nella vita pubblica. Una società libera è libera quando è libera dagli intralci posti da politici e burocrati che si arrogano il diritto di pianificare, programmare, scegliere al posto di chi è legittimato a decidere, cioè i cittadini, le famiglie e le imprese. Il problema è l’idea malsana che il governo del paese debba occuparsi di tutti gli aspetti della vita quotidiana, in particolar modo del bene dei suoi cittadini. Una parte del mondo politico e intellettuale continua a pensare che la complessità della nostra società abbia bisogno di un maggior ruolo dello stato per poter essere governata al meglio, quando è vero il contrario.
Più poderoso è l’intervento dello stato, più pericoli corre la libertà dei cittadini. Il dibattito sul conflitto di interessi, sulle tasse e sulla flessibilità del lavoro, al di là dei tecnicismi, verte esattamente su questo punto. A grandi linee, c’è chi preferisce che sia l’opinione pubblica a sanzionare le violazioni dell’interesse pubblico, mentre gli altri non si fidano del libero arbitrio del popolo sovrano e si battono per regolare a priori e vietare per legge un eventuale conflitto di interessi, a patto che sia quel particolare conflitto di interessi a cui sono particolarmente interessati. Sulle tasse c’è un’Italia che crede sia ingiusto lavorare metà anno per sé e gli altri sei mesi per lo stato, contrapposta a un’Italia che vuol tassare ancora di più i ricchi perché convinta che la povertà si sconfigga combattendo la ricchezza, non favorendola. E, non contenta di ciò, questa Italia inquadra nel mirino quel ceto medio costretto a lavorare in nero non perché mascalzone, ma a causa dell’eccessiva tassazione.
C’è, infine, chi pensa che la libertà di poter licenziare in realtà significhi libertà di assumere, e non penserebbe mai di risolvere il problema del cosiddetto “precariato” proponendo di tassare i precari salvaguardando i già garantiti, come da programma dell’Unione. Il direttore uscente dell’Economist, Bill Emmott, un giornalista molto amato dalla sinistra italiana, nel suo commiato ha scritto di una “apparente incapacità dei francesi ad adattarsi a un mondo che cambia”, a proposito del tentativo di “iniettare una piccola dose di liberalismo nel rigido mercato del lavoro” che, peraltro, il governo Berlusconi ha già ampiamente iniettato, ma che è pronta a essere depotenziata in caso di vittoria dello schieramento delle regole e della rigidità.C’è chi crede che un paese si governi liberando i cittadini dal controllo dello stato e dall’altra c’è chi, al contrario, pensa che il modo migliore sia regolamentare ogni aspetto della vita civile e sociale. Gli uni credono che bisogna fare da sé, gli altri aspirano a dare il buon esempio per decreto. I primi immaginano un governo che intralci il meno possibile la ricerca del proprio benessere personale, gli altri pensano che lo stato sia uno strumento capace di poter dispensare la felicità.
“Contratto con gli italiani”, si chiamava il programma-simbolo dei berlusconiani. “Per il bene dell’Italia”, si intitolano le 281 pagine dell’Ulivo. Sono due visioni della realtà opposte e incompatibili, sebbene questa netta divisione culturale sia meno evidente nell’offerta elettorale. Nel centrodestra, infatti, restano ampie fette statocentriche, più che altro dentro An e l’Udc, mentre nell’Unione ci sono i libertari e liberisti della Rosa nel Pugno che un liberale integrale come Antonio Martino, a 8 giorni dal voto, vedrebbe volentieri con i berlusconiani. Nel linguaggio politico corrente lo schieramento delle libertà viene definito conservatore, quello delle regole invece progressista. E’ vero il contrario. Archiviato nella pattumiera della storia il socialismo reale, l’inganno semantico nasce in America, ovvero nel paese che non ha mai conosciuto né fascismo né comunismo. Gli Stati Uniti sono una società liberale, nella quale i conservatori vogliono conservare le proprie libertà e i progressisti, che peraltro si chiamano liberali, si limitano a voler temperare gli eccessi del capitalismo, per farlo diventare più equo, più stabile e metterlo quindi al riparo da controrivoluzioni socialiste. Entrambi condividono la necessità di proteggere la società capitalista e il libero mercato. In Italia e in Europa quelle libertà non ci sono.
Viviamo, piuttosto, in società rigide, ingessate e ingabbiate da regole che l’omicidio di Marco Biagi e le rivolte di piazza a Parigi dimostrano quanto siano difficili da superare. Eppure c’è un’Italia che a queste difficoltà replica proponendo, anzi minacciando, ulteriori regole che necessariamente limiteranno le nostre libertà. E’ un’Italia che non si limita a voler normare tutto il normabile, ma espropria i genitori del diritto di scegliere l’istruzione dei figli, decide dove è più conveniente investire i propri risparmi, impone il servizio civile obbligatorio ai diciottenni, spiega agli imprenditori come si fa il loro mestiere.
Tutto ciò, si badi, “per il bene dell’Italia” e, come ha detto lo stesso Romano Prodi, per “organizzare anche un po’ di felicità”. Ecco, ce la lasci organizzare a noi italiani adulti la nostra felicità. Anche perché in agguato c’è sempre il rischio di arrivare a quella Nord Corea chic proposta da un ex candidato a sindaco di Milano, Nando Della Chiesa, che si era presentato con un programma di governo cittadino contro la grande distribuzione alimentare e a favore delle latterie e delle osterie.La laicitàQuesta campagna elettorale ha avuto uno dei suoi punti focali nel tema della laicità dello stato, sicché si fa un gran parlare della necessità di separare lo stato dalla chiesa. Si dimentica però di aggiungere che quel principio costituzionale in America è nato per difendere la libertà religiosa dall’invadenza dello stato, non viceversa. Si dimentica inoltre che in una società libera vige anche la separazione tra lo stato e l’economia, tra lo stato e la vita quotidiana dei suoi cittadini. Noi, invece, viviamo in una società dei divieti che a destra, con Girolamo Sirchia, ci impone di non fumare, mentre a sinistra, con i coniugi Prodi, vuol togliere le merendine dalle mense scolastiche. C’è il paradosso per cui risulta legittimo che un interesse economico organizzato come il sistema coperativo possa fare politica, mentre il proprietario di tre televisioni (e molto altro) rischia di essere fatto fuori per legge. Ma anche che il sindacato possa intervenire nel dibattito politico, mentre per qualche strano motivo la Conferenza episcopale italiana no. C’è sempre, o almeno quando conviene, un allarme ingerenza, un allarme democrazia, un allarme rincretinimento degli italiani. Come dice Sergio Ricossa, mai una volta che il partito delle regole e dei divieti dimostri stima dell’intelligenza altrui o che faccia fiducia agli elettori, alle loro capacità, alla loro libertà di espressione.
Questo, ovviamente, non vuol dire che il conflitto di interessi berlusconiano non esista, ma non si può non tenere conto che, malgrado ciò, metà degli italiani continua a votare liberamente per il Caimano. Tanto più che l’anomalia berlusconiana ha origine da un’anomalia precedente, anch’essa unica al mondo, quella di un sistema televisivo bloccato, di proprietà dello stato, finanziato dai contribuenti, che le televisioni private hanno contribuito a rompere e a modernizzare contro la volontà del partito delle regole e dei divieti. Un partito che, successivamente, ha pure provato a far fuori la tv privata con tre referendum punitivi. La società libera allora disse di no.

19 commenti:

Anonimo ha detto...

PRODI AL TAPPETO
Nell'incontro tv, tutte le fumesterie di Mortadella sono andate in ... fumo. Svanite.
Si sono frantumate tutte le bugie.
Dissolte nelle nebbie dell'indeterminato tutte le fantasticherie.
Prodi è rimasto con un pugno di mosche (o di Mosca?) in mano.
... Un "rigazzino" davanti alla tv, osserva divertito la stupidera, vale a dire il faccione bonario (ma infido) da curato di campagna di Mortadella, ed esclama:
- Il Re è nudo! -
Tutti gli spettatori, allora, si associano alla voce dell'innocenza e si "scompisciano" dalle risate. Il Re è vestito solo con le mutande (di mussolina?). E la grande parata prodiana finisce nell'ilarità generale.
Addolorati, ci uniamo al suo dispiacere, e, con accorati accenti, leviamo una mesta preghiera al suo indirizzo:

- Prodi nostro che stai con Mieli, sia De Benedetti il tuo nome, sia Fiat la tua volontà, come in Sme così in Serbia, dacci oggi la nostra tassa quotidiana e rimetti su di noi il debito pubblico come con noi già facesti assieme ai tuoi predecessori.
Non ci indurre nell'Unione, ma liberaci dal tuo male,
Amen.

Anonimo ha detto...

Berlusconi nel 1985 aveva solo una rete di televisioni locali che trasmettevano non contemporaneamente gli stessi programmi. Era una furbata che permetteva di violare la legge, visto che allora era vietato a soggetti privati di possedere televisioni nazionali. Ma Berlusconi si mette d’accordo con Craxi che gli fa un decreto legge apposta. E fin qui, lo sapevamo già...Cosi’ Berlusconi ha finalmente tre televisioni nazionali vere. Ma molti storcono il naso perché, essendo possibili solo 11 reti nazionali, e’ un po’ anomalo che un solo imprenditore se ne prenda tre. Non siamo nel Far West che il primo che arriva si prende tutto...Nel 1994 la Corte Costituzionale con la sentenza 420, stabiliva in difesa del pluralismo, che un unico soggetto privato non potesse detenere tre reti nazionali, concedendo un periodo di transizione e rimettendo il problema al legislatore per una soluzione definitive entro e non oltre l’agosto 1996.

Arriva il 1996, scade nell’indifferenza generale la decisione della Corte Costituzionale e Berlusconi continua ad avere tre Tv. Nel 1997 la legge Maccanico stabiliva che un soggetto non potesse detenere più di due reti e che, finché non ci fosse stato un "congruo sviluppo" via satellite e cavo, Rete4 avrebbe potuto continuare a trasmettere via etere, quest’ultima decisione in palese contrasto con le decisioni della Corte Costituzionale che aveva deciso per un termine definitivo entro l’agosto 1996.

....(continua)...

Anonimo ha detto...

QUANTE BELLE CHIACCHIERE!
RETE4 è PROPRIO QUELLA CHE VI STA SUL GOZZO!
LA RETE3, INVECE ...
QUELLA SUL SATELLITE NON C'E' BARBA DI "MECCANICO" CHE CE LA SPEDISCA.
IO CE LA SPEDIREI SUBITO.

Anonimo ha detto...

SE VINCERA' LA SINISTRA CI SARA' IL MUTAMENTO CLIMATICO.
CLIMA DA GRANDE FRATELLO!

Anonimo ha detto...

SE VEDO MUSSI...MI VIENE DA RIDERE
SE SENTO LA VOCE DI RUTELLI ...MI VIENE DA DORMIRE
SE VEDO FASSINO...MI VIENE DI FARE GLI SCONGIURI
SE VEDO IL FACCIONE BUGIARDO DI PRODI...MI VIENE DI TIRARE LA CATENA!

Anonimo ha detto...

x l'uomo nero
E' consuetudine parlamentare: una legge scaccia l'altra.
La sx non ha forse minacciato di cancellare tutte le leggi fatte in questi 5 anni?
Maccanico è stato rottamato.
Se andrà al potere la sx, rete4 finirà sul satellite ed, inoltre, la sx stessa tornerà ad essere padrona assoluta della Rai. Come in passato. Perché questa è la vostra democrazia. A senso unico.

Anonimo ha detto...

Innanzitutto voglio sottolineare che, anche se non condivido buona parte delle idee esposte, ho apprezzato il tono pacato dell'articolo soprattutto visto il clima eccessivamente arroventato di questi ultimi giorni di campagna elettorale nei quali il Presidente del Consiglio è arrivato a definire co...ni quelli che non votano per lui ma per la sinistra.
Le mie obiezioni riguardo all'articolo sono molto semplici: è vero che lo scontro in Occidente è tra chi vuole più liberismo e meno regole considerate soffocanti della libertà economica e chi preferisce, magari modificandole, mantenere le garanzie sociali del welfare. E' vero che in USA Bush, conservatore, vuole eliminare molte regole che secondo lui sono d'impaccio alla libertà economica, mentre Kerry, un liberale, voleva invece mantenerle ed eventualmente aumentarle (vedi sistema sanitario). E' vero che allo stesso scontro si assiste in questi giorni in Francia.
Si può essere d'accordo con una o con l'altra visione del mondo (io propendo per la seconda perchè credo che lo Stato debba garantire a tutti le stesse opportunità in materia di sanità, istruzione, etc). Non è però questo il punto. Il punto è che in Italia questo dibattito ha poco senso perchè l'attuale Governo non è liberista
(certo non lo sono AN ed UDC, che per certi versi hanno idee molto più corporative di un "comunista" come me) e nell'opposizione vi sono molti liberisti veri (tipo radicali). Il vero punto di dissenso è che questo è il Governo di un signore molto ricco, molto arrogante e poco onesto, che possiede la maggior parte dei mezzi d'informazione, disprezza le regole della democrazia (e, mi sembra, dell'educazione), e che non solo pensa che governare l'Italia sia come governare le sue aziende, ma ancora più grave, che fare il Presidente del Consiglio significhi fare soprattutto i propri interessi e non quelli del Paese. Lo spirito dell'uomo di Arcore è quello del venditore porta a porta o dell'imbonitore (nell'ultimo confronto televisivo quando ha dichiarato di voler eliminare l'ICI, ho subito pensato che volesse aggiungere che ai primi 100 che avessero telefonato avrebbe dato in regalo un set di pentole ed una bicicletta col cambio automatico), che non ammette mai i propri errori, soprattutto economici. E' per questo che è necessario cambiare, in modo che all'indomani del 10 Aprile si possa tornare a discutere e fare politica in maniera un po' più seria per il bene del Paese.

maurom ha detto...

@ sinistra60
Perché rovinare nel finale un commento garbato e competente?
Perché non concedere a Berlusconi il beneficio della buona fede?
Perché farsi accecare dall'odio ( sì proprio odio )?
Prodi è più capace?
Prodi è un imprenditore che grazie alla sue doti è diventato uno degli uomini più ricchi del mondo?
E non venirmi a dire che Berlusconi è mafioso, che è entrato in politica per salvare le sue aziende, che sta facendo i propri interessi e che cerca in tutti i modi di sfuggire alla giustizia.
Il fatto che si sappia proporre agli elettori non significa che sia un imbonitore e credo debba essere giudicato per quello che ha o non ha fatto.
Ho già detto che l'odio verso il Cav. che è stato montato giorno per giorno da tredici anni a questa parte, vi impedisce di valutare il vostro candidato: anche un analfabeta andrebbe bene al posto del Berlusca.Chiunque abbia il dono dell'onestà intellettuale lo ammetterebbe.
A sostegno di ciò basta considerare l'esternazione di Mieli: al direttore del Corriere sarebbero andati bene anche Fini e Casini, ma non Berlusconi; dimostrando in questo modo che la critica non è al Governo, ma al suo Presidente.
Per una volta nella vita non puoi pensare-ma solo per assurdo e per un millesimo di secondo-che Silvio Berlusconi, dopo aver avuto successo nel lavoro e dopo aver sconguirato Segni e Martinazzoli di intervenire, si sia deciso a "scendere in campo" per evitare che il suo Paese cadesse nelle mani della sinistra? Trovi tanto assurda questa versione della "difesa"? Non sarebbe stato più facile per il Cav.( mai disturbato da GdF e PM )ritirarsi alle Bahamas con tutti i suoi miliardi ( che già aveva )e fare la bella vita? Non ti viene il dubbio che questa possa essere la giusta interpretazione e che sia meno artificiosa e falsa della versione che certa stampa ci propina da anni?
La vostra chiave di lettura comincia a non reggere perché Berlusconi è ancora a piede libero ( Craxi ha avuto la condanna in pochissimo tempo ) e tutte le accuse contro di lui si stanno squagliando come neve al sole e se non fosse che i PM la tirano per le lunghe, oggi sarebbe fuori da tutti i processi. E non tirare in ballo le leggi ad personam che sono una mistificazione della sinistra.
Dai pure il tuo voto a Prodi e da parte mia avrai il massimo rispetto, ma sappi che stai votando CONTRO un signore che vuole il bene dell'Italia e degli italiani e NON PER eleggere un signore che vuole il potere per interesse suo e dei suoi amici.

Anonimo ha detto...

Se il premier avesse a cuore l'interesse degli italiani (tutti)non ne definirebbe la metà dei coglioni.Avrei molte cose da aggiungere all'ultimo post di maurom ma mi limito a ricordare che nei cinque anni di centrosinistra (1996-2001)non ho assistito a leggi illiberali (che sono l'altra faccia delle leggi a personam),espropri proletari, apertura di gulag,collettivizzazioni o altro, o solo assistito a qualche tassa in più per pagare gli enormi debiti lasciati dal pentapartito a guida Craxi-Andreotti(nel quale non c'era la sinistra )Quindi la figura del leggendario eroe che ci ha salvato dal comunismo è semplicemente ridicola.

Anonimo ha detto...

Caro Maurom, è proprio questo il punto:

dai per scontato che , chi cerca di diffondere i loschi affari del Cavaliere sia accecato da un odio personale contro la persona, non si sa bene per quale invidia..

quandi dici: "E non venirmi a dire che Berlusconi è mafioso, che è entrato in politica per salvare le sue aziende, che sta facendo i propri interessi e che cerca in tutti i modi di sfuggire alla giustizia."

purtroppo è proprio cosi. Tu non hai mai messo in dubbio fatti successi, del cavaliere, non riesci nemmeno a considerare il fatto che una legge come quella sulle rogatorie internazionali, è studiata apposta per rallentare o bloccare del tutto , i processi internazionali, in un momento in cui la magistratura stava facendo indagini sui conti esteri del Cav, SB... non puoi dirmi di no.. è un fatto storico... porca miseria..

Tu dici che andrebbe giudicato per quello che ha fatto: giusto dico io.

ma allora , perche non vuole farsi processare?

se sei pulito e sai di esserlo cerchi in ogni modo di dimostrarlo, e affronti il processo per venire fuori in maniera pulita, trasparente, agli okki di tutto il mondo..

ti invito a leggere un documento, è un po lungo, ma sono convinto che questo non ti metta paura.

http://www.giannivattimo.it/menu/libro_berl.html

Anonimo ha detto...

all' anonimo delle 4.33

le mie non sono chiacchiere inventate. sono dei fatti realmente accaduti, e documentati.

all'anonimo delle 5.38 che dice: "La sx non ha forse minacciato di cancellare tutte le leggi fatte in questi 5 anni?"

non lo ha mai detto, semmai ha proposto di modificare le leggi ad personam , non tutte le leggi.

maurom ha detto...

Sapete una cosa: il coglione sono io che cerca di convincere dei sordi, ciechi e purtroppo non muti.
Gianni Vattimo è un filosofastro qualsiasi che odia Berlusconi: non ho capito per quale motivo le sue invettive debbano essere prese per verità assoluta.
Voglio sentenze, atti ufficiali, leggi e documenti universalmente riconosciuti, non illazioni, calunnie, falsità e provocazioni.

Anonimo ha detto...

le sentenze ci sono. basta cercarle su un qualsiasi motore di ricerca.

alcuni siti riportano addirittura le copie dell'originale scannerizzato.

allora, chi è cieco?

Anonimo ha detto...

@ misterblack
una sentenza emessa da un giudice di sinistra non è una sentenza, è una maialata. Tenendo conto poi dei perchè ci siano stati i processi quando, o no ci sono le prove o si è costretti a non riconoscere il reato.
Se pagassero i danni di persona, forse certe maialate i tuoi cari giudici non le farebbero.
Facciamo che chi sbaglia paga, vediamo a chi conviene.
E comunque un giudice di parte, qualsiasi parte sia, non può giudicare nulla.
Saluti

Anonimo ha detto...

Caro moderatore, il problema del centrodestra in Italia è quello di soffrire del culto della personalità, che, tra parentesi, era uno dei mali del cosiddetto socialismo reale con i quali molti di noi della sinistra abbiamo dovuto fare i conti (vedi Stalin).
Non vorrei essere frainteso: non paragono Berlusconi a Stalin. Però pongo a tutti voi del centrodestra questo quesito: se Berlusconi non ci fosse cosa ne sarebbe di Forza Italia e del centrodestra italiano?
Ed ancora, non è forse un limite politico fare esclusivamente riferimento ad un unico uomo (stavo per dire della Provvidenza) come deus ex-machina o padre-padrone sul quale riporre tutte le speranze? Cosa accadrà a Forza Italia se Berlusconi dovesse perdere le elezioni? C'è una grande differenza col centrosinistra, non solo perchè Prodi è stato scelto tramite delle elezioni primarie che avevano certamente molti limiti, visto anche che era la prima volta che si svolgevano, ma che sono state un esercizio di democrazia diretta e hanno fatto partecipare la gente (a mio giudizio dovrebbe farle anche il centrodestra).
La differenza è che Prodi non è considerato il super-uomo che da solo deve salvare il Paese, ma la libera scelta di molte forze che hanno tradizioni e valori diversi ma che hanno saputo trovare un punto di accordo comune. Se Prodi dovesse perdere, non per questo il centrosinistra si sfalderebbe, perchè non esistono nel csx padri-padroni ed i partiti che compongono l'alleanza sono radicati nella società e non sono stati creati a tavolino, magari con l'aiuto di esperti di pubblicità e di comunicazione. Insomma, io credo che nel centrodestra dovreste forse porvi la domanda se l'avere un partito-azienda un pò di plastica, scarsamente radicato sul territorio e soprattutto incentrato sulla figura carismatica di un unico uomo non sia un limite politico, soprattutto nel lungo periodo. Non faccio previsioni elettorali ma ho il sospetto che dopo queste elezioni il vero leader del centrodestra non sarà più Berlusconi ma al suo posto ci saranno dei politici veri (magari Fini) i quali, tra parentesi, non avrebbero mai utilizzato, rivolti ad elettori che la pensano diversamente, gli epiteti utilizzati dall'uomo di Arcore. In ogni caso, speriamo che le elezioni si svolgano in un clima più sereno.

maurom ha detto...

@ sinistra60
Le primarie per il centrodestra si fanno domenica e lunedì con tutti i crismi della legalità, senza versare l'obolo al partito e nei seggi ufficiali della Repubblica italiana, con il computo dei voti fatto da scrutatori pagati dallo Stato e controllati da rappresentanti di lista.
Per quanto riguarda Berlusconi hai ragione: se venisse meno sarebbe una iattura, soprattutto per voi!
Non avreste più il collante che vi unisce e non avreste più argomenti per farvi votare. Sì, caro sinistra60, devi convenire che il candidato della vostra parte non è Prodi, né D'Alema, né Fassino, Rutelli o Bertinotti, ma è l'ANTAGONISTA di Berlusconi. Voi votate CONTRO Berlusconi, non importa chi vi rappresenta, basta che sia l'avversario che sconfigge il "mostro".
Il culto della personalità: è vero il Cav. si è rivelato un grande statista forse anche per differenza con politici mediocri ( da ambo le parti ) e quindi molti si sono entusiasmati. Ma il messaggio che ha diffuso rimarrà: meno Stato, più libertà, la burocrazia al servizio del cittadino, meno tasse, più opere pubbliche, l'individuo al centro delle scelte e il BIPOLARISMO.
Il berlusconismo è anche questo e persino chi è tenacemente legato al vecchio modello di Stato, deve fare i conti con questo cambiamento.
Se anche dovesse vincere il centrosinistra e Berlusconi ritirarsi a vita privata, non si tornerà indietro e l'alternanza costringerà a governare nell'interesse del cittadino se si vorrà essere rieletti.
Auguro buon voto a te e a tutti gli italiani nella consapevolezza che, COMUNQUE VADA,la "rivoluzione" liberale sarà inarrestabile.

Anonimo ha detto...

IL COMUNISMO NON HA MAI PORTATO BENESSERE O PROSPERITA' IN NESSUN LUOGO O NAZIONE DEL MONDO, MA SOLO ESCLUSIVI VANTAGGI ALLA CLASSE DIRIGENTE, A SCAPITO DEL RESTO DELLA NAZIONE, OVUNQUE.
QUESTI SONO FATTI STORICI, NON LE SOLITE "PAROLE" INSULSE, IPOCRITE E FORIERE SOLTANTO DI FIUMI DI MENZOGNE DELLA SINISTRA!
Sì, è proprio una questione di QUOZIENTE INTELLETTIVO (bassissimo a Sinistra) e di IGNORANZA (notevolissima) della Sinistra!!!
MEGLIO Berlusconi e CHI come lui dimostra di saper fare andare bene le cose e Produrre davvero per sè e per gli altri, avendo successo in ogni campo "operativo" (e non di "mera esternazione verbale o linguistica", tipico invece della Sinistra - Prodi: "...vogliamo ORGANIZZARE un po' di felicità per noi... " - LEGGASI: solo per gli Esponenti di Partito, non certo per altri...-. Ahahaha che ridere, allora immaginiamo il Mortadella al paese: " ...Ragazzi, da domani tutti quanti dalle 15 alle 17 dobbiamo essere felici...". Ma è proprio andato, disconnesso, matto o lo fa? O è convinto insieme ai suoi vari fassino, Rutelli, ecc. che siamo tutti deficienti come tutti quelli che lo inneggiano (e lo fanno perchè in fondo votano chi gli somiglia, li accomuna la stessa incapacità di produrre alcunchè di decente come la stessa classe politica che sostengono...) o gli sfasciavetrine che distruggono il lavoro altrui invece di andare a lavorare da persone oneste???.
Meglio Berlusconi che paga molte delle facilitazioni governative che gli spetterebbero di tasca propria, MEGLIO Berlusconi dei politicanti di sinistra che sanno solo "mangiare a sbafo della collettività" e "prendere bene in giro la gente"!!!
SVEGLIATEVI!!!
La Sinistra sa solo MENTIRE, IMBROGLIARE e DISTRUGGERE TUTTO, Economia, Produzione, Famiglia, Valori, Felicità, ecc., insomma DISTRUGGE ogni aspetto della vita del Singolo e di ogni nazione e soltanto i suoi esponenti traggono vantaggio da ciò, come in ogni regime o dittatura che si rispetti!
Infatti a tale proposito, andate a visitare questo link, tanto per informarVi nel dettaglio su alcuni tra i numerosissimi "scheletri nell'armadio" del Mortadellone Prodi... (tra l'altro, avete sentito alla fine della Campagna Elettorale che il Sig. Prodi e Signora qualche tempo fa hanno fatto donazioni miliardarie ai loro figli... si sono premuniti, prima di salire al potere e reintrodurre la tassa di successione, così i loro figli sono a posto, alla faccia di tutti gli altri, furbacchioni... (intanto però, caspita, pensano con ardore ai diritti di gay, trans, ecc.!).
E, visto che vogliono re-distribuire la ricchezza - Bertinotti & co. -, perchè non cominciano loro stessi e tutti quei qualunquisti di VIP e Industriali di Sinistra a dare il buon esempio e non scendono in piazza a re-distribuire i LORO SOLDI.. facile fare i conti solo in tasca agli altri... chiamasi dittatura/regime?!?))

Link del sito "Essere Liberi":
http://www.essereliberi.it/modello-dossier.php?id_catego=46

E anche il Link del Sito "Censurarossa":
http://www.angelilli.it/opuscolo_prodi_def.pdf

solo per citarne alcuni...

FORZA ITALIA (Partito e Nazione!!!), Forza CDL, Forza Cavaliere Berlusconi!!!
Speriamo che LA VERITA' POSSA finalmente TRIONFARE, malgrado i brogli, le bugie e menzogne della Sinistra, sanno fare bene solo questo e salire sui palchi dichiarandosi al potere ancora prima della fine degli scrutinii ufficiali, questo (e tante altre cose, non si fanno), altro atteggiamento simbolico della loro scorrettezza e arrogante prepotenza...!!!
E poi, non Vi siete chiesti, COME MAI Prodi, Fassino, Rutelli e compagni potessero essere così certi della presunta vittoria, al punto da salire sul palco circa 24 ore prima della fine ufficiale dello spoglio... COME FACEVANO A SAPERE di vincere con tanta sfacciata certezza....???
Bella domanda, eh!?!
___________________________________

Rif.to: ELEZIONI - VERIFICA CONTEGGI.
Stanno venendo fuori diverse situazioni di ammanco di voti (vedere le numerose e specifiche notizie direttamente sul sito di Forza Italia).
Pertanto, mi permetto di citare il paragrafo sottostante dallo stesso Sito di Forza Italia, allo scopo,
- per chi la pensa come noi -, di FARE QUALCOSA SUBITO per il riconteggio dei voti!
Per favore non esitate a fare veloce passa-parola e aderite all'appello rivolto al Presidente Ciampi, al sito/link:

http://www.ricontiamo.com/

ADERITE E FATE GIRARE VIA MAIL O VIA BLOG, FORUM, ECC., GRAZIE!!!

WWW.RICONTIAMO.COM

Da questa mattina i telefoni delle nostre sedi, le caselle mail e i telefonini dei dirigenti e lo Spazio Azzurro del sito nazionale sono tempestate da segnalazioni di cittadini che invitano ad aderire alla petizione proposta dal sito www.ricontiamo.com
Lanciata dal sito di "satira non di sinistra" www.ilgiulivo.com, questa iniziativa spontanea sta crescendo di ora in ora e sta coinvolgendo molte decine di migliaia di persone, che aderiscono anche via fax 0291390909.

E' L'ESERCIZIO DI UN DIRITTO DI OGNI CITTADINO ITALIANO, ANCHE SE QUELLI CHE SI SONO PRECIPITATI SUL PALCO A CANTAR VITTORIA PRIMA DELLA FINE UFFICIALE DEGLI SPOGLI PROTESTANO, COME OGNI BUON "REGIME" CHE SI RISPETTI (PREPOTENZA E NESSUN DIRITTO O RISPETTO PER LA CORRETTEZZA, LE REGOLE E IL PROSSIMO, INTESO COME GLI ALTRI IN GENERALE).
___________________________________

Ulteriore link ESPLICATIVO ed INFORMATIVO intitolato "Prodi è una Vergogna Nazionale":

http://watergate.blogsome.com/2006/04/06/prodi-vergogna/

Anonimo ha detto...

P.S.: Relativamente alle cattiverie dette su Berlusconi è ovvio e risaputo che la Sinistra diffonde false malvagità sul Cavaliere da sempre (questo è il solo SUCCO delle loro Campagne Elettorali e Programmi, altrimenti non saprebbero cosa dire o fare, perchè sanno SOLO CRITICARE CAVILLOSAMENTE e SENZA COSTRUTTIVITA' e SPARGONO TALI DANNOSE DICERIE OVUNQUE NEL MONDO.
LO ODIANO PER IL SUO SUCCESSO COME IMPRENDITORE E COME GRANDE POLITICO E, ANCHE PURTROPPO, PER I SOLDI CHE LUI SI E' FATTO.
L'INVIDIA CHE LI CORRODE E' UNA BRUTTA BESTIA, E TACITA AMMISSIONE DELLA LORO INCAPACITA' DI EGUAGLIARE I SUOI SUCCESSI.
E POI NESSUNO PERDEREBBE TEMPO A PARLARE MALE DI SFIGATI COME PRODI E SOCI, NON SONO "SCOMODI" PERCHE' NON VALGONO NEANCHE UN CAPELLO DI BERLUSCONI E NON DICONO NESSUNA VERITA' "SCOMODA" APPUNTO, PRESI COME SONO AD ATTACCARLO, PROFERENDO E SPARGENDO OVUNQUE SOLO BUGIE ED IPOCRISIE...

Anonimo ha detto...

Dal sito di FORZA ITALIA:

WWW.RICONTIAMO.COM VA AVANTI: NONOSTANTE GLI ATTACCHI HACKER SUPERATE LE 80.000 ADESIONI

L'iniziativa proposta dal sito www.ricontiamo.com va avanti. Nonostante ripetuti attacchi hacker, questa iniziativa nata ad opera del sito di "satira non di sinistra" www.ilgiulivo.com, ha superato le 80.000 adesioni on line. E' una marea sponatanea che cresce di ora in ora ci hanno informato che questa iniziativa spontanea sta crescendo di ora in ora e sta coinvolgendo molte decine di migliaia di persone, che aderiscono anche via fax 0291390909.

Anche oggi i telefoni delle nostre sedi, le caselle mail, i telefonini dei dirigenti e lo Spazio Azzurro del sito nazionale sono tempestate da segnalazioni di cittadini che invitano ad aderire alla petizione che chiede trasparenza e verità nel conteggio delle schede elettorali.