lunedì 3 aprile 2006

Mi consenta quattro consigli. Maurizio Belpietro

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=79073

I suggerimenti a Berlusconi del direttore del Giornale per il confronto con Prodi

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che qualsiasi persona,indipendentemente dal suo CREDO politico,dopo aver letto questo editoriale di Maurizio Belpietro debba seriamente interrogarsi sulla serietà professisionale e anche morale,di questo vero e proprio SERVO DELLA PROPRIETA'.
Difficilmente penso di avere mai letto niente di piu demagogico e moralmente scoretto di quanto riportato in questa SPAZZATURA.
Ha parte di dati sulla reale situazione economica,opinionabili sia da una parte che dall'altra, il meglio di sè Belpietro lo da quando sfodera consigli su come valorizzare,agli occhi dei telespettatori,le leggi fatte dal governo.E cosa consiglia:di parlare senza timori delle VERGOGNOSE LEGGI AD PERSONAM che Bs di fatto si è concesso come "REGALO".no comment

maurom ha detto...

Allora continua a leggere l'Unità e Repubblica.

Anonimo ha detto...

La verità fa male!!Tu dovresti saperne qualcosa

Anonimo ha detto...

Io lo conoscevo male
di Giorgio Sbaraini


“Io, Maurizio Belpietro, credevo di conoscerlo bene da quando a metà degli anni ‘70 era corrispondente da Palazzolo di “Bresciaoggi” e io ero caposervizio della provincia. Dico credevo perchè, m’avessero detto che lo avrei ritrovato direttore di un quotidiano nazionale, avrei avuto la stessa reazione di Manlio Scopigno, l’allenatore filosofo, che confessò sbarbellando le palpebre su occhi straniti che mai e poi mai avrebbe pensato di vedere in tivù Nicolai, lo stopper soprattutto noto per gli autogol.
Belpietro, a quei tempi, era uno agro e scontroso, mi pareva anche un tantino complessato, legato e spesso ispirato da Ugo Pedrali, socialdemocratico poi confluito e restato nel Psi. Fu Pedrali a segnalare il suo caso a Guido Alberini, che faceva parte della commissione difesa, perchè lo tenesse a fare il militare vicino a casa.
Come caposervizio ho avuto con lui un rapporto dai molti spigoli: ma devo confessare che, oltre al lavoro, aveva incidenza anche una …questione di pelle, nel senso che non eravamo fatti per avere del feeling. Io gli rimproveravo qualche eccesso di radicalismo (tipico dei cattolici sofferenti e marginali, ma affiorante biliosità). E’ nota una sua affermazione, che oggi vorrebbe non aver fatto: il padrone ha sempre torto. Così io facevo in sostanza la figura del moderato, come in effetti sono e fui: non ho mai fatto il rivoluzionario e la verbosità della sinistra “dura” mi ha sempre fatto girare i santissimi.
A un certo punto, il Belpietro l’ho perso di vista, anche perchè di lui non mi interessava per niente: credo sia arrivato a Milano passando da Bergamo, dove ha conosciuto Vittorio Feltri, che se l’è poi portato al “Giornale” come uomo di macchina e, a sentire alcuni, come cane di guardia.
Di Feltri è stato il fedele esecutore: da lui - senza averne la cultura e la verve polemica - ha imparato lo schema di un giornale di area, per non dire di partito: d’altro canto, il suo editore vuole quel tipo di prodotto, lui lo fa, venendone sontuosamente locupletato, sotto forma di lauto stipendio e dei molti benefits che i potenti concedono ai servi fedeli, finchè restano tali.
Lui sta nel “Giornale” come un tasso nella sua tana: quando ha accettato di andare a Roma a dirigere “Il Tempo” hanno fatto presto a dargli il benservito, sicchè lui è tornato alla casa-madre, riprendendo il vecchio ruolo, prima di fare un gradino verso l’alto, surrogando Feltri.
Mi pare istruttivo un passo di “Fucilate Montanelli” di Federico Orlando, dove si parla del rifiuto di Bettizza di accettare “il ruolo di foglia di fico di Maurizio Belpietro, che è un Feltri minore, rimasto alla macchina finchè il Feltri maggiore aveva diretto ‘Il Giornale’”. “Hanno cercato di rifilarmi una bufala, un vero e proprio inaccettabile imbroglio” - ha spiegato Bettizza in un’intervista a ‘La Repubblica’, dove passa a raccontare come Berlusconi (il maggiore, non Paolino, che fa l’editore per conto dell’altro) gli avesse telefonato offrendogli la direzione de ‘Il Giornale’, facendo appello “allo spirito di altri tempi”, cioè a quel liberalismo che, detto per inciso, in Italia non c’è mai stato. Bettizza ha detto di sì, salvo trovarsi di fronte “un contratto di pura rappresentanza, senza impegni e poteri di direzione…un pennacchio, un francobollo nobile”. Così è arrivato Cervi, lieto di accettare quel ruolo: “a lui quelle limitazioni non sono state poste - dice Bettizza - perchè se le pone da solo”.
Belpietro continua a fare il prodotto di Feltri: l’editore ha conservato il “feltrismo” senza il suo fondatore.
Belpietro adesso, con l’aria che tira, fa frequenti apparizioni in video: gli anni - è sui 55, nato a Castenedolo, che ha dato i natali anche a un altro “marine” dell’informazione, Renato Andreolassi, folgorato anch’egli sulla via del Pirellone formigoniano - e i capelli precocemente argentati lo hanno persino imbellito, continua a essere agro come allora, con in più una spocchia insopportabile: è un destro becero il suo tanto, scarsetto nello scrivere, ma fedele al padrone.
Certo, le stigmate le doveva avere anche 30 anni fa: io continuo a pensarla come il filosofo Scopigno: tutto avrei potuto immaginare… Ma, forse, è solo colpa mia”.

Anonimo ha detto...

IL Bel pietro è un cane idiota con il dono della parola. Siccome è un cane bastardo, egli per natura, è facilmente ammaestrabile e il suo padrone, visto che ha anche il dono della parola non se l'è fatto scappare.

Mai visto un sedicente giornalista calpestare la propria professionalià e dignità per difendere il piu grosso mafioso, ladro, corruttore, pedofilo, truffatore diventato con la truffa anche P. del Consiglio.

Vorrei sapere da Bel pietro cosa ne pensa del fatto che Berlusconi porta a casa sua ed a spese degli italiani puttane minorenni e cantanti ?

Anonimo ha detto...

Hai sentito oggi ad Annorezo cosa ne pensa il Belpietro servo del padrone: è un cane rabbioso che tenta di cambiare argomento. Abbaia a ruota senza far parlare gli altri. Si accanisce folgorato dicendo una marea di stronzate: tanto poi le querele glie le paga il capo.
E' solo un servo del denaro e del padrone.

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

ma voi siete fuori, cambiate fornitore che è meglio
vi preoccupate di Belpietro quando vi ritrovate a fare il tifo per gente come Bersani(se parliamo di ammestrati)e Dalema (se parliamo di ammaestratori)
Dovreste piangere lacrime amare e ripensare ai bei tempi quando i vostri leader riuscivano ancora a pensare ... per me avrebbero votato PDL.

Anonimo ha detto...

Un po´di giorni fa ho scritto al blog di quel verme, che di certo e’ il figlio di puttana e, parrebbe certo, anche assoluto pedofilo che e´ Paolo Barrai di Mercato Libero. Chiesi solo una opinione, con tono e linguaggio pacato ed educato, e venni offesa ed umiliata in pubblico. Ho risposto di nuovo, e mi han bannato. Questo Paolo Barrai e’ un bastardo figlio di puttana, un pezzo di merda, un topo di fogna. A mia sorella ha fatto perdere ventimila euro in Borsa, e in solo tre giorni, in quanto costui, gli consigliava di vendere allo scoperto il Ftse mib, mentra lo stessa saliva fortissimamente, nel aprile 2009. E quando lei telefonava per chiedere spiegazioni, questo figlio di troia pedofilo di Paolo Barrai ( sto fallito demente che si clicca e commenta da solo, visto che ormai fa schifo a chiunque, nel web e nella vita: lui e i suoi collaboratori criminalissimi, tipo la merda puzzolente fascista deficiente Stefano Bassi del Grande Bluff, il top idiota, top incapace, top imbranato, top segaiolo, top testa di cazzo, Stefano Bagnoli, top cretino totale, altro che top trader e il mega riciclatore di danaro mafioso, e bestia incompetente di Zurigo, Michele Bernasconi, detto Michele Bernasconi super scheiser in Zurich), sto sodomizzato da centinaia di trasessuali di Paolo Barrai, sto riciclatore di soldi della Ndrangheta e Mafia di Paolo Barrai, manco gli rispondeva, al limite gli diceva ma vaffan…o e metteva giu. Ora se la vedra’ con me, che sono in Polizia: una denuncia e una indagine sul suo passato criminalissimo ( ha gia` patteggiato diverse condanne in vari Tribunali d´Italia) e presente ancor piu` criminale, a questo irrispettoso, figlio di puttana, falso e pedofilo pervertito di Paolo Barrai, non la levera’ nessuno. A lui e ad alcuni suoi complici, tipo due zoccole fasciste che battono per Berlusconi, per carpire informazioni qua e la: tipo l´insegnante ninfomane, scopante con tutti, zoccolona maestrina Maria Grazia Crupi ( la puttana di Libero e della squola italiana, che la da´a chiunque, appena quel frocio mediatico e non solo di Maurizio Belpietro, glielo ordina) e la mega riciclatrice di proventi, pure della Ndrangheta, super puttanona nazista, super puttanazista Elisa Cogno della Fruimex di Torino, anche lei troiona, ma specialmente, sciacquona di denaro della Ndrangheta di Isola Capo Rizzuto, la stessa per cui ricicla lo stesso bastardo pezzo di merda, figlio di puttana pedofilo Paolo Barrai e che facevan frodi attraverso Nicola Di Girolamo. Poliziotta Antonella, che rovinera´la vita del figlio di puttana bastardo Paolo Barrai, e di chiunque provi a supportarlo. E lo vedrete.

Anonimo ha detto...

Questo bastardo e' disposto a tutto pur di fare contento il suo padrone.ha sempre venduto la sua anima al suo padrone.

Anonimo ha detto...

Questo bastardo e' disposto a tutto pur di fare contento il suo padrone.ha sempre venduto la sua anima al suo padrone.