lunedì 8 maggio 2006

Appello per l'istituzione della Giornata nazionale delle vittime dell'ingiustizia

Mauro Mellini, già deputato radicale e membro del Consiglio Superiore della Magistratura, ha promosso a nome dei Riformatori Liberali-Radicali un appello per l'istituzione del 18 maggio (ricorrenza della morte di Enzo Tortora) quale giornata nazionale delle vittime dell''ingiustizia. Questo appello sarà lanciato sul piano nazionale il prossimo 18 maggio e sarà accompagnato da una serie di iniziative parlamentari volte al perseguimento di un obiettivo difficile che vogliamo però porre all'attenzione e alla riflessione dei parlamentari, delle forze politiche e dell'opinione pubblica.Per dare forza alla nostra iniziativa ti prego quindi di leggere il testo dell'appello e di comunicarci- se lo ritieni- la tua adesione a info@riformatoriliberali.org.Ti ringrazio e ti saluto cordialmente.
Benedetto Della Vedova

Testo dell'appello

GIORNATA NAZIONALE DELLE VITTIME DELL'INGIUSTIZIA

Nel diciottesimo anniversario della morte di Enzo Tortora - vittima d''ingiustizia palese e pervicace, frutto di calunnie sfacciate e di imperdonabili prevaricazioni - lo ricordiamo per la fermezza con la quale affrontò una vicenda assurda e con la quale rese testimonianza di fede nella giustizia vera. Fu esempio di civile impegno, perché ad altri fosse risparmiato il danno, il dolore dell''ingiustizia e dell''indifferenza di fronte ad essa della società e delle istituzioni.La vicenda di Enzo Tortora fu ed è esemplare. Non averne tratto gli insegnamenti ed i presagi che se ne potevano e dovevano trarre, pesa ancora oggi sulla vita del nostro paese. Ricordare tutto ciò è doveroso ed utile per tutti ed è da augurarsi sia sempre nel pensiero dei migliori cittadini.Per questo proponiamo che il 18 maggio, anniversario della morte di Enzo Tortora, la cui salute fisica fu minata da quella sciagurata vicenda che non domò il suo spirito, sia proclamato giornata nazionale delle vittima dell''ingiustizia.
Una giornata in cui il pensiero vada a coloro che, per errore di uomini o per imperfezione e stravolgimento di istituzioni e di leggi, per devianze dalle finalità che la giustizia deve perseguire, sono sacrificati e soffrono, lottando perché sia riconosciuto il loro buon diritto o, invece, vinti e dimenticati, subiscono pene ed umiliazioni che non hanno meritato. Confidiamo che molti altri cittadini che amano la giustizia si uniscano a noi, sottoscrivendo questo appello e che le istituzioni di autorità pubbliche vogliano accoglierlo, perché a tutti sia indicato un momento di riflessione e di assunzione di responsabilità.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Pienamente d'accordo;finalmente un argomentazione che unisce le 2 correnti politiche,invece di alimentarne polemiche inutili.

Anonimo ha detto...

LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

La tanto attesa riforma della giustizia non è arrivata. Causa le resistenze e, ovviamente, l'opposizione. Ma l'opposizione faceva il suo mestiere, svolgeva il suo ruolo. Ma gli alleati che hanno in tutti i modi ostacolato questa riforma sono da rimproverare. Gli elettori del Polo, tutti, la aspettavano.
Non conosco i disegni di legge, ma i punti fondamentali dovrebbero essere questi.
-----SEPARAZIONE DELLE CARRIERE. Il Pm deve ritrovarsi nel ruolo di avvocato dell'accusa, alla pari con la difesa.
E la difesa deve avere gli stessi poteri dell'accusa, compresi quelli dell'indagine e dell'istruttoria.
-----ABOLIZIONE DI TUTTI I PRIVILEGI DI CASTA.
Il magistrato deve essere considerato un professionista alla pari degli altri: chirurghi, avvocati, commercialisti, imprenditori ....
------RIGIDO PRINCIPIO DI RESPONSABILITA' PENALE, DISCIPLINARE E CIVILE DEL MAGISTRATO
Il magistrato che manda per anni in galera un innocente, se riconosciuta palesemente la negligenza, deve pagare non solo civilmente, ma anche penalmente (per negligenza grave) e disciplinarmeente (sospensione dalle mansioni e retrocessione nella carriera).
-----RISARCIMENTO DANNI CORRISPOSTO DIRETTAMENTE IN PRIMA PERSONA DAL MAGISTRATO REO DI NEGLIGENZA E NON DALLO STATO (il quale deve intervenire solo quando, ipotecati tutti i beni mobili, pecuniari e immobili del magistrato negligente, non si arriva a coprire il danno per intero - fermo restando il diritto di rivalsa anche per gli anni avvenire).

Sono convinto che, a questo punto, prima di mandare in galera i vari Enzi Tortora, i riscontri ci sarebbero. E come che ci sarebbero!
Non si può schiacciare un innocente solo per la coincidenza di particolari riscontrabili quali ad es. il nome od il cognome che possono essere motivo di confusione. E' URGENTE CHE LE ISTANZE DELLA DIFESA NON VENGANO RIGETTATE CON TANTA FACILITA' E PER LUNGO TEMPO. DEVONO ESSERE PRESE SUL SERIO.
----SOPPRESSIONE DELL'AUTOMATISMO NELL'AVANZAMENTO DI CARRIERA.