sabato 6 maggio 2006

L'ultimo prigioniero. Giuliano Ferrara

Previti in galera dopo un processo ingiusto e una schifosa mostrificazione

Non mi sono mai posto il problema dell’innocenza di Cesare Previti, perché il suo non era e non è, come il mio e come molti altri, un mestiere innocente. I miei dubbi li ho esposti per tempo e con lealtà su un giornale, questo, che è politicamente amico di Previti e del suo storico committente, Silvio Berlusconi. Avevo scritto che stavolta il processo ci stava, bisognava affrontarlo e vincerlo, se possibile, che non bastava dire un “no” politico. Ne è passato del tempo da allora. E se il processo fosse stato giusto, mi terrei i miei dubbi generici e a Previti che va in carcere esprimerei la solidarietà di un uomo a un altro uomo, e pazienza per i famosi miti giacobini. E’ andata altrimenti: il processo è stato lungo, cavilloso, tortuoso ma ingiusto.
Bisogna protestare. Giuseppe D’Avanzo, su Repubblica, dunque su un giornale il cui editore ha un diretto interesse processuale in questa vicenda per via del lodo Mondadori, un interesse sistematicamente occultato ai lettori, moraleggia su una sentenza finale che secondo lui ripristina l’eguaglianza di fronte alla legge dei potenti e dei senza potere. Metterla così ti fa sentire onesto. Ma la mia personale onestà, sulla quale non sono io a decidere bensì l’opinione di chi legge, di fronte a questo modo di mettere le cose muore di freddo. Il trattamento riservato a Previti non va paragonato con quello tragico riservato a chi abbia rubato un melone. Va confrontato con il trattamento riservato ad altri potenti, che tutti conosciamo e che anche D’Avanzo conosce. Potenti che se la sono cavata egregiamente di fronte ad accuse simili, anzi spesso identiche, perché non si sono esposti, non ne avevano bisogno, avevano chi sui giornali, nelle conventicole, nell’establishment dei poteri cosiddetti neutri o forti si esponeva per loro, e troncava e sopiva e copriva per loro quel che c’era da troncare, sopire e coprire.
E’ un elenco sterminato, e dovesse proseguire il linciaggio del mostro, sono pronto a riscriverlo, questo elenco pubblico di coloro che hanno evitato gogna e carcere solo perché sono veri potenti o potenti veri. Non è una promessa, è una minaccia. Siamo stati appena assolti in un processo per diffamazione intentatoci dalla teste d’accusa del processo Previti, che avevamo criticato per la sua inattendibilità con il garbo e la fermezza di chi non voleva fare ostruzione alla giustizia, ma all’ingiustizia. Eppure da lì si riparte. L’accusa fu costruita in modo sospetto, in termini di procedura giudiziaria. Il fumus c’era, ma presto il fumo della persecuzione militante, della devastazione a cannonate di un bersaglio politico, che era insieme Previti e Berlusconi e la magistratura moderata del porto delle nebbie, ha coperto ogni altro fumo di reato, e ha soprattutto diradato come per incanto le nebbie giallognole che sostavano sul capo dei pm d’assalto milanesi, capaci di trasformare la giustizia in arma politica e la politica in mero episodio secondario del giustizialismo al potere.
Pessimi anche la gestione del lungo dibattimento e il dispositivo finale della sentenza in Cassazione. Con la scusa che Previti si difendeva dal processo, ciò che è legittimo e legale quando un imputato non creda nell’imparzialità di chi giudica e nella lealtà di chi investiga, il sistema della giustizia ingiusta si è anch’esso difeso dal giusto processo e dai diritti della difesa, e ha sistematicamente negato le garanzie giuridiche fondamentali fino alla fine, fino al diniego di un rinvio per consentire un decisivo verdetto della Corte costituzionale, atteso tra venti giorni, su un conflitto tra poteri dello stato. Il fatto che l’imputato sia un parlamentare e si avvalga delle prerogative di parlamentare per tutelarsi non influisce sul nostro giudizio. Anzi, in questi casi bisogna avere l’occhio ancora più fino, perché un parlamentare è un tizio presunto potente eletto dai tizi senza potere per rappresentarli, e altri potenti meno presunti hanno interesse a scardinarlo dalla posizione che occupa, se lui o il suo capo siano considerati ingombranti. E non facciamo le timorate, non ci iscriviamo al club degli onesti che ragionano come Repubblica, perché il colpo a Cesare Previti è stato inferto sulla scia di altri e numerosi colpi di giustizia politicizzata che hanno avuto di mira tutti i passaggi fondamentali della battaglia politico-elettorale in Italia.
L’inchiesta cominciò simbolicamente prima della prima vittoria dell’Ulivo, che favorì sfacciatamente nel 1996, e il percorso termina altrettanto simbolicamente subito dopo la seconda vittoria dell’Ulivo, dieci anni dopo. La traiettoria della mostrificazione giudiziaria di Cesare Previti è stata impregnata di odio culturale e di demagogia incivile, e quando odio e demagogia entrano nei tribunali sotto la luce delle telecamere e delle cronache compiacenti non c’è più giustizia, c’è cattiva politica e insulto alla libertà.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ho seguito con attenzione questo processo.
Però, conoscendo, da tempo, la procura milanese, condotta fino a poco tempo fa dal ben noto autore del proclama del triplice "Resistere", nutro molti dubbi sulla serenità di questo processo, come di altri processi portati avanti dagli stessi interpreti.
Se non riusciremo ad avere una Magistratura con la M maiuscola, vale dire completamente fuori, svincolata, dall'agone politico, rimarrà sempre il dubbio dell'imparzialità di chi giudica.
Se a questo si aggiungono i casi, non politici, di innocenti che hanno scontato anche 15 anni di reclusione, senza che un provvedimento disciplinare sia stato intrapreso contro i responsabili di certe mostrusità, alla prima ragione di dubbio si aggiunge il dubbio della poca diligenza che certi conduttori di azioni penali mettono nell'assolvere il loro compito.
Si aggiunge ancora un altro dubbio: quanti innocenti stanno ancora pagando pene gravissime per la poca diligenza e per il poco scrupolo messo nelle indagini?
Ne nasce un quadro sconfortante che lascia impietriti.
Si doveva fare una riforma più radicale del sistema giudiziario, ma non è stata fatta a causa delle continue resistenze.
Ed i risultati, a parte il processo di Previti, sono sotto gli occhi di tutti.

attila ha detto...

Mi dispiace darvi una delusione, ma la lunghezza interminabile del processo non è certo dovuta ai magistrati, ma alle decine di ricusazioni fatte da parte di Previti e co. Non solo, ma il processo ha dovuto anche subire enormi ritardi causati dalle varie leggi votate dalla destra che incidevano sull'esito, casualmente, di quel processo. Non da ultima la ex-cirielli, che molto probabilmente permetterà ad un corruttore di passare in casa tomo tomo i suoi 6 anni di galera.
Si dice che un uomo è innocente fino a prova contraria... mi sembra che di prove contrarie ce ne sono a iosa, mentre di prove a favore non se ne sono sentite moltisime. La tattica degli avvocati di Previti non è stata quella di smontare le accuse, ma di giungere alla prescrizione... ci sarà pure un motivo!

Anonimo ha detto...

La veritá in frasi é condannata ad essere interpretata e disformata (si puo dire?!?!?). Quello che vorrei io é una verita fatta di numeri, proprio cosi una sequenza di cifre magari anche con un "+" o "-" davanti. Cosi tutta la soggettivita diventa oggettivita: se il bilancio é negativo qualcosa non é andato come doveva se invece ci sta una bel "+" allora a coloro cui va il merito vanno premiati!!

Io sono per un forte federalismo fiscale, in maniea tale che entrate e uscite possono essere controllate piu facilmente, e sono anche per la pubblicazione delle cifre. Ogni fine mese si protrebbe pubblicare un estratto conto con tutti gli importi. A quel punto salterebbero subito agli occhi di tutti buchi nei bilanci e le regioni stesse sarebbero come in concorrenza per chi ha il bilancio migliore. Si potrebbero anche premiare quelle regioni che ogni semestre hanno fatto meglio.

Naturalmente quelle meno "forti" andrebbero aiutate: x incentivi per y cose da fare in un t tempo. Se una volta superato t, le y non sono sistemate bisogna cercare il colpevole, i colpevoli, puo essere anche il governo della regione, e loro dovrebbero pagare risarcire andarsene a casa

ripeto una cosa che ho scritto tempo fa: l'ingegnere che sbaglia, paga anche di persona, allora perche non devono pagare i politici? e i giudici?? se il giudice condanna un innocente deve prendersi le sue responsabilita, le dimissioni dovrebbero spuntare entro pochi minuti!!!

ultima cosa sul caso Previti:

ma un processo non puo durare 10 anni, noi comuni italiani non lo sapremo mia se colpevole o no, ma siamo certi che 10 anni sono troppi, l'atro giorno ho chiesto al mio capo se mi dava un mese in piu per finire il mio ultimo lavoro, dato che per malattia avevo perso delle settimane. la risposta: mmm... vediamo, tu intanto cerca di finire per la data prevista, poi vediamo... ma non vedremo mai....

i processi devo durare un tempo determinato, anche in un lavoro di progettazione si presentano sempre nuovi imprevisti o novita potrebbero indurre a cambiare il progetto iniziale. Non bisogna ignorae niente, ma nemmeno andare fuori tempo!!!! che poi tanto per cambiare siamo noi che paghiamo!!!!!

Anonimo ha detto...

@ attila
A me del processo Previti non importa un bel nulla. Affari suoi.
Mi sembra giusto, però, rilevare che l'imparzialità della procura di Milano lasci a pensare.
Previti è un politico di parte avversa.
Non dico che non doveva essere processato, non mi pronuncio; e non mi pronuncio neanche sulla condanna.
Dico soltanto che su questa magistratura nutro forti dubbi. Per l'imparzialità del triplice "resistere!".

attila ha detto...

semmai per la parzialità anonimo!

I processi durano tanto in Italia da anni, e sono dati rilevati dall'UE, tant'è vero che molte direttive sono state emesse in questa direzione, ma ancora non sen ne vede una soluzione.
Voglio ricordare che tali direttive sono state emesse durante il Governo Berlusconi. In pratica una direttiva europea è un cosidetto atto che vincola nei risultati: ovvero, io ti dico cosa voglio ottenere e tu decidi il come. L'UE ha emesso direttive volte alla riduzione della durata dei processi (la più alta tra i 25) e il Governo doveva porre in essere leggi per eseguire tale direttiva...

Vi sembra che l'abbia fatto?

Anonimo ha detto...

LA ROSA NEL PUGNO ha preso
UN PUGNO IN FACCIA

L'hai voluta la bicicletta? o pedala!

I radicali pagano l'avventura di un'alleanza rischiosa e priva di ogni senso.
Si discute per eleggere il presidente della Repubblica?
L'Unione ha preso per la collottola gli UTILI IDIOTI e li ha messi da una parte. Capezzone protesta? Dice che non è contento per l'elezione di D'Alema. Reclama un candidato meno di parte?
RISPOSTA
STAI ZITTO E GOVERNA LA SCIMMIA!
Calmo! Pensiamo a tutto noi.
Questa è la fine di tutti gli utili idioti!

Anonimo ha detto...

La tentazione presidenzialista
Confesso di non avere capito se l’Unione abbia fatto un passo indietro per meglio rilanciare la candidatura di Massimo D’Alema o voglia effettivamente discutere con l’opposizione la scelta della persona che dovrà diventare presidente della Repubblica. Ma per il momento, dopo avere letto le dichiarazioni di Piero Fassino al Foglio, dobbiamo presumere che il suo partito non abbia rinunciato a sostenere la candidatura del suo presidente. Il segretario dei Ds dice che è ora di chiudere la fase della «guerra». Si rende conto che una metà del Paese ha votato per l’opposizione e promette che il governo Prodi «si farà carico delle scelte di chi lo ha preceduto nel nome dell’interesse nazionale ». Non vuole una repubblica presidenziale ma sostiene che il capo dello Stato debba essere il garante di una fase nuova.

Ditemi voi se il Capo di un partito politico può dare garanzie.
Altro che garanzie. Qui la sinistra-piglia-tutto sta facendo il cappotto.
Una volta messo D'Alema a Capo della Repubblica, praticamente non rimangono nemmeno le briciole. Stanno facendo come il riccio al serpe.
Le ultime parole famose di Mortadella:
Sarò il presidente di tutti gli Italiani!
e
Buon appetito!

Anonimo ha detto...

Io credo che in italia i magistrati giochino con la vita delle persone,se uno è colpevole va provato,ma x la legge italiana pigra siamo noi che dobbiamo dimostrare la nostra innocenza,è incredibile,a volte non mi rendo conto in che paese vivo,litighiamo x tutto,i politici si attaccano alle poltrone,i giudici e avvocati si attaccano ai processi,i sindacati si attaccano a chi ha un lavoro,e gli altri (i poveri,i disoccupati,gli emarginati,quelli che sono in galera x non aver comesso il fatto?che fine fanno a chi si devono attaccare?),date a queste delle risposte.Cesare

attila ha detto...

Ti ricordo Cesare, che è stato il Presidente del Consiglio uscente a dire che la sinistra vuole paragonare il figlio dell'operaio a quello del professionista...

Spero sia proprio così!

Ci lamentiamo delle diseguaglianze poi però votiamo per dei partiti che vanno alla ricerca del completo opposto!

Sembrerà una stupidaggine, ma sapete che ultimamente a Roma si sono moltiplicate le Porsche e le Ferrari?
Mi ricorda un viaggio che ho fatto in Turchia, dove non funziona nulla, dove i bambini vanno per le strade sterrate a venderti l'acqua da bere e dove, però, nei villoni ci sono gli elicotteri privati e le Ferrari. Forse è uno scenario un po' eccesivo, ma non vi sembra di muoverci in quella direzione?
Privatizzare la sanità, privatizzare tutto quanto non è sempre un bene. E' per questo che serve lo Stato Sociale, a diffondere il benessere.
Io non voglio vivere in un paese dove casa mia è una reggia, me se esci per strada fa tutto schifo! In un paese dove poso curarmi solo se ho i soldi, dove i figli possono studiare solo nelle scuole private perchè le pubbliche non funzionano. Per ottenere questo c'è solo un sistema: far pagare a tutti le tasse (non aumentarle) e garantire la giustizia sociale. Questo non vuol dire andare contro a chi ha i soldi, ma garantire parì dignità a tutti.

In tutto questo, Berlusconi propone lo sciopero delle tasse... che bel senso di responsabilità.
L'Italia andrà sempre a rotoli finchè gli italiani non capiranno che le imposte non sono un nemico, ma uno strumento utile per rendere il paese migliore. E se sono eque e ben distribuite tra la popolazione non vedo perchè non dovrebbero essere pagate!

Anonimo ha detto...

In Itali la giustizia funziona male, è un dato di fatto mi sembra, su questo siamo daccordo tutti? a destr e a sinistra no?

e poi la sanita'? e la scuola? e lo stato sociale? e le disparità fra ricchi e poveri.. ?

mi ricordo pero , che quando queste cose venivvano dette , in campagna elettorale , specie da uomini del centro sx, Berlusca se ne usci con lo slogan:

la sx dice che tutto va male, lasciamola perdere...

ve lo ricordate? è passato poco tempo , solo un mese

Anonimo ha detto...

L'editoriale del buon Ferrara mette a nudo la vera indole dei Berluscones:mai riconoscere una sconfitta,sia essa politica o giudiziaria.Neanche di fronte ad una sentenza SACROSANTA,che giustamente punisce uno dei peggiori personaggi che siano mai comparsi in parlamento,questi idealisti del raggiro riescono a fare un passo in dietro ACCETTANDO QUANTO EMERSO DOPO 10 ANNI DI PROCESSO.
E le sprezzanti dichiarazioni di ferrara in proposito,sono lo specchio fedele di quale sia il credo di questi AMORALI.Trovare ogni minimo cavillo per cercare di rovesciare una realtà oggettiva,appurata,limpida e anche DEFINITIVA(Previti ha corrotto e va in galera).Ora cosa centra se il processo è stato lungo,cavilloso e tortuoso.Con quale coraggio si puo affermare che sia stato INGIUSTO?Previti è un delinquente e per questo pagherà con la galera;poco importa se è settantenne,stanco,o stressato.Nn è accetabile che personaggi con una morale sociale cosi' bassa e deficitaria di valori fondamentali,possano continuare a scrivere queste vergognose osservazioni;Ferrara è una dei giornalisti piu dotati,intelligenti che esistano in Italia,peccato che di fronte a questa montagna di FESSERIE,nn si possa far altro che chiedersi il perche di questo VISCERALE AMORE IDEOLOGICO verso il nano.
Dire che altri potenti se la sono cavata egregiamente di fronte ad accuse simili,è quanto di piu fazioso e sbagliato si possa affermare.Corruzione in atti giudiziari nn mi sembra un'accusa mossa ad altri politici,e cmq nn se ne esce molto agilmente.
Nn c'e stata,in questo processo come negli altri vs Berlusca,nessuna caccia alle streghe,come si vuole far credere;è il solito ritornello che campano i Berluscones per attirare consenso,spaventare gli ignoranti.Come la LIBERAZIONE DAI COMUNISTI,novelle buone per gli imbecilli,che purtroppo sono tanti,che sono disposti a crederci

maurom ha detto...

Previti si è difeso NEL processo e non DAL processo: credo sia legittimo usare tutti i mezzi leciti per difendersi in un procedimento penale, soprattutto se si è innocenti.
Chi parla di giustizia sociale dovrebbe poi essere coerente e rispettare chi è incappato nella giustizia penale.
Personalmente trovo giusto, per gli ultrasettantenni, poter scontare la pena agli arresti domociliari.
Trovo più che giusto che tutti paghino le tasse che, però, non devono essere praticamente degli espropri.
C'è chi si illude che lo Stato sociale significhi diffusione del benessere: quando va bene è la diffusione della scarsità.
Lo Stato deve aiutare i più bisognosi, ma non basta l'assistenza, ci vuole la solidarietà che ti metta nelle condizioni di lavorare e guadagnare come gli altri.
All'affamato che ti chiede da mangiare, non dare il pesce, insegnagli a pescare, così non dipenderà più da nessuno.
In Russia, a Cuba, nella Corea del Nord e in parte ancora in Cina lo Stato sociale ha impoverito tutti perché nessuno era incentivato a lavorare, perché tanto lo Stato ti manteneva: chi è stato a Cuba può toccare con mano il fallimento del socialismo reale.
Allora prima di riempirci la bocca con frasi fatte e parole vuote, cerchiamo di affrontare la realtà e rendiamoci conto che le tasse si possono riscuotere quando c'è chi guadagna e chi guadagna è disposto a pagare il giusto; se il Fisco ti porta via più del 50% del tuo reddito, il "ricco" lavora meno e "produce" meno tasse.
E poi, una volta per tutte, vogliamo dire chiaramente chi sono i pensionati al minimo? Nella stragrande maggioranza persone che hanno lavorato in nero tutta la vita e che, quindi, non hanno fatti i versamenti pensionistici: a costoro è stata aumentata la pensione minima, ma a rigor di logica...
La visione mitica del povero buono e del ricco cattivo ha stufato: ognuno faccia la propria parte e nessuno si sottragga ai propri doveri e ... l'Italia andrà meglio.

attila ha detto...

Maurom, dal tuo post mi viene da dubitare che tu non sappia cosa sia lo Stato Sociale... spero di sbagliarmi...

Molti infatti confondono spesso lo Stato Assistenziale con lo Stato Sociale o addirittura con lo Stato Socialista!

Ebbene: il fine dello Stato Sociale (che è una forma di stato, non di governo, attenzione!) è il raggiungimento dell'uguaglianza sostanziale dei propri cittadini (Di Siervo, Istituzioni di Diritto Pubblico).
Quello di cui parli tu è lo Stato Assistenziale, che è una forma di governo, anzi, per essere più esatti si tratta di una politica pubblica, cioè di un provvedimento statale per raggiungere un certo risultato (Pasquino, Manuale di Scienza Politica).

E ti prego inoltre di non confondere Stato Sociale con Stato Socialista, perchè non c'entrano nulla! Suvvia! (il primo uguaglianza sostanziale, il secondo formale) Non cascarmi su queste cose che poi sembra che qui si parli per sentito dire!

L'uguaglianza di tutti i cittadini non significa solo aiutare i poveri o dare amo e lenza per pescare: l'uguaglianza significa soprattutto parità di trattamenti e di accesso, che è ben diverso!

La progressività dell'imposizione fiscale non è certo un'idea comunista, credo l'abbiano inventata gli inglesi o forse i francesi o forse noi italiani nel medioevo o anche prima. Sicuramente risale a qualche centinaio di anni prima della Rivoluzione d'Ottobre, quindi direi che è fuori da ogni diatriba politica.

Per quanto riguarda il processo Previti io non lo definirei innocente, visto che è stato giudicato in tre gradi di giudizio (di cui l'ultimo di merito, cioè di controllo sull'attività dei primi due, cioè di regolarità!).

Scusate ancora per il nozionismo, ma quando ci vuole ci vuole.

Anonimo ha detto...

Previti innocente.....
Complimenti maurom avanti cosi,continua a mostrarti per quello che sei:un idealista senza capacità critica PERSONALE,ma dettata unicamente da quello CHE IL PARTITO divulga.
Solo chi è in mala fede puo affermare che Previti sia innocente.
E poi siamo noi i COMUNISTI
COMPLIMENTI

Anonimo ha detto...

La cieca fiducia nella giustizia diventa giustizialismo.
La sentenza che condanna Previti non è sacrosanta, è una sentenza e va rispettata, ma nessuno mi vieta di considerare Previti innocente.
Ai tempi di Mani puliti tutti favevamo il tifo per Di Pietro e poi ci siamo resi conto che l'azione penale non era delle più limpide.
Non attribuiamo troppa sacralità ai giudici: anche loro sono spesso di parte.
Per quanto riguarda Previti chi vivrà , vedrà.
Marco

Anonimo ha detto...

MauroM: riconosci questa frase?

chi lo ha scritto?

"Come dire: tu sei scorretto perché mi hai sorpreso a compiere un atto incivile."


applicala a Previti. ciao.

Anonimo ha detto...

---------LA NUOVA ITALIA
Ora che a Presidente della Camera hanno messo Bertinotti, la sede del Parlamento Italiano cambia nome:
------SOVIET SUPREMO
anziché Montecitorio

E quando D'Alema sarà,
per grazia di Dio e volontà della Sinistra,
Presidente della Repubblica,
la sede del Presidente (il Piccolo Padre) si chiamerà
-----CREMLINO-----
anziché Quirinale.

Dopo la caduta del Muro risorge in Italia, come l'Araba Fenice rinasce dalle sue ceneri, l'Unione Sovietica.

Un saluto a pugno chiuso al
--------RINATO REGIME COMUNISTA---

Anonimo ha detto...

Tutte le volte che dico qualcosa vengo sempre frainteso,1)volete che sia lo stato a gestire tutto?quale stato?comunista o fascista?vogliamo la democrazia e la responsabilità,il tempo del passato è finito ora bisogna mettersi in testa di responsabilizzare tutti,voi dite che ci sono i poveri,allora forse sarete concordi con me che sia che c'è il cs o cd i poveri ci saranno sempre,volete una dittatura?non cambia i poveri ci saranno sempre,come la mettiate la situazione non cambia,privattizare o monopolizare.I soldi fanno tutto,chi è in gamba e forte va avanti gli altri devono essere aiutati,è vorrei ricordare che il cd ha fatto di più che il cs,oppure dite di no?