giovedì 1 giugno 2006

Allarme conti pubblici, solita bufala mediatica. Giancarlo Colombo

Pochi giorni fa una società privata di rating economico e finanziario, la Fitch ha gettato l’ennesimo allarme sui conti pubblici italiani. Siamo alla fine di maggio 2006 e la portavoce del Commissario europeo degli Affari economici e monetari dichiara che l’Italia deve applicare con rigore la finanziaria di quest’anno ed adottarne una per il 2007, che segua lo stesso percorso di consolidamento. Insomma dopo Eurostat, Ecofin, Eurogruppo e Commissione Europea alla fine dei primi cinque mesi del 2006 siamo alle solite. Basta una ipotesi di sospetto di allarme, per far crescere i dubbi, i problemi, non solo sulla tenuta dei conti pubblici ma sulla loro regolarità amministrativa.
Dove porti questo gioco al massacro nei confronti del Paese non ho altri modi per dirlo, che segnalare con data certa che il Commissario Almunia ancora una volta per mezzo della sua portavoce ha dichiarato che la Finanziaria 2006 è, se osservata con professionalità, lo strumento principe per mantenere quella ripresa economica che si è manifestata nel 2005, e che l’Istat con i consuntivi di fine marzo 2006 ha certificato. E l’Istat non li ha certificati in base a supposizioni, ma in base a consuntivi di maggior fatturato estero ed interno, di maggiori ordini e quindi di maggior produzione.
Da questo circolo virtuoso nasce un maggior Pil e quindi maggiori introiti per lo Stato che deve essere messo in condizione di far rientrare il rapporto debito/Pil nei parametri dei trattati europei senza deflazionare la ripresa per timore di un’inflazione. Un equilibrio dinamico che il precedente governo era riuscito a creare e che ha bisogno, non negli interessi di questo o quell’esecutivo, di essere portato avanti. E poi non è neanche possibile che una qualunque società privata Fitch possa inficiare senza dare le quantità monetarie a suo dire sub judice, la credibilità del nostro Paese. Certo è facile in campagna elettorale dire “tutto va male madama la marchesa” ma poi alla riprova dei fatti e delle certificazioni comunitarie dire: dobbiamo cambiare perché tutto vada meglio. Tutti abbiamo letto “il Gattopardo” e ne abbiamo tratto la lezione che non si può cambiare tutto perché tutto resti uguale.
Vogliamo cambiare la Finanziaria 2006, seguiamo almeno quanto il neo senatore Ds Angelo Polito e il vicepresidente europeo Tajani hanno dichiarato. E cioè che in base al mandato europeo per procedere nel campo penale ci vogliono le prove e non i sussurri e grida, aggiungo io. E quello che va bene per i risvolti dell’agire umano nel penale va bene in economia. E se i conti pubblici fossero taroccati come le insinuazioni di Fitch lasciano intendere, quale sarebbe la Corte di giustizia davanti alla quale processare i responsabili? Ma per favore smettiamola di immaginare scenari disastrosi per poi andare a cercare i sospetti e gli indizi. Voglio solo aggiungere che ne va di mezzo la credibilità di chi dà fiato a queste bizzarrie e non certo il Paese che lavora e produce nel campo dei servizi e dei beni durevoli, strumentali e di consumo. Altrimenti ci facciamo male da soli con una serie di autogol da far rimpiangere il mitico Comunardo Niccolai. Occupiamoci piuttosto di trasporti, energia pulita e rinnovabile, energia nucleare, e perché no di ricerca e innovazione e magari dei risparmi da non penalizzare con nuove imposte avendole già pagate al momento del percepimento, tipo l’accantonamento del Tfr.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

"Insomma dopo Eurostat, Ecofin, Eurogruppo e Commissione Europea alla fine dei primi cinque mesi del 2006 siamo alle solite."
Certamente questi organismi di controllo sono tutti schierati,palesemente comunisti,sprezzanti d'odio verso il capo,accecati da ideologie faziose unidirezionali ad sola parte politica.Questa è la sola argomentazione che ho sentito dall'ex maggioranza e dai suoi sostenitori.Nn ho sentito nessuno provare a fare un passo indietro,mostrare un minimo d'umiltà,di considerazione verso organi che storicamente sono il termometro delle varie situazioni economiche europee.
Sembra che siano interessati,come sostengono questi intelligentoni onniscenti,solo a creare diffidenza,una sorta di gioco al massacro unicamente verso il ns paese.
RIDICOLI

Anonimo ha detto...

quest'anonimo non ha capito nulla... delle due una:
1) ha sbagliato velina da copiare
2) non si preoccupa di leggere prima di scrivere
3) è un coglione


ops: anche nelle prime ipotesi vale la terza, quindi buona la terza :p

P.S. la citazione letteraria è del tutto errata... quella vera è "Bisogna che tutto cambi perchè tutto resti come prima"

Anonimo ha detto...

ops: erano diventate tre... ma come vedete era chiaro di chi si trattava ;-)

Anonimo ha detto...

grande lupettoblu meglio coglione che idiota e totalmente celebroleso.
Fatti la revisione alla tua testa di cazzo

Anonimo ha detto...

...non nasconderti dietro l'anonimato, frocione...