lunedì 24 luglio 2006

Il colpo del picconatore a D'Alema. Paolo Guzzanti

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=107022

Cossiga "scarica" il Ministro degli esteri dopo le dichiarazioni su Israele.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma dai dopo tutto quelle stronzate che dice il presidente emerito continuate a dargli retta...è anziano fatelo riposare il cazzaro di stato...

Anonimo ha detto...

un po datato...ma per ignoranti che leggono solo il "giornale" fa bene un pò di verità su guzzantino& co.

Bufal House
di Marco Travaglio

da “l’Unità” del 30 ottobre 2005


Proprio un bel giornale, Panorama: comunista all’85%, come dice Bellachioma, che assume solo comunisti nella speranza che diventino come Bondi, Adornato e Ferrara. Infatti ci scrive anche Ferrara. E poi Paolo Guzzanti, senatore forzista. Lino Jannuzzi, senatore forzista. Giampiero Cantoni, senatore forzista, Gianni Budget Bozzo, cappellano forzista. Bruno Vespa, confessore dei forzisti. Con gente così, tanto vale che non lo diriga nessuno. Infatti lo dirige Pietro Calabrese. Nell’ultimo numero ben tre editoriali riguardano Freedom House che ha declassato l’Italia fra i paesi “semiliberi”, come sappiamo grazie non ai tg o ai cosiddetti programmi di informazione, ma a Celentano e al film di Sabina Guzzanti. Ora Paolo Guzzanti spiega amorevolmente alla figlia Sabina che i comici non possono fare informazione perché non sono informati. Lui, essendo giornalista, lo è. Lei invece “dà per ovvii dei fatti non veri”: infatti l’Italia è stata declassata per un “unico e solo motivo: non per Santoro, Biagi, Luttazzi o te”, ma per “l’arresto di Lino Jannuzzi” e “in nessun paese civile si arresta un giornalista” Quella pericolosa comica della figlia ha “presentato come effetto del governo berlusconiano liberticida e censorio la persecuzione del più grande maestro del giornalismo italiano (che sarebbe Jannuzzi, ndr). Vedi che cosa succede se si fanno pasticci fra i generi?”. Paolo Guzzanti, che per evitare pasticci fra i generi fa sia il condirettore del Giornale sia il senatore, considera gli Usa un paese incivile, visto che una giornalista è stata arrestata per non aver rivelato una fonte. Ma restiamo al punto. Un altro giornalista, per definizione molto informato, è Vespa: “E’ fantastico scoprire che siamo finiti al 77° posto per la pena carceraria inflitta a due giornalisti: uno è ... il senatore Jannuzzi. La condanna di un amico di Berlusconi per aver parlato male dei nemici di Berlusconi è costata una sanzione all’Italia in quanto troppo berlusconiana. Quando ha scoperto che Jannuzzi è stato graziato, una delle autrici del rapporto sull’Italia ha detto al Giornale che adesso, sì, la nostra stampa tornerà a essere considerata libera”. Forse l’insetto non sa che Jannuzzi è stato condannato ai domiciliari per aver diffamato i giudici di Tortora, Ma restiamo al punto. Ecco dunque l’informatissimo Jannuzzi: “L’Italia è parzialmente libera non per Biagi e Santoro, che la Freedom House ignora del tutto, ma perché è stato arrestato per le sue critiche ai magistrati un senatore”. Che poi sarebbe lui. Possiamo forse dubitare di tre maestri del giornalismo come Guzzanti, Vespa e Jannuzzi? Certo che no. Mica sono comici: sono giornalisti che non fanno pasticci fra i generi. Figurarsi se si lasciano cogliere impreparati su Freedom House, che è la Casa delle Libertà americana.

C’è però un problemino di date. L’Italia passa da libera a semilibera, dal 53° al 74° posto, nel rapporto di Freedom House pubblicato il 28 aprile 2004 (relativo aI 2003). L’arresto di Jannuzzi viene disposto (peraltro a domicilio e solo di notte quasi tre mesi dopo: il 19 luglio 2004. Come può un fatto avvenuto dopo averne provocato uno accaduto prima? Infatti i motivi della retrocessione, riportati nel comunicato ufficiale di F.H. del 28 aprile 2004, non nominano Jannuzzi. Nominano Berlusconi: “Il premier Silvio Berlusconi è riuscito a esercitare un’indebita influenza sulla tv pubblica Rai, un fatto che ha ulteriormente esacerbato un già preoccupante clima mediatico caratterizzato da un‘estensione squilibrata dell’enorme impero mediatico di Berlusconi”. Parole di Karin Deutch Karlekar, la funzionaria che secondo Vespa si appresterebbe a riabilitare l’Italia, ora che Jannuzzi è stato graziato. Il rapporto cita poi le pressioni berlusconiane
sul Corriere della sera, la Gasparri-I e il decreto salva-Rete4. Il caso Jannuzzi compare in tre righe del rapporto del 27 aprile 2005, in cui l’Italia rimane “semilibera“e scivola dal 74° al 77° posto. Non certo soltanto per Jannuzzi, visto che Freedom House cita ben più diffusamente il monopolio di Berlusconi, le pressioni su Rai e giornali, la Gasparri-2, il salvataggio di Rete4 e l’esistenza di “2 giornali nazionali 8 controllati dal premier e famiglia” (e dimentica Panorama). Non sono documenti clandestini: sono reperibili sul sito di Freedom House e non solo. Celentano e Sabina li hanno letti. Guzzanti (padre), Vespa e Jannuzzi no: non sono mica showman, loro. Sono giornalisti: devono informare, loro. Mica informarsi.