martedì 11 luglio 2006

Le due Italie di Berlusconi e Prodi. Gianni Baget Bozzo

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=103930

Due visioni opposte del nostro Paese portano a soluzioni diverse.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ribellione dei tassisti. Ribellione degli avvocati. Ribellione dei farmacisti. Ribellione dell'edilizia ...
(arretrati IVA di 8 anni !!!!!)
E siamo appena al principio!
False liberalizzazioni.
Falsa democrazia.
False promesse elettorali.
Tutto falso e fasullo!
Bugie grosse come montagne sulle condizioni finanziarie lasciate da Berlusconi.
Si profilano grossi aumenti delle tasse all'orizzonte!
Cosa disse Mortadella? (campagna elettorale)
"Non ci saranno aumenti di tasse; la Dx sta facendo TERRORISMO FISCALE!"
per tutti quelli che hanno voluto la bicicletta:
PEDALATE!!!
... e pagate le tasse.

Anonimo ha detto...

Dimenticavo!
x ATTILA
Come sempre!

Anonimo ha detto...

Ho letto l'articolo di Badget Bozzo e (clamoroso) sono d'accordo con lui. E' vero che l'Italia di Berlusconi non è quella di Prodi. E' vero che l'attuale Governo si basa sulla concertazione con i sindacati, così come è vero che la sua azione privilegia i lavoratori dipendenti (ed in generale le categorie sociali più deboli)e nel complesso risente fortemente delle idee dossettiane (o, per usare il termine che piace tanto a molti nel centrodestra, cattocomuniste).
Ma questo è un difetto? E' un difetto pretendere che tutti (e soprattutto i più ricchi) paghino le tasse? E' un difetto cercare una politica di bilancio equilibrata ? E' un difetto eliminare posizioni di privilegio, liberalizzando professioni che vivono di rendita?(ma nel centrodestra non erano tutti liberisti?).
Potrei andare avanti ancora per molto. Quello che vorrei far capire è che c'è un'italia che crede in valori molto diversi e molto distanti da quelli del berlusconismo e spera che questo Governo li traduca, laddove possibile, in atti pratici.
Un'ultima osservazione (ed un consiglio): il centrodestra sbaglia nel credere che questi valori appartengano solo alla sinistra radicale o che ci siano grosse fratture fra quest'ultima ed il resto della coalizione (magari sperando di staccarne una parte per fare un bel governo di unità nazionale). Come cattolico, posso rassicurare Badget Bozzo: non voglio il Grande Fratello (che per me è soltanto una trasmissione televisiva di bassissimo livello, ma questo ovviamente è un giudizio personale) ma semplicemente una politica sociale più equa e più giusta.

Anonimo ha detto...

Sono un cattolico praticante e sono stato sempre sconcertato per il fatto che don Baget Bozzo militi in un partito che è lontanissimo dai principi di solidarietà e di giustizia fiscale che la Chiesa propugna. Spero che la Provvidenza non ci faccia più vivere gli anni del governo Berlusconi, che considero i peggiori della mia storia e della storia repubblicana. Li ritengo anni disastrosi per l'Italia. Per fortuna anche Fini e Casini non ne vogliono più sapere, come ha dimostrato la famosa storia delle tre punte e come dimostrano le attuali e frequenti prese di posizione di Casini, che ha, a differenza di altri, un profondo senso dello Stato. Sono nato nel 1948; nella mia vita ne ho viste tante, ma, ripeto, il periodo del berlusconismo, a mio avviso, è il peggiore di quelli che noi Italiani abbiamo vissuto dopo la seconda guerra mondiale.