giovedì 19 ottobre 2006

Occhio all'euro

Ci siamo rassegnati troppo in fretta a considerare un euro l'equivalente di mille lire!
E' un argomento che mi sta molto a cuore e ne ho già scritto in precedenza: spendiamo con troppa leggerezza, perché psicologicamente dieci euro sono infinitamente meno di ventimila lire.
Certamente bollette, benzina, tariffe e affitto non si possono comprimere, ma laddove possiamo scegliere e valutare è bene ponderare.
Purtroppo stipendi e pensioni sono rimasti gli stessi e, per chi ha solo entrate fisse, la vita è sempre più difficile. E' vero, si fatica ad arrivare a fine mese e, forse, qualche piccola evasione o elusione diventano una forma di autodifesa.
Ma quando facciamo una spesa abituiamoci a convertire in lire il prezzo, al bar e al ristorante, dal salumiere o dal professionista, dal meccanico o dal dentista, con l'imbianchino o l'idraulico, dobbiamo calcolare e soppesare il costo della prestazione con il parametro della lira.
Facciamo qualche piccola rinuncia, cerchiamo la convenienza e lo sconto, non andiamo dove i prezzi sono ingiustificatamente alti, mettiamo in concorrenza i prestatori d'opera, comunichiamo a parenti e amici negozi e artigiani "onesti", boicottiamo alberghi e ristoranti costosi e scadenti: insomma, non subiamo passivamente il costo di una moneta che ha fatto raddoppiare i prezzi.
E' un circolo vizioso, purtroppo, quello che si è messo in moto con l'arrivo dell'euro: tutti coloro che potevano aumentare i prezzi lo hanno fatto adeguandosi all'andazzo generale. Bene, nel nostro piccolo dobbiamo cercare di interrompere questa spirale adottando quelle piccole accortezze di cui ho detto: ci farà bene allargare i nostri orizzonti di acquisto e scoprire nuove opportunità.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Giustissimo !!! Da quando s'è innescata questa colossale truffa ( gennaio 2002 )ho iniziato un feroce boicottaggio di vari prodotti: in bar oramai bevo solo il caffè e birra ,quando esco la sera, gli unici due prodotti che almeno qui non sono aumentati. Vino, succhi di frutta, bevande gasate e altro sono letteralmente scomparsi dalla mia dieta. Per quanto riguarda i prodotti alimentari solo "offerte speciali"per quanto sia possibile.Le pizzerie sono per me sono luoghi ormai sconosciuti. Ma è vero che al sud le pizze costano 3€ ? Visto che vivo vicino al confine se devo fare qualche vacanza all'estero mi appoggio a agenzie della Slovenia ,molto più convenienti.E se i negozi chiudono e i consumi crollano non me ne frega niente !!! L'auto la uso ormai pochissimo. E' mai possibile che quando aumenta il prezzo del petrolio la benzina viene adeguata immediatamente e invece quado il prezzo scende , anche del 10% come è successo ultimamente il prezzo della benzina rimane immobile ? Petrolieri ladri schifosi !!!!

maurom ha detto...

Bravo anonimo.
Se tutti facessero come te, i prezzi calerebbero per la scarsità di domanda.
Per la benzina mettiti il cuore in pace: è lo Stato che incassa, attraverso accise automatiche, la differenza di prezzo.

Anonimo ha detto...

Sono sempre l'anonimo delle 12.27. Volevo solo aggiungere un altra considerazione. Fate bene attenzione ai mezzi di comunicazione....!!!! Mesi fa quando c'era l'emergenza SARS,a cui non ho mai creduto, ho fatto incetta di pollame ,praticamente scontatissimo, ho riempito il congelatore e l'ho consumato piano piano.

Anonimo ha detto...

Il consumatore intelligente rappresenta l'uomo del futuro.
Boicottare i prodotti costosi e scadenti è un imperativo.