lunedì 2 ottobre 2006

Visitors

Sono dappertutto.
Li trovi sull'autobus, ai giardini, in piazza, alla posta, si mimetizzano vestendosi come noi, hanno le nostre sembianze, hanno il nostro colore della pelle, sembrano proprio dei nostri.
Li riconosci solo quando parlano, allora ti accorgi che non sono italiani.
Ce ne sono molti di più di quanti immaginiamo perché, quelli che vengono dai Paesi di razza bianca, non li riconosci subito.
La cosa non mi spaventa, mi preoccupa. Per anni abbiamo diffidato di nostri connazionali che venivano dal sud, li abbiamo spesso discriminati, sfruttati e tenuti alla larga, ma parlavano la nostra stessa lingua e avevano le nostre stesse radici e tradizioni. Siamo stati irriconoscenti, superficiali ed anche un po' razzisti.
Oggi, forse, commettiamo l'errore contrario: troppo aperti, troppo disponibili e troppo arrendevoli. La mia preoccupazione deriva dal fatto che non c'è omogeneità tra diritti e doveri: loro hanno troppi diritti e pochi doveri e la parità con noi "residenti" finisce per essere un vantaggio per loro.
Non vorrei essere accusato di razzismo (oggi è diventato un termine più usato di antifascismo), ma mi piacerebbe che se ne parlasse senza falsi pudori, per cercare di risolvere il problema, partendo dal presupposto che gli extracomunitari sono una risorsa per il nostro Paese.
Ho gettato il sasso nello stagno, aspetto di vedere i cerchi concentrici nell'acqua....

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono un avera risorsa. Ne abbiamo bisogno. Ma non possiamo essere sovrastati, nella cultura, nelle tradizioni, nelle ideologie. E quanto accaduto sulle spalle del Vaticano è il sintomo che il male c'è. Lo abbiamo innescato noi, con proclami ad effetto di Ministri troppo avventati. E non accenna a placarsi l'invasione, dopo che Amato si è detto propenso a riconoscere un bonus agli extracomunitari che entreranno in Italia. La Bossi-Fini è una buona legge, che ha lacune solo per l'espulsione dei clandestini. Il Governo Berlusconi non intervenne sul risanamento dei Cpt. Ecco, lo facciano. Per il bene della società, per i tanto proclamati diritti civili. Ma apreire le nostre frontiere indiscriminatamente significa uccidere la nazione. Lo ha capito anche Zapatero.
Un caro saluto
Moni

Anonimo ha detto...

Puoi fare un esempio che giustifichi questo:

"loro hanno troppi diritti e pochi doveri"

p.s. maurom, ma tu abiti al nord e guadagni piu di 70 mila l'anno vero?

maurom ha detto...

Assistenza sanitaria garantita e gratuita, punteggio nelle graduatorie per l'assegnazione delle case popolari, possibilità di girare senza documenti e dichiarare generalità false, autocertificazione per la ricongiunzione famigliare, precedenza nella distribuzione gratuita dei pasti.
Inoltre hai mai visto un "migrante" pagare il biglietto dell'autobus? Quanti ne vedi in giro a vendere merce contraffatta, se non addirittura droga?
La prostituzione ed il relativo sfruttamento sono nelle loro mani, gli assalti alle ville sono loro prerogativa, gli stupri e le violenze fanno parte del loro costume :la criminalità ha cambiato passaporto in Italia.
Mi sembrano dati di fatto e, anche se la loro maggioranza è onesta, i delinquenti sono più numerosi di quelli italiani in rapporto alla popolazione.

Anonimo ha detto...

si hai ragione sulla delinquenza ma dimentichi una cosa semplicissima...al parlamento non frega niente di fare leggi più severe e alla polizia non frega un emerito ca..o di arrestare gli illegali e chi delinque...
che italia di merda

Anonimo ha detto...

i delinquenti sono più numerosi di quelli italiani in rapporto alla popolazione.


Non lo so se è cosi, ma non credo. dovremmo avere dei dati per esserne certi, non pensi?