martedì 26 dicembre 2006

Il fattore "B"

"B" come Berlusconi o come bipolarismo.
Non sono il solo a parlarne ed il fenomeno non va sottovalutato: da quando il Cavaliere è entrato in politica il bipolarismo si è "scatenato" immediatamente. Infatti si sono creati due schieramenti opposti: quelli contro e quelli a favore di Berlusconi. Nessuno spazio intermedio, niente centro e nessuna possibilità di sottrarsi alla scelta se non chiamandosi fuori.
E' un fatto incontrovertibile ed una rivoluzione per le italiche consuetudini di voto. Ci eravamo abituati a votare per il nostro partito prediletto, a scegliere i candidati con le preferenze e sperare che ottenesse voti sufficienti per "pesare" il più possibile nella formazione del governo o, in caso di sconfitta, perché facesse una efficace opposizione.
Da Berlusconi in poi cambia tutto. Intanto sparisce il consociativismo, che consentiva all'opposizione comunista di concordare le leggi in cambio di pace sociale e favori di vario tipo; poi scatta la necessità di coalizzarsi per effetto della legge maggioritaria ed infine l'uscita di scena dei partiti storici, rimescola le carte della politica e vede la nascita di Forza Italia.
L'uomo nuovo della politica italiana catalizza immediatamente attorno alla sua figura carismatica approvazioni e dissensi, spesso ambedue di forte intensità: il Cav. non è personaggio da suscitare sentimenti tiepidi e flemmatici.
Detto questo (frase abusata dai politici) non rimane che analizzare il motivo del fattore "B".
A mio avviso B. rappresenta l'antipolitico che vuole portare efficienza alla macchina dello Stato, che non ha bisogno di "rubare" perché è ricco di suo, che pensa e vede tutti i problemi come il cittadino comune e non da politico, che vorrebbe eliminare le storture, le ingiustizie e le lentezze della burocrazia, che capisce da imprenditore di successo le priorità, che privilegia il fare e non il parlare: insomma l'uomo della Provvidenza per gli uni, l'imprenditore che difende e persegue i propri interessi, per gli altri. Tertium non datur.
Ecco perché in Italia non esiste elettore che non abbia preso posizione su Berlusconi ed ecco perché qualsiasi scelta di campo non può prescindere da: con o contro, destra o sinistra, di qua o di là. E' possibile e spesso comodo dichiararsi di centro quando si discute di politica tra conoscenti, le posizioni moderate vanno per la maggiore e tolgono dall'imbarazzo della scelta di campo, ma quando si entra nella cabina elettorale è impossibile non scegliere.
Un'ultima considerazione: Berlusconi è stato massacrato dalla stampa ostile sin dalla prima uscita pubblica; ritengo che molti suoi oppositori siano vittime dello stillicidio mediatico di calunnie che ha loro impedito un giudizio sereno e imparziale.
La partita è appena cominciata ed il gioco si fa appassionante.


8 commenti:

Anonimo ha detto...

Quante innutili considerazioni.Ma come si fa a nn prendere posizione su un delinquente che entra in politica oppresso da debiti e magistratura,e dopo SOLI 10 anni si ritrova ad essere uno dei 10 uomini piu ricchi del mondo,con la maggior parte dei procedimenti giudiziari a suo carico,parzialmente o totalmente prescritti,grazie a leggi su misura votate x lui!!Come si fa a nn prendere posizione su una persona che a ospitato a casa sua x +di 1anno un mafioso condannato all'ergastolo x omicidio.
Come si fa a nn prendere posizione su un populista arrogante,ignorante che usa i propri mezzi mediatici x spargere merda su qualsiasi avversario politico!!Dovreste solo vergognarvi di proporre discussioni cosi faziose.Il fattore B dovrebbe starsene in galere insieme al fattore Dell'ultri e Previti.Vergogna Vergogna Vergogna

Anonimo ha detto...

Ecco.
La posizione dell'Anonimo è la prova provata di ciò che tu correttamente sostieni.
B o lo ami o lo odi.

Passi dunque il secondo, ci siamo abituati, noi e B.

Fra qualche anno sarà "riabilitato" anche dalla sinistra, come regola vuole.

Ciao.

Anonimo ha detto...

Sei ridicola Monica tu, come tutti gli azzurrini che si dannano x difenderlo.E' patetico il vs tentativo nn guardare in faccia alla realtà di processi,documenti,testimonianze,intercettatazioni.La vs deficienza è imperdonabile!!

Anonimo ha detto...

Monica vai forte!
Non badare alle offese.
La tua presenza sul web è fondamentale.

Anonimo ha detto...

O lo ami o lo odi !!
Io lo odio ,come si odiano tutti i delinquenti e i fuorilegge.

Anonimo ha detto...

Anno nuovo e vecchio, basso livello del dibattito politico (?) in Italia.
E' mai possibile che un Paese civile debba stare tanto a discutere sulla personalità di un personaggio come Berlusconi (spacciando tale discussione per "politica") invece di confrontarsi sulle idee ?
Cosa c'è come proposta dietro la facciata un po' di plastica di Forza Italia, oltre la tiritera sul riconteggio dei voti, i proclami su imminenti spallate e la richiesta di improbabili Governi di larghe intese ?
Ma è possibile che nessuno nel centrodestra si sia mai chiesto se un partito incentrato solo sul carisma di un uomo non sia nel lungo periodo un elemento di debolezza? Nessuno si è mai posto la domanda su cosa avverrà a Forza Italia il giorno (spero sia il piu' lontano possibile e lo dico senza alcuna ironia) che mr B. fosse costretto a ritirarsi, per qualunque motivo, dalla scena politica ?
Quando pongo tali domande ad amici e conoscenti del centrodestra di solito ricevo come risposta battute sarcastiche sulla sinistra e la sua, presunta, mancanza di personalità, oltre alla solita, vecchia ed usurata accusa di essere un comunista. Così alla fine rinuncio a discutere con loro di politica. Però sono certo che tra centrodestra e centrosinistra una disimmetria certamente esiste: nel centrosinistra i ricambi politici non mancano (anzi abbondano), magari senza il carisma di mr.B (carisma peraltro che non sempre in politica è un elemento positivo), nel centrodestra mi pare proprio di no.

maurom ha detto...

Non vedo molti ricambi nel centrosinistra...
Berlusconi rappresenta quello che milioni di italiani pensano.
Non c'è ideologia né partitismo dietro le idee del Cavaliere, semplicemente la voglia di migliorare e far progredire l'Italia: nessuna velleità di potere fine a se stesso e nessuna voglia di conquista.
Berlusconi ha cercato e cerca di mettere la politica al servizio del cittadino, anziché il cittadino al servizio della politica.
E' talmente semplice e banale che molti fanno fatica a capire la portata rivoluzionaria di questa pratica di governo.

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu