mercoledì 24 gennaio 2007

Benzina, altro che cartello, colpevole è il Fisco. IBL

L’Istituto Bruno Leoni giudica “populista e usurata” l’accusa dell’Antitrust a nove compagnie petrolifere di aver posto in essere meccanismi collusivi tesi a mantenere alti i prezzi e a trasferire il maggior margine lordo dalla benzina al gasolio, parallelamente allo spostamento dei consumi nella stessa direzione.Per Carlo Stagnaro, direttore Ecologia di mercato dell’IBL, “l’Antitrust sta ancora una volta recitando il copione del 1999, quando rivolse ai petrolieri la stessa accusa, comminando multe record. Tutto finì in nulla, perché il Consiglio di Stato accettò il ricorso delle compagnie, criticando duramente l’Authority per aver imbastito sul nulla il suo procedimento.
È probabile che anche questa volta, se l’Antitrust arriverà fino in fondo, andrà così. Se l’Antitrust fosse un organismo elettivo, verrebbe quasi da dire che siamo entrati in campagna elettorale”.Aggiunge Stagnaro: “Anziché continuare ad accanirsi contro le compagnie, che sono responsabili di una fetta minoritaria del prezzo alla pompa, l’Antitrust dovrebbe indagare sulla struttura dell’accisa e chiederne una riduzione. È assurdo pagare un’imposta che colloca il prezzo italiano dei carburanti tra i più alti in Europa, e che è stata utilizzata per finanziare un numero di attività che nulla hanno a che vedere coi trasporti.
Ed è l’ora che i consumatori abbiano il diritto di smetterla di pagare, tra l’altro, per la guerra in Abissinia (1,90 lire, dal 1935), la crisi di Suez (14 lire, dal 1956), il terremoto del Belice (10 lire, dal 1968) e il contratto degli autoferrotranvieri (39 lire, dal 2004)”. Infine, “visto che i petrolieri sono accusati di aver trasferito i profitti dalla benzina al diesel, che dire dell’aumento del carico fiscale, che tra il 1996 e il 2006 è cresciuto del 14 per cento sulla benzina, del 53 per cento sul diesel?”.Sulla riduzione delle accise l’IBL sostiene la campagna www.StopAccise.com. Sul presunto comportamento opportunistico nella determinazione dei prezzi, è disponibile il Focus “Il dito e la luna”, liberamente scaricabile qui.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

articolo perfetto...ricordiamo per completezza che un'altra accisa sulla benzina è stata messa per l'intervento in Iraq (e non ancora tolta grazie a questa sinistra vomitevole) e un' altra per pagare gli aumenti dei tramvieri dall'ottimo governo di centrodestra che si definisce liberista (danneggiando i consumatori)
Maurom, vuoi aggiungere altro?

Anonimo ha detto...

L'Antitrust e il Ministro Bersani godono di una sintonia quantomai atipica.
Dai taxi ai professionisti, dai petrolieri alle farmacie, le istruttorie aperte in seguito alle proteste dei settori interessati fanno pesare ad una sorta di ritorsioni.

Ma in realtà si tratta solo di semplici coincidenze...null'altro.

Ciao Mauro

Anonimo ha detto...

Sicuramente un'articolo che chiarisce molte cose sull'attuale situazione che abbiamo in Italia.
I soliti giochetti politici x aggiungere tasse "ad temporam" e nn rimuoverla mai piu.
PT

monarchico ha detto...

anch'io nel mio blog ho scritto un post dedicato al costo della benzina.

Se la Benzina è troppo cara, prendetevela con la repubblica, in quanto circa 2/3 del prezzo va allo Stato repubblicano.

Se vuoi visita il mio blog.

ciao