mercoledì 10 gennaio 2007

Chi parteggia per i soviet e chi per casa sua. Ferruccio Formentini

Solo un mese fa la Gazeta Polka rivelava che Stanislaw Wielgus aveva collaborato con la polizia comunista. L’altro ieri l’arcivescovo ha dovuto farsi da parte per acquietare il putiferio che, in Polonia ma non solo lì, stava per travolgere anche l’immagine della Chiesa polacca. Da cinquant’anni dalle nostre parti c’è chi ogni tanto prova a scoperchiare i rapporti, che tutti sanno essere esistiti, tra alcuni nostri connazionali e il Kgb sovietico. Regolarmente i tapini che si sono esposti a questi rischiosissimi tentativi sono finiti derisi e dileggiati dai media e dai politici di parte, nel migliore dei casi, quando non sono invece precipitati in un mare di guai. Straordinariamente l’unico “spione” a venire punito è stato un redattore di Libero, sospeso per un anno dall’ordine dei giornalisti, colpevole d’aver collaborato con i servizi segreti del suo paese: l’Italia. Mah!

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Maurom,

il buon Renato Farina si e' fatto beccare con le mani nel sacco.
Se e quando beccheranno altri collaborazionisti (della CIA o del KGB) ne riparliamo.

Quanto a Farina, perche' non ti informi dove si trovava nel momento esatto in a cui Carlo Giuliani veniva piazzata una rivoltellata in testa?
Perche' non gli chiedi, tu che lo difendi, come sono andate esattamente le cose a Piazza Alimonda?

il bue

Anonimo ha detto...

Ferruccio Formentini non sa o fa finta di non sapere che ci vogliono prove serie e non farlocche (come Igor Marini o l'uranio nigeriano venduto a Saddam o la Mitrokin o sgaramelle e giullari come guzzanti) per incastrare la gente che ha collaborato con i sovietici...signori, tirate fuori le prove e poi ne possiamo parlare altrimenti siete tutti dei ciarlatani (che fanno solo figure di merda!!)
l'asino

Anonimo ha detto...

domanda da 1 milione di Euro:

Guzzanti-Scaramella chi è il capocomico e chi la spalla?

10secondi per rispondere

chi risponderà esattamente riceverà gratis un abbonamento decennale a Topolino e il Giornale del pluripregiudicato Paolo B.

maurom ha detto...

Abbiamo toccato qualche nervo scoperto...

Anonimo ha detto...

Siamo sotto un regime comunista.

deve essere comodo pero'.

le holding del uomo piu ricco di italia hanno staccato un assegnuccio di
___________

* 215 milioni di euro *
_________

pensate : solo quest anno è come se avesse vinto 23 primi premi della lotteria nazionale

Anonimo ha detto...

Infatti Misterblack,

secondo i forzitalioti (forma contratta di Forza Italia Idioti) come maurom e' tipico dei paesi comunisti far arricchire fino all'inverosimile il capo dell'opposizione.

Maurom,

magari in Italia ci fosse un po' di sano comunismo!!!!
Avremmo forse la speranza di appianare le tante ingiustizie sociali che si sono cementate nella societa' negli ultimi 50 anni.
In questo paese, secondo il tuo modello sociale, se rompi la vetrina di un negozio sei un pericoloso criminale da incarcerare a vita;
se invece ti impossessi illegalmente (con truffe o appropriazioni indebite) di milioni di euro sei uno da candidare immediatamente (prevalentemente a dx) a parlamentare.
Per questi ultimi, nel momento in cui scattano le dovute indagini o le manette, parte immediatamente (sempre da dx) la campagna di beatificazione.

il bue

maurom ha detto...

Il comunismo non è mai sano!
Le più grandi ingiustizie sociali sono state fatte dai comunisti.
Documentati!

Anonimo ha detto...

Forza Burundi

In attesa di conoscere i piani di battaglia unionisti e riformisti sulla "fase 2", o "1 bis" che dir si voglia, ci permettiamo di rammentare, in vista del conclave di Caserta, le promesse che la maggioranza si era impegnata a mantenere subito, cioè nella "fase 1": abrogare le leggi vergogna sulla giustizia che Romano Prodi, il 17 marzo 2006, annunciò di voler «cancellare, anzi buttare completamente perché non sono giuste proprio in toto». Fra le tante varate nel quinquennio berlusconiano, le più devastanti sono cinque: falso in bilancio, Cirami, ex Cirielli, Pecorella e ordinamento giudiziario Castelli. Leggi che qualcuno definisce ad personam, ma che continuano a miracolare migliaia di "personas", perlopiù colpevoli, con danni incalcolabili per la Giustizia, lo Stato, le vittime dei reati, oltre all'etica pubblica e all'immagine internazionale dell'Italia.



FALSO IN BILANCIO. La prima legge vergogna viene varata in tutta fretta tra il settembre 2001 (legge delega) e il febbraio 2002 (decreti delegati). Relatori i forzisti Giorgio La Malfa (pregiudicato) e l'on. avv. Gaetano Pecorella (difensore del premier imputato di falso in bilancio e presidente della commissione Giustizia). L'altro on. avv., Niccolò Ghedini, dà una mano. In poche settimane viene riscritto l'articolo 2621 del Codice civile sui reati societari, garantendo l'impunità a chi li commette. Per l'Economist è "una legge di cui si vergognerebbero persino gli elettori di una repubblica delle banane".



Tre le novità:



a) Il falso in bilancio, da reato "di pericolo" (per i soci, ma soprattutto per il mercato, i creditori, i fornitori, gli investitori e i concorrenti), diventa un reato "di danno" (se non lede i soci o i creditori, non è più reato: ma chi falsifica i bilanci per pagare tangenti lo fa per avvantaggiarli, i soci, conquistando illegalmente nuove fette di mercato). E le pene massime, già lievi, scendono ancora: per le società quotate, da 5 a 4 anni, e per le non quotate addirittura a 3. Niente più intercettazioni né custodia cautelare. Prescrizione ancor più rapida di prima (da 15 a 7 anni e mezzo per le quotate e 4 e mezzo per le non quotate).



b) Per le società non quotate il falso in bilancio sarà perseguibile solo a querela di parte (azionisti o creditori). Per le quotate, invece, anche d'ufficio. Così paradossalmente, se il reato danneggia i soci (ipotesi più grave), sarà perseguibile soltanto se qualcuno lo denuncia (il che non avviene mai); se invece non cagiona danni (ipotesi meno grave), la magistratura se ne potrà occupare sempre, anche se nessuno l'ha investita (sia pur con pene irrisorie e prescrizione fulminea). In ogni caso, fra sconti e attenuanti varie, ogni pena detentiva sarà sostituibile con una piccola multa. "Stabilire la perseguibilità del falso in bilancio a querela dell'azionista - ironizza Davigo - è come stabilire la perseguibilità del furto a querela del ladro".



c) Il falso non è più punibile se non supera certe "soglie quantitative". Chi occulta fino al 5% del risultato d'esercizio (calcolato sull'utile prima delle imposte), al 10% delle valutazioni e all'1% del patrimonio netto non rischia più nulla. Così, per dire, l'Enel potrà stornare ogni anno 191 milioni di euro, Pirelli 241, Eni 408, San Paolo-Imi 105, Fiat 79, Fininvest 41, senza render conto a nessuno.

«È la modica quantità di falso - scherza il pm Francesco Greco - per uso personale, come per la droga…». Grazie alla riforma che porta il suo nome, Berlusconi ottiene la prescrizione nel processo per i fondi neri nel passaggio di Lentini al Milan (10 miliardi di lire versati in nero al Torino) e in quello per la maximazzetta di 23 miliardi a Craxi. In fumo anche il dibattimento per il falso bilancio consolidato Fininvest, mentre presto potrebbe fare la stessa fine anche quello sui diritti Mediaset. Quanto al processo All Iberian-2, per 1500 miliardi di lire di fondi neri accantonati all'estero, il Cavaliere viene assolto "perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato": cioè perché l'imputato lo ha, nel frattempo, depenalizzato. Anche le condanne definitive già pronunciate vengono annullate: come quella di Romiti per i fondi neri Fiat e quella patteggiata da De Benedetti per un piccolo falso in bilancio Olivetti. Altri big della finanza vengono miracolati fra i tanti, l'ex finanziere rampante Giancarlo Parretti, l'ex presidente della Popolare di Milano Piero Schlesinger, il re delle carni Luigi Cremonini. Il risultato è che da quattro anni procure e tribunali, per il falso in bilancio, non fanno che archiviare le denunce per prescrizione ancor prima di chiudere indagini e processi. L'Italia è l'unico paese occidentale dove i trucchi contabili (puniti negli Usa fino a 25 anni di carcere) sono prassi comune, con le gravi conseguenze per la credibilità dell'economia italiana e per i mancati investimenti stranieri che un grande economista come Paolo Sylos Labini denunciò fino all'ultimo giorno di vita. Inascoltato.



LEGGE CIRAMI. Fallite le ricusazioni dei loro giudici nei processi Imi-Sir/Mondadori e Sme-Ariosto, nel 2002 Berlusconi e Previti chiedono di traslocare a Brescia perchè, a Milano, tutte 400 i magistrati sarebbero prevenuti. Per agevolare la rimessione dei processi, l'apposito senatore Melchiorre Cirami (Udc) presenta un ddl che reintroduce la formula vaghissima del "legittimo sospetto", che dopo un'estate di girotondi viene approvato definitivamente il 5 novembre. Ma il 29 gennaio 2003 la Cassazione stabilisce che a Milano il clima è sereno e i giudici sono imparziali: i processi a Berlusconi & C. non traslocano. Intanto però la Cirami continua a far danni incalcolabili in centinaia di processi: basta infatti che si alzi un imputato a chiedere la rimessione ad altra sede, perché il dibattimento si blocchi fino a quando (mesi dopo) la Cassazione non avrà esaminato il ricorso. Finora, su decine di casi, nessuna istanza è mai stata accolta: ma è l'ennesimo marchingegno per allungare i tempi, agevolando la prescrizione.



Fra gl'imputati che si sono appellati alla Cirami oltre a decine di mafiosi, camorristi, 'ndranghetisti, omicidi, e a un narcotrafficante internazionale convinto di essere perseguitato dai giudici di Palermo perché "troppo veloci", ci sono i 26 no global alla sbarra a Genova per le devastazioni e i saccheggi del G8; la commercialista milanese Goccini accusata di avere sottratto 70 miliardi; il serial killer Donato Bilancia; e, last but not least, Annamaria Franzoni, che alla vigilia della sentenza d'appello a Torino per il delitto di Cogne ha scoperto di preferire i giudici di Milano, amati anche dal suo avvocato Taormina. Processo sospeso in attesa della Suprema Corte. O di una riforma che blocchi questi trucchetti da Azzeccagarbugli.



LEGGE EX CIRIELLI. Sistemati, almeno per sé, i processi "toghe sporche", Berlusconi deve accontentare Previti. E, per giunta, gli tocca pure badare a un altro processo che lo riguarda personalmente: quello sui diritti tv acquistati da Mediaset col contorno - secondo l'accusa - di fondi neri (falso in bilancio, appropriazione indebita, frode fiscale, corruzione in atti giudiziari del testimone David Mills). A risolvere questi intoppi provvede la legge taglia-prescrizione, detta prima Cirielli e poi ex Cirielli, perché sconfessata dal suo stesso proponente di An, e approvata il 29 novembre 2005.



Nata in origine per inasprire le pene contro i recidivi, la legge è stata stravolta da Forza Italia per falcidiare i termini di prescrizione agli incensurati e mandare così in fumo le condanne di Previti alla vigilia delle sentenze definitive. In extremis è stata emendata su richiesta dell'Udc (e del Quirinale) per evitarne gli effetti più devastanti: la Cassazione prevede la morte dell'81% dei processi per corruzione, del 73% di quelli per truffe all'Ue, del 68% di quelli per il falso e calunnia, del 64% di quelli per usura. Così la prescrizione abbreviata viene limitata ai processi non ancora giunti al dibattimento. Compresa dunque l'inchiesta sui diritti Mediaset. Ma esclusi i processi Imi-Sir e Sme-Ariosto (che vedono Previti & C. condannati due volte in appello). Previti se ne giova in un altro processo per corruzione giudiziaria, aperto a Roma per una presunta mazzetta a un perito del Tribunale: tutto prescritto prim'ancora di entrare in aula. Sempre grazie all'ex Cirielli, Previti eviterà il carcere (dopo soli 5 giorni a Rebibbia) per la condanna definitiva di Imi-Sir: un codicillo concede gli arresti domiciliari agli ultrasettantenni. E Cesare, guarda un po', ha appena compiuto 70 anni. Un bel regalo di compleanno.



L'emendamento "migliorativo" non basta a evitare l'"amnistia mascherata", come la definisce il presidente della Cassazione Nicola Marvulli. Lo stesso ministro Castelli è costretto ad ammettere nel gennaio 2006, dopo che è stata approvata, che essa manderà in prescrizione 35 mila procedimenti in più dei 100 mila del 2005. Non può ancora sapere che, un anno dopo, la Corte costituzionale, con una sentenza molto controversa votata a maggioranza, estenderà la prescrizione-lampo ai processi di primo grado, aprendo il varco a ulteriori ricorsi per allargarla a quelli in appello e in Cassazione.



Intanto gli effetti dell'ennesimo salvaladri si fanno subito sentire. Sia per i destinatari principali (Berlusconi ha visto cadere per prescrizione, al processo Mediaset, gran parte delle appropriazioni indebite, delle frodi fiscali e dei falsi in bilancio contestati; e il nuovo processo a Previti e Squillante per l'affaire Sme-Ariosto, disposto dalla Cassazione a Perugia dopo l'annullamento delle condanne a 5 anni per la presunta "incompetenza" milanese, nasce morto). Sia per migliaia di altri imputati. Fra gli altri: 37 esattori della Cassa di Risparmio di Bologna, accusati di falsi verbali, di irreperibilità e di pignoramento; 8 islamici, tra cui l'imam di viale Jenner a Milano Abu Imad, sospettati di associazione per delinquere per attività terroristiche; un palermitano indiziato per atti di libidine violenta sulla figlia di 10 anni; i responsabili del crollo della scuola elementare di San Giuliano di Puglia (27 bambini e una maestra morti); 50 fra imprenditori, funzionari e dirigenti di Asl e circoscrizioni del Lazio accusati di tangenti in cambio di licenze; una decina di presunti complici di Sergio Cragnotti nello scandalo Cirio; un carabiniere del Ros accusato di traffico di droga a Milano; il presidente della Lazio Claudio Lotito e un'altra ventina tra imprenditori, amministratori di società e commercialisti imputati a Roma di associazione a delinquere e false fatture; l'ex segretario di Totò Cuffaro, accusato a Palermo di corruzione; alcuni medici e fornitori di ospedali torinesi coinvolti nello scandalo della valvole cardiache difettose; 56 imputati nel processo Napoletano per centinaia di pensioni di invalidità a persone sane; l'ex ministro Girolamo Sirchia per alcune delle accuse contestategli a Milano; 21 politici e funzionari imputati di tangenti alla Regione Sicilia per l'acquisto di apparecchiature fotovoltaiche per l'agricoltura; 37 protagonisti della truffa riminese da 83 miliardi ai danni di centinaia di risparmiatori, fra cui vip come Baggio e Costacurta, con azioni di una fantomatica miniera di marmo in Perù; gli accusati di tangenti da 40 miliardi ai vertici dell'autostrada Messina-Catania; molti dei 56 sospettati a Palermo di una mega-truffa alle assicurazioni. Ma la bomba a orologeria della prescrizione-lampo sta decimando anche le denunce per usura (meno 40% l'anno) e per le violenze sessuali subìte da migliaia di donne da bambine: troppo brevi i termini di prescrizione per sperare che i colpevoli vengano puniti.



LEGGE PECORELLA. Salvatosi in primo grado, grazie alla prescrizione, dall'accusa di aver corrotto il giudice Squillante, Berlusconi deve affrontare il giudizio di appello: lì i giudici potrebbero accogliere il ricorso dei pm, negandogli le attenuanti generiche e condannandolo. Per scongiurare il pericolo, scende di nuovo in campo l'on. avv. Pecorella con una legge semplice semplice: l'appello, in caso di assoluzione o prescrizione in primo grado, è abolito. Il pm non potrà più ricorrere contro le sentenze di proscioglimento. Potranno invece continuare a farlo gli avvocati difensori contro le condanne. Con tanti saluti al principio di parità delle parti (art. 111 della Costituzione) e ai diritti delle parti lese. Senza contare che la Cassazione si trasforma da giudice di legittimità a giudice di merito.



La legge è approvata il 12 gennaio 2006, a venti giorni dallo scioglimento delle Camere. Ma Ciampi la respinge perchè incostituzionale. Allora Berlusconi proroga la legislatura di quel tanto che basta a ripresentare la legge del suo avvocato pressoché identica, così il capo dello Stato non la può più bocciare. Marvulli parla di "legge devastante che distrugge la funzione della Cassazione". L'Anm prevede "effetti sconvolgenti" sul giudizio di Cassazione, con un aumento dei ricorsi "strumentali e dilatori" che "inciderà sulla durata dei procedimenti".



Primo risultato della legge: l'appello Sme a carico del premier evapora. Così come un'infinità di altri processi di secondo grado, nati dai ricorsi delle Procure o delle parti civili contro assoluzioni o prescrizioni ritenute ingiuste. Si salvano così da possibili sorprese negative, fra gli altri: Marcello Dell'Utri, assolto in primo grado nel processo palermitano per calunnia ai danni di alcuni pentiti (per prendere tempo in attesa della Pecorella, Dell'Utri aveva anche profittato della Cirami chiedendo la rimessione del processo lontano da Palermo); Calogero Mannino dell'Udc, imputato di mafia a Palermo; 3 ex dirigenti della Breda imputati a Firenze di omicidio colposo per la morte di 17 lavoratori esposti all'amianto; 5 islamici accusati a Milano di terrorismo internazionale; 4 agenti penitenziari imputati per aver picchiato un detenuto; 39 fra controllori di volo e altri dipendenti dell'aeroporto di Linate accusati di truffa, perché facevano shopping o giocavano a pallone nelle ore di servizio; 25 dirigenti della Bipop Carire coinvolti nel crac della banca e imputati a Brescia; 17 politici e imprenditori coinvolti nella Tangentopoli di Varese, due brigatisti rossi coinvolti nel delitto D'Antona; Roberto Formigoni nel processo sulla discarica di Cerro; 36 albanesi sospettati a Genova di sfruttamento della prostituzione e tentato omicidio; un tunisino arrestato per legami con Al Qaeda; e così via.



ORDINAMENTO GIUDIZIARIO. Nel dicembre 2004 il presidente Ciampi rinvia alle Camere, perché "palesemente incostituzionale" in quattro punti, la riforma dell'ordinamento giudiziario voluta dalla Cdl e firmata dal ministro Castelli. Le norme, ripresentate con qualche ritocco, vengono riapprovate definitivamente nel luglio 2005. La Castelli rispolvera vecchie ricette degli anni più bui della giustizia italiana: una piramide giudiziaria egemonizzata dalla Cassazione che domina la selezione dei magistrati; carriera selettiva che imbriglia i giudici in un'intricata rete di concorsi formalistici; svilimento delle competenze del Csm, garante per Costituzione dell'indipendenza della magistratura; ristrutturazione verticistica e gerarchica delle Procure con il capo dominus assoluto dell'azione penale e il "potere diffuso" dei sostituti ridotto al nulla; separazione surrettizia delle carriere di pm e giudici ed "esami psico-attitudinali" per i neomagistrati, come da "Piano di rinascita democratica" della P2; divieto per i pm di spiegare le loro inchieste alla stampa; obbligatorietà dell'azione disciplinare su qualunque esposto, anche il più infondato.



Trattandosi di una legge delega, i cui decreti attuativi entrano in vigore dal luglio 2006, l'Unione ha tutto il tempo di smantellarla, come aveva promesso prima del voto. Invece il ministro Mastella, previa trattativa con la Cdl, si accorda per qualche ritocco qua e là, poi la maggioranza approva 9 dei 10 decreti delegati (senza i voti del centrodestra che, dopo aver imposto condizioni giugulatorie, alla fine si tira indietro). Il decimo - separazione delle carriere - è sospeso e rinviato al luglio 2007. Prodi s'era pure impegnato a cancellare il famigerato emendamento Bobbio del 2005 che, per impedire a Gian Carlo Caselli di concorrere alla Procura nazionale antimafia, vieta ai magistrati con più di 66 anni di candidarsi a un incarico direttivo. Così 600 toghe esperte, comprese fra i 66 e i 75 anni (l'età da pensione), non possono più avanzare in carriera. Una follia che diventa beffa, se si pensa che un'altra legge ad personam consente a Corrado Carnevale, a 76 anni, di recuperare gli anni perduti durante il processo per mafia, e lo reintegra in Cassazione fino a 83 anni. Un capolavoro.

Anonimo ha detto...

Maurom nn imparerai mai ad essere minimamente obbiettivo...Cazzo,ma sai leggere??E' tutto scritto nell'ultimo post;il tuo Dio-Unto è un criminale della peggior specie che si è, ed ha prescritto ai vari amici,vari processi che altrimenti(e vatti a leggere le motivazioni delle sentenze)avrebbero visto il nano colpevole di svariati reati!!
La tua ottusità è palesemente dettata da una faziosa e costante ignoranza ed incapacità di guardare la realtà senza il Paraokki azzurrino che distribuiscono alle Vs scampagnate festose.Sei,e siete,talmente ridicoli nel nn voler guardare in faccia la realtà da chiedersi se veramente abbiate una massa celebrale funzionante,oppure ve la siate bevuta dinnanzi alle Barzellete populiste del Vs leader maximo.Sei proprio un inutile idiota

maurom ha detto...

L'anonimo che inneggia al Burundi è un povero illuso ed è gemello di quello delle 3:43 Pm.
Il primo si illude che qualcuno abbia voglia di leggere un intervento chilometrico, il secondo non avendo argomenti, come al solito, si lancia in offese che mi lasciano del tutto indifferente.
Esistono gli irriducibili "giapponesi" che continuano a combattere contro Berlusconi e non hanno ancora capito che la guerra è finita.
Ha vinto il Cav., per chi non lo avesse capito.

Anonimo ha detto...

Purtroppo ha ragione Maurom , il cavaliere ha vinto e il merito non è suo ma della marmaglia di ignoranti ,analfabeti ,casalinghedi voghera ,pensionati rimbambiti e deficientume cerebroleso italico che lo ha votato e che forma l'elettorato di Forza Italia, compreso te Maurom.

Anonimo ha detto...

Silvio Berlusconi ha vinto , ad essere sconfitta è l'Italia intera, compresa quella che l'ha votato e che è convinta di essere vincente con lui.

Anonimo ha detto...

maurom ti dimostri sempre + per quello che sei una merdaccia!
scrivi: "Il primo si illude che qualcuno abbia voglia di leggere un intervento chilometrico" e tu merdaccia cosa hai pubblicato con l'articolo sottostante a questo di paolo della sala (sei una contraddizione unica)
il problema è che ti ostini a credere che la gente si divida in berlusconiani e non ; ti sbagli di grosso povero scemo e merdaccia,quelli che lo fanno sono gli ignorantoni dei 2 schieramenti, quelli che vi hanno capito qualcosa è stufa sia di una parte che dell'altra e attacca i due schieramenti perchè collusi e inciucisti senza risparmiare critiche alcune alle 2 parti...
se hai le palle (ma sei un eunuco!!)cerca di controbbattere alle affermazioni del post kilometrico altrimenti rimani quello che sei merdaccia e non ti permettere di alzare la cresta !!
tu cmq rimani un leccapiedi infantile "Ha vinto il Cav., per chi non lo avesse capito"
ma quanti anni hai, merdaccia!