lunedì 8 gennaio 2007

La holding dello spavento. Mario Giordano

Sentite caldo? Per forza: la Terra sta bruciando. Non ve ne siete accorti? Pensavate fosse solo un inverno mite? O il riscaldamento del condominio troppo alto? Macché: è la catastrofe ambientale. Praticamente l’apocalisse prossima ventura. L'ultimo rapporto degli esperti dice che sarà nel 2070, mese più mese meno. Già a scriverlo viene da sudare: il pianeta ha la febbre. E adesso che ci penso, anch’io mi sento poco bene.Non c’è da ridere: basta leggere l’ultima quartina dei Nostradamus verdi, cioè il rapporto Ue, sparato in prima pagina da tutti i quotidiani italiani. Nei prossimi decenni, si sostiene, il Mediterraneo sparirà, l’Italia diventerà un deserto, Stoccolma sarà come Rio de Janeiro, la Groenlandia una succursale delle Maldive, per andare da Pizzighettone a Casalpusterlengo bisognerà affittare un cammello e a Brescia Ovest non si avvisteranno più code di Tir ma code di giraffe. Ora, se volete, prendete pure il fiato, ma sappiate che vi sta venendo il cancro ai polmoni.
Ma sicuro: le piaghe d’Egitto furono un pic nic rispetto alle previsioni dei catastrofisti dell’ambiente. Anche se, per fortuna, le loro gufate sono sempre state regolarmente smentite, più delle promesse elettorali di Prodi. In America, tanto per dire, oggi i boschi sono più estesi che all’epoca di Cristoforo Colombo. In Inghilterra ce ne sono più che ai tempi di Robin Hood. Ma gli esperti non avevano lanciato l’allarme deforestazione? Mai fidarsi degli esperti, come diceva un mio amico. In fondo sappiamo sbagliare benissimo da soli.Degli esperti che si trincerano dietro la scienza, poi, bisogna diffidare ancora di più. Sono i nuovi scribi, la casta eletta, i sacerdoti della tecnica diventata divinità. Magari attendibili come il mago Otelma. Però non si può dire. Bisogna ascoltarli. Sempre. O, almeno, fin quando la loro verità non viene travolta dai fatti.
Nel 1972, per esempio, il Club di Roma pubblicò uno studio, che è la madre di tutti i catastrofismi. Prevedeva che l’oro si sarebbe esaurito nel 1981, il petrolio nel 1992 e l’uomo del 2010. Essendo il 2010 assai vicino, possiamo consolarci: oro e petrolio esistono ancora.
Nel frattempo i catastrofisti hanno aggiornato le stime: l’Apocalisse è stata spostata al 2025, al 2050, e adesso al 2070. Non male, no? Ci abbiamo guadagnato 60 anni, che è già qualcosa. Anche se non è nulla rispetto a quello che guadagnano loro.Ma sì, diciamolo: quella del catastrofismo verde è la Spa della paura, la holding dello spavento. Gettano semi di panico per raccogliere finanziamenti. E dunque qualsiasi panico va bene. Tanto per dire: quelli che oggi si spaventano per la desertificazione del pianeta, qualche anno fa lanciavano l’allarme per una nuova glaciazione.
Ottobre 1973, Chamonix. Convegno sull’«inarrestabile avanzata dei ghiacciai alpini». Il documento concludeva allarmato: «Dietro l'angolo c’è una nuova era glaciale». E i grandi esperti di ambiente pontificavano sul raffreddamento del pianeta esattamente come ora pontificano sul suo surriscaldamento. Beh, se non altro, qualsiasi sarà il cambiamento climatico, potranno dire di averlo previsto.
Guai ad ammettere che il riscaldamento della Terra è un fenomeno per lo più ciclico e naturale. Guai a ricordare che Groenlandia significa «terra verde» perché fino al quattordicesimo secolo - inizio della Piccola era glaciale - lì non c’erano ghiacci ma prati (e senza l’uomo a inquinare né violazioni del protocollo di Kyoto). Guai: altrimenti a chi finirebbero i finanziamenti? E allora avanti con il clima impazzito, i mari che si gonfiano, l’apocalisse che avanza, soprattutto in prima pagina. Avanti con i profeti, di sventura, mondo pulito e coscienza sporca. Il pianeta brucia? Forse sì. Ma intanto noi, così, stiamo freschi.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Mario Giordano, un giornalista...nnamo bene!!!

maurom ha detto...

Moni,
questi ecologisti un tanto al chilo mi hanno rotto.
Se non ci ribelliamo in fretta alle loro farneticazioni, rischiamo di tornare all'età della pietra.
E' mai possibile che le colpe siano tutte dell'uomo?
E' possibile credere ancora a previsioni catastrofiche completamente sballate?
Quando gli ingenui amanti della natura si renderanno conto di essere manipolati dai vari Pecorari?

Anonimo ha detto...

beh in effetti agli inizi degli anni 80 appena scoperto il virus (che non è un virus) dell AIDS sembrava che saremmo morti tutti, primi i gay, poi le prostitute... e poi guai a fornicare al di fuori della famiglia.. eppure siamo 6,5 miliardi di persone , ma anche qualche cosa di piu

Anonimo ha detto...

il problema è grave e non va preso sottogamba...come al solito in medio stat virtus...preoccuparsi senza catastrofismi e con dati a consuntivo per fare proiezioni non è sbagliato...

Anonimo ha detto...

Il Club di roma ha toppato le ipotesi di catastrofe naturali che erano state fatte negli anni 70. Per fortuna.

pero i dati non sono cosi rasicuranti. Ti chiedi se sia tutta colpa dell uomo.. Forse no, visto che la groenlandia era coperta di margherite, ma in quel periodo sulla terra vivevano forse meno di 800 milioni di persone , oggi siamo quasi 7 miliardi (9 volte di piu) , e nel frattempo consumiam tutto molto di piu.

Oggi i boschi sono piu estesi di quando c'era Cristoforo colombo. ma oggi negli stomaci dei pesci ci troviamo lattine di coca cola e buste di plastica.

Il petrolio non si è esaurito, ancora no, ma sai bene che si esaurira. Oggi un bambino su 7 soffre di asma, forse ai tempi di robin hood NO.

Nel 73 , quando il club di roma pubblico il suo appello, non cera Ne berlusca , ne prodi , pecoraro. Il club è una organizzazione apolitica, no profit, non governativa, da l 70 ad oggi sono passati 40 anni quanti governi?

A roma gli storni hanno smesso di migrare.

Negli Stati Uniti per cause legate ai pesticidi, ai cambiamenti ambientali e all’OGM, le api selvatiche native sono diminuite del 90% negli ultimi 50 anni.

279 specie di piante e di animali si stanno spostando verso nord. La malaria è arrivata sulle Ande. Lo scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia è raddoppiato negli ultimi dieci anni.

L’inquinamento dei fiumi è diventato normale in Italia, piano, piano, anno dopo anno.

Lo scorso anno nella Valle del Sacco 25 vacche sono morte dopo aver bevuto l’acqua del fiume. (sarà colpa delle mucche?)

1,6 milioni di chilometri quadrati in Cina sono coperti da una nube color zolfo. 200 milioni di abitanti di 562 città scrutano il cielo per rivedere il sole. In una sola notte a Pechino sono caduti 20 grammi di polveri tossiche e di sabbia per metro quadro, per un gran totale di 300.000 tonnellate.

La Cina ha superato abbondantemente gli Stati Uniti nel consumo di tutta una serie di risorse di base, come il grano, la carne, il carbone, l'acciaio con la sola eccezione del petrolio.
Qualora l'economia cinese dovesse continuare ad espandersi al ritmo dell' 8 per cento l'anno, il reddito per abitante raggiungerà quello americano nel 2031.
A quel punto i cinesi, che saranno oltre un miliardo e quattrocentocinquanta milioni, consumeranno risorse quali petrolio e carta in quantità ben maggiori di quanto il mondo non ne stia producendo al momento.

Una parte del ghiacciaio più grande d’Europa, il Vatnajokull, scomparirà per la costruzione della diga di Karahnjukar che seppellirà sotto 150 metri d’acqua uno dei pochi paradisi del nostro pianeta.

La diga serve per produrre elettricità e l’elettricità serve per produrre alluminio

....

maurom ha detto...

Mi suicido subito o aspetto il Festival di Sanremo?

Anonimo ha detto...

Ti conviene aspettarlo, nel frattempo naviga tra i siti (non governativi) che parlano di inquinamento ecc. ecc. magari se cambiamo tutti qualcosa, i tuoi figli arriveranno ad avere la tua eta'.