lunedì 5 febbraio 2007

Italie mon amour. Monica

Il clamore suscitato dal caso-Scalzone induce a qualche riflessione: perché la Francia ha sempre rifiutato l’estradizione di quanti in Italia sono stati condannati per reati di terrorismo? Perchè Mitterand dall’85 garantì asilo politico a tutti i terroristi, alla semplice condizione che rinunciassero alla lotta armata? Perché una semplice dichiarazione di intenti avrebbe potuto emendare un passato di sangue?Poiché la Francia, al pari dell’Italia, è indubitabilmente un Paese democratico ci deve essere una evidente insanabile divaricazione fra i due Paesi sul modo di percepire gli anni di piombo.
La Francia deve aver identificato i terroristi italiani come altra cosa da quello che sono sembrati in Italia: dei gruppi dediti alla lotta armata contro uno Stato democratico nel tentativo di instaurare un diverso ordine politico. Viene difficile pensare, infatti, che uno Stato democratico, quale è la Franci, offra asilo a chi combatte la democrazia. Quale è stata quindi l’opinione della Francia nel corso degli anni?
Sul quesito ci viene in soccorso un’intervista, pubblicata da La Repubblica il 5 marzo 2004, a Philippe Sollers, scrittore francese, che argomentando in merito alla richiesta di estradizione di Cesare Battisti, inoltrata alla Francia dall’Italia, dichiarò fra l’altro: "...in Italia c’è stato anche un terrorismo di Stato molto importante in quegli anni: è stata una vera guerra civile e sociale".L’Italia era quindi uno Stato terrorista. Per chi ha vissuto l'Italia di quegli anni, ed è in grado di giudicare con un minimo di obbiettività, l’affermazione è del tutto paradossale e spinge a chiedersi quale ne sia la fonte, da dove Sollers tragga ispirazione.La risposta la si può trovare facendo un passo indietro nel tempo, immergendosi in quelle atmosfere ed esaminando le posizioni assunte da buona parte dell’intelligentia nostrana, sempre pronta a firmare un appello o un documento contro i servitori dello Stato, come il commissario Calabresi. Forse per omologazione o per sentirsi alla moda, ancor più che per convinzione, perché riesce difficile credere che tanti pensatori fossero ciechi e completamente estranei alla realtà.
Fu così che un documento in cui Calabresi era definito "commissario torturatore" fu firmato fra gli altri da: Bobbio, Colletti, Villari, Fellini, Soldati, Zavattini, Comencini, Cavani, Bertolucci, Lizzani, Pontecorvo, Bellocchio, Samperi, Gregoretti, Loy, Pasolini, Guttuso, Levi, Laterza, Einaudi, Feltrinelli, Hack, Aulenti, Pomodoro, Moravia, Eco, Maraini, Siciliano, Bevilacqua, Levi, Terracini, Amendola, Paletta, Benvenuti, Carniti, Scalfari, Bocca, Colombo, Calamandrei, Barbato, Rognoni, Cederna, Terzani, Zevi, Negri, Ripa di Meana. (L'Espresso, 13 giugno 1971)Numerosi intellettuali furono pronti anche a sostenere gli esponenti di Lotta Continua indagati dalla Procura di Torino con le parole:"Testimoniamo pertanto che, quando i cittadini da Lei imputati affermano che in questa società l’esercito è lo strumento del capitalismo, mezzo di repressione della lotta di classe, noi lo affermiamo con loro. Quando essi dicono se è vero che i padroni sono dei ladri, è giusto andarci a riprendere quello che ci hanno rubato, lo diciamo con loro. Quando essi gridano lotta di classe, armiamo le masse, lo gridiamo con loro. Quando essi si impegnano a combattere un giorno con le armi in pugno contro lo Stato fino alla liberazione dai padroni e dallo sfruttamento, ci impegniamo con loro".Un fulgido esempio di prosa rivoluzionaria che fu sottoscritto da 50 intellettuali tra cui, i più insigni, Eco, Mieli, Argan, Ginzburg, De Mauro.
Poiché in Francia vi era una solida base di intellettuali pronti a fare da cassa di risonanza all’immagine che veniva data del nostro Paese, ecco spiegata l’indulgenza data Oltralpe a chi in Italia era stato condannato da uno "Stato terrorista".Probabilmente per spiegare la posizione della Francia non ci si può limitare alle questioni esaminate, sarebbe troppo semplicistico, esse possono però costituire una ragionevole base di partenza per un approfondimento.
Da leggere: eccellente Parbleu
posted by Monica : 20:22 12 comments

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma perchè in Francia non si pigliano pure Silvio (e ce lo tengono)?

Anonimo ha detto...

sinistra60 i tempi sono maturi per tirare l'acqua e scomparire.
P.s gli sciacuoni in francia sono migliori accorrete tutti.