mercoledì 28 marzo 2007

Annibale, il vino scozzese e il protocollo di Kyoto. Milton

218 a.C., Idi di Marzo. Cinquantamila uomini guidati da Annibale, attraversano le Alpi assieme a molti elefanti. Il traforo del Monte Bianco non c’è ancora, e ovviamente neanche la TAV.
Basso Medioevo. I Cavalieri della Tavola Rotonda bevono del buon vino non certo importato dalla Borgogna o dal Chiantishire, ma prodotto nelle valli della Scozia.
Ma non c’era neve sulle Alpi? o quanto mite era il clima in Scozia?
Come la maggior parte dei fenomeni fisici soggetti a milioni di parametri, la temperatura del globo terrestre ha un andamento ciclico. In sostanza non c’è nessun riscaldamento anomalo, nè tantomeno foriero di catastrofi. Siamo semplicemente in una fase con temperature più alte della media, alla quale subentrerà un altro periodo con temperature medie più basse, e così via da milioni di anni. Qualcuno potrà obiettare che nella fase attuale il riscaldamento appare repentino, ma non dobbiamo dimenticare che la capacità di misurazione dei fenomeni fisici oggi, non è proprio la stessa dei Cartaginesi o di Re Artù.Inoltre, la climatologia, più di ogni altra scienza ha come fondamento matematico una dimensione priva di struttura analitica e considerare solo alcuni parametri, sottopesarne o sopravvalutarne altri, porta a conclusioni totalmente diverse.
In questo senso, è bene chiarire una volta per tutte che la CO2 rappresenta solo il 2% del totale dei gas serra, e di questo solo il 4% è prodotto dalle attività umane, il resto proviene da fenomeni naturali. L’impatto della CO2 derivante dalle attività umane, è infatti insignificante rispetto a quello delle emissioni vulcaniche, o all’influenza delle radiazioni solari o dei raggi cosmici o ancora all’effetto della termodinamica degli oceani.
Insomma, in questo groviglio di equazioni, una cosa è certa, la CO2 prodotta dall’uomo, non c’entra niente (o molto, molto poco).
Di conseguenza, le condizioni dettate dal Protocollo di Kyoto sulla riduzione delle emissioni di CO2 sono pressochè ininfluenti sul sistema globale e sulle variazioni climatiche. Di Kyoto insomma se ne può fare benissimo a meno.
E fin qui niente di male; viviamo in un mondo pieno di cose superflue. Ma in questo caso il problema è un altro. Anche il solo parziale soddisfacimento dei parametri dettati dal Protocollo non è solo inutile, è spaventosamente costoso.
Di questo sembra non accorgersi l’Unione Europea che nella sua solita smaniosa rincorsa al politicamente corretto, ha appena sottoscritto un accordo tra gli stati membri che prevede l’impegno, entro il 2020, di ridurre del 20% le emissioni di CO2. Inoltre, entro la stessa scadenza bisogna elevare alla stessa percentuale l’energia generata da fonti rinnovabili per usi termici ed elettrici.
Entrambi gli obiettivi, ed ancor più la loro combinazione, appaiono non solo, come detto, ininfluenti sullo stato di salute del pianeta ma difficili, costosissimi e devianti rispetto ad una seria e sostenibile politica energetica. Devianti perché l’unico modo realistico per raggiungere l’obiettivo di riduzione posto dalle UE non è nè il solare, nè l’eolico, ma il nucleare.
Di più, tutto ciò diventa tremendamente ancora più complicato per il nostro Paese, date le caratteristiche del nostro portafolio energetico, pressochè totalmente costituito da combustibili fossili e gas e privo di nucleare.
Tenendo presente questo, le alternative per essere in linea con l’Europa, in termini di riduzione dei livelli di CO2, sono: a) investire 20 miliardi ed installare 6 reattori da 1600 megawatt di terza generazione (come quelli attualmente in costruzione in Francia e Finlandia); b) spendere 50 miliardi ed installare 50.000 (!) turbine da 1 megawatt (provate a mettere 50.000 turbine una a fianco all’altra); c) spendere 500 miliardi ed installare un’infinità quantità (!!) di pannelli solari.
Naturalmente per le ultime due alternative bisognerebbe aumentare ancor più l’investimento, perché a volte, purtroppo, non soffia il vento e non splende il sole.
La verità è che l’eolico e il fotovoltaico sono nicchie energeticamente infinitesimali, oltrechè essere enormemente costose, destinate ad utilizzi particolari e specifici (energia domestica per esempio), ma assolutamente non determinanti alla soluzione del problema generale.Cosa accadrà? L’Italia non rispetterà gli impegni appena sottoscritti in sede europea, dovrà pagare multe salatissime, continueremo ad importare petrolio, i comitati di condominio e la bocciofila locale continueranno ad avere l’ultima parola sull’installazione dei rigassificatori e naturalmente pagheremo, ancor più di oggi, bollette salatissime.
Il tutto benedetto dagli Al Gore di casa nostra.

23 commenti:

Anonimo ha detto...

E' incredibile che ci siano ancora individui che nn capiscono la gravità dei fenomeni legati al prot. di Kyoto e quindi l'importanza di avere una politica di contenimento dei gas serra veramente efficace.
Fa ridere leggere un deficiente che sostiene,in barba a studiosi,esperti,climatologi, che le emissioni di Co2 prodotte dall'uomo nn siano la causa principale del cambiamento climatico e successivo innalzamento delle temperature.
Ma mi chiedo... vi pagano x scrivere ste stronzate?
Dove vivete??
Tutto il mondo va in un'altra direzione, le maggiori autorità in materia avvertono che c'e bisogno di un'inversione di tendenza, che nn si puo continuare a perseguire una politica di indifferenza verso le necessità ambientali,gli stati adottano politiche mirate alla diversificazione del bisogno energetico(eolico-solare-fotovoltaico), e poi si sentono i soliti faziosi imbeccili di quartiere,che con argomentazioni da copia incolla,chiocciano cazzate e mostrano la solita miopia di fronte ai temi concreti che dovrebbero essere coscienza di ogni persona.
PT

maurom ha detto...

Sei tu, PT, deficiente, fazioso e imbecille che scrivi cazzate.

Anonimo ha detto...

E poi saremmo noi(sinistrorsi-comunisti ecc.) quelli che offendono senza controbattere niente.
La verità che è il tuo impegno x sto blog sta nel prendere articoli esclusivamente di parte, fare un bel copia e incolla, e poi attaccare chi nn la pensa come te, il tutto senza aver maturato un'opionione degna di questo nome.
Prova ad informarti,chiedi a 10 esperti del settore e senti cosa ti risponderanno su tematiche come queste;se nn si inverte la tendenza alla svelta,se nn si trovano fonti energetiche rinnovabili ed alternative, le conseguenze sono quelle che la tua testolina vuota nn vuole(e nn puo) capire:innalzamento oceani,innalzamento delle temperature,desertificazione.
Tutti problemi che io e te probabilmente nn vedremo mai,ma che saranno sul groppone delle generazioni a venire.
Passino le divergenze politiche,ma su temi come questi, dove i dati sono OGGETTIVI, nn accetto che un deficiente che nn sa neanche di quello che sta scrivendo,abbia la faccia tosta di continuare a mettere la testa sotto la sabbia facendo finta di niente.
PT

Anonimo ha detto...

PT, vuoi documentarti?
Leggiti il libro "Politically incorrect guide to global warming" di Christopher C. Horner (2007) e sentirai l'altra campana del cazzo. Suonata da reggimenti di scienziati almeno altrettanto qualificati.

Perché nessuno la suona sulla stampa? Semplice, perché le vostre stronzate sul surriscaldamento sucano molti piu' soldi di finanziamenti per le università e per la manica di assistenti parassiti che le infestano.

230 pagine istruttive.

Piglia e leggi, cosi' non potrai dire che usiamo solo contumelie senza pero' essere documentati.

Certo, se per te sono stronzate, allora non posso farci niente. Ciascuno si sceglie la propria teoria. Ma siamo in tanti a essere convinti che sta storia sia la riproposizione del millennium bug e del club di Roma del 1970 e di tutte quelle altre patacche.

PS: per leggere quel libro serve sapere un po' d'inglese, ad un livello un po' piu' elevato dei biascichii da film porno voglio dire, quindi attenzione.

PPS: economia ambientale all'università l'ho fatto come ultimo esame nel 2000, era un esame veramente del cazzo ma comunque ancora non si sarebbero mai sognati di scrivere simili fesserie.

MatteoC

maurom ha detto...

Non so, PT, chi fra noi due abbia la testolina più vuota , sia più deficiente e abbia la faccia tosta di mettere la testa sotto la sabbia.
Il blog che tu frequenti con tanto accanimento è fatto apposta per pubblicare quello che non è "politicamente corretto".
Quello che leggi rispecchia fedelmente le mie idee ed ha la stessa autorevolezza degli esperti del settore, perchè spesso sono proprio esperti del settore, che non seguono l'andazzo generale, a scriverlo.

Non ho intenzione di farti cambiare opinione, ma, per l'ultima volta, ti chiedo rispetto per la mia e, soprattutto, non tollererò più le offese.

Ci siamo capiti?

Anonimo ha detto...

Non va dimenticato che i problemi più facili da risolvere sono quelli inesistenti come è, a quanto pare, quello del CO2 che serve appunto a promuovere la cifra d’affari dei fabbricanti di mulini a vento, di pannelli solari e a giustificare l’esistenza delle congregazioni verdi (chiamate cosi per via del colore dei dollari) la cui funzione è quella promuovere opposizioni a tutto e di levarle dietro congruo compenso (esistono inconfutabili prove).
Mi sia permesso ripetere qui un mio commento di qualche mese fa, più o meno sullo stesso argomento.
Dagli anni settanta, ad esempio, il buco dell’ozono è stato causato:
1 - dal traffico aereo salito dai 4000 m dei motori a pistoni ai 10000 dei motori a reazione e ai loro gas di scarico, poi
2 - dai gas GFK delle bombolette spray e dei frigoriferi quindi
3 - dai “gas di scarico” dei 3 miliardi di bovini esistenti sul pianeta (pensate bene all’inizio degli anni 90 ci toccava un mezzo bovino a testa: una pacchia) e infine
4 - dai “gas di scarico” degli ovini neozelandesi-australiani.
Entusiastico fu l’abbraccio della signora Thatcher alla causa 2 -: la ICI stava gia producendo a tutta birra i surrogati del GFK. Immaginate che pacchia.
Con indubbia oculatezza, la causa 3 - è stata, dal buco dell’ozono, promossa all’effetto serra che oltre alla temperatura del pianeta, si presta molto bene a far salire la cifra degli affari ecologici.
Ma noi esseri umani chi siamo ? E i nostri a volte micidiali “gas di scarico” dove li mettiamo? Quale è il loro impatto ecologico ? E quanto tarderanno gli uomini della prorompente era ecoloscientifica ad individuarne le catastrofiche influenze sul buco dell’ozono, l’effetto serra, la corrente del golfo, lo scioglimento dei ghiacciai, la danza nuziale della foca cornuta della Papuasia, le tendenze sessuali della zanzara bruna del Madagascar e sull’estinzione dell’oca grigia del Belucistan?
Prepariamoci ! Ecco cosa ci potrebbe riservare un nostro abbastanza probabile futuro:
a)- Fortissime tasse su fagioli et similia, proibizione di servire nei ristoranti pasta e fagioli, distruzione delle cultura dei micidiali red kinney, borlotti, cannellini ecc.
b)- Obbligo di portare in conformità alla direttiva C€-Xy-006456 , l’ “Arschzapft” (C€-Alz-001622): strumento cilindrico flessibile in plastica speciale contenente al suo interno un adatto dispositivo filtro-catalizzante, munito all’esterno di vite semitonda e di dimensioni tali da permetterne l’avvitamento nel tratto finale del ”tubo di scarico” di ogni abitante del pianeta a partire dal 5° anno di età in su compreso quello del nostro ineffabile PT.
Saranno sicuramente messi in vendita apparecchi più sofisticati , che oltre a neutralizzarne i micidiali effetti ecologici, potrebbero trasformare l’emissione dei suddetti gas non solo in delicati effluvii ma con sovrapprezzo perfino in melodiose armonie.
Fantascienza? Aspettiamo e vedremo: intanto teniamo d’occhio la borsa e se compare qualche titolo tipo Flatpuro, Anosan, Sfintmelodie e simili, comperare a tutto spiano: anche se piuttosto volatile, sarà l’affare del futuro.

Anonimo ha detto...

MatteoC se hai studiato sono contento x te,questo nn toglie che di idioti acculturati al mondo ce ne siano a bizzeffe(e tu stai a dimostrarlo).
Il libro che citi nn lo conosco,ma scommetto che è finanziato da varie multinazionali che a sentir parlar di protocollo di Kyoto,hanno i bollori pensando ai mancati introiti;io mi fido di quello che vivo,di quello che vedo, e nn è sicuramente una cosa normale;se x te la strada che questo capitalismo senza regole ha preso è corretta e soddisfacente dal punto ambientale, allora nn riusciremo mai a trovare un punto d'accordo;il mondo va da tutt'altra parte, e se noti gli stati che aderiscono a trattati anti-inquinamento(stati civili-nn gli USA)forse riuscirai a ficcarti in testa che nn è possibile continuare con questa anarchia ambientale.
P.S. Maurom nn rompere il cazzo, scrivo come mi pare e piace quindi se vuoi rispondere sei libero di farlo,se mi vuoi censurare sei altrettanto libero di farlo;ti ricordo che dare a qlcuno del deficiente-testa vuota nn è un'offesa.
PT

Anonimo ha detto...

i post che pubblichi maurom non sono politicamente scorretti ma presi dai giornali di partito di forza italia,ovvero il giornale e il foglio
scusami sai, ma io la stampa di partito tendo a non prenderla sul serio..

Anonimo ha detto...

ai tempi di annibale , oltre a non esserci ne la TAV ne la neve, non cerano nemmeno 6.500.000.000 sei miliardi e mezzo di persone che :
consumano corrente (non c'era, si andava con le candele) , bruciano benzina (no9n cera nemmeno questa) , bevevano coca cola (per fare un litro di coca-cola servono 9 litri di h2o) , non esisteva la plastica, non esisteva la pesca a strascico, non esistevano i riscaldamenti , ne i condizionatori d'aria, non avevano i cellulari( vi siete mai chiesti dove vanno a finire i cellulari vecchi che buttiamo dopo 3 mesi? ) non cerano strade asfaltate, cemento, centricommerciali, tangenziali, autostrade, metropolitane, computer, ... io vorrei anche credere che l emisisne di co2 sia insignificante rispetto alle emissioni vulcaniche.. ma non credo che si tratti solo di questo.

i cambiamenti climatici , e vero ci sono sempre stati, ma i momneti di transizioni , probabilmente erano piu lenti, non repentini come oggi. e poi , se si andava verso il clima piu caldo o piu secco o piu freddo, questo avveniva in maniera graduale e su tutto il pianeta...

da noi oggi e diverso.. al nord italia frddo glaciale e inondazioni, al sud clima tropicale, malaria, e desertificazione...


al di la del colore politico, ognuno di noi dovrebbe pensare che la terra non è nostra.

ps. maurom mi dai i link (se hai trovato su internet) di cio che hai scritto sulla co2?

Anonimo ha detto...

PT,
Meglio essere un idiota acculturato che un idiota e basta, non trovi? E tu pure stai a dimostrarlo.

Il libro non lo conosci "ma sicuramente è finanziato dalle multinazionali eccetera eccetera..." Ma che cazzo di discorso è? Come si puo' rispondere a un'osservazione cosi' APODITTICA (E vai a vedere su un dizionario online che significa)?

Magari con "E io non conosco tua madre ma sicuramente...?"

Non conosci il libro? Fatti un giro su Amazon e vedrai che è della collana "The politically incorrect guides to...", che includono l'Islam e le crociate, la storia americana, la storia inglese e tante altre. Cosi' mi unisco a Maurom per rispondere anche a quell'altro che dice che queste posizioni non sono politically incorrect ma di Forza Italia.

Il Politically Correct è una merda fetida, e voi andate in battaglia essendovene spalmati tutto il corpo come britanni e germani si spalmavano di guado e robbia.

Quanto a trovare mai un punto d'accordo: il mio illibato deretano sarà all'asta su e-bay a 1 centesimo prima che io manifesti una qualunque intenzione di trovare un accordo, ma confutare le tue miopie da ginnasiale okkupante, questo si' ci posso provare e anzi mi fa di molto bene.

MatteoC

maurom ha detto...

Se mi permetti, bliss, è tutto da dimostrare che il "Giornale" e il "Foglio" siano giornali di partito, anche se sono di proprietà o molto vicini alla famiglia Berlusconi.
In secondo luogo i miei post non sono presi solo da questi due quotidiani.
Poi che differenza corre tra il giornale della famiglia del leader dell'opposizione e i giornali di Agnelli, De Benedetti, della Confindustria, degli immobiliaristi e delle Banche? Non perseguono anche loro interessi che possono coincidere con il Governo in carica? Credi che, visto che in Italia non esistono editori puri, i giornali scrivano sempre e comunque nell'interesse dei lettori?
A noi di centrodestra importa soprattutto far nascere il tarlo del dubbio, impostare la discussione critica e far riflettere, per non prendere tutto per oro colato.
Non abbiamo posizione preconcette- come molti integralisti di sinistra- e siamo disposti a farci convincere da argomenti seri e documentati, non da prese di posizione acritiche e strumentali.
Quindi ben vengano le contestazioni ai nostri post se sono verificate e dimostrate: non abbiamo paura di ravvederci.

Saluti

maurom ha detto...

Grazie
Matteo C
e grazie
Pippo.

Ho bisogno del vostro aiuto.

Anonimo ha detto...

prima di tutto,è un fatto che molti post sono articoli del giornale(ad esempio quelli di facci)...
per quanto riguarda il giornale ti ricordo che silvio lo ha acquisito nel 79 ed è stato editore liberale fino al 94 quando è andato da montanelli e gli ha detto "adesso il tuo giornale farà la politica del mio partito" e montanelli ovviamente si è rifiutato e se n'è andato lasciando il posto ai vari feltri e belpietro...
l'ha detto silvio ,non io...
per quanto riguarda il foglio, ti cito pansa che di ferrara ha detto:"è stato un faziosissimo comunista,poi un faziosissimo craxiano ,ora è un faziosissimo berlusconiano...
aggiungo che è stato ministro nel governo cdl del 94 e scrive i discorsi di silvio...
ora sono d'accordo con te sul fatto che in italia,e questa è un'anomalia rispetto agli altri paesi democratici,i giornali siano in mano ai grossi imprenditori e quindi poco liberi; peccato che nel resto d'europa e in america ci siano leggi che proibiscono espressamente di far politica se possiedi tv e giornali....questo non limita la nostra libertà d'informazione?
e ferrara e belpietro non hanno la loro apposita tramissione tv?
e per favore non farmi ridere con la storiella dei giornali filo-prodiani.. ti ricordo che silvio è socio di confindustria e quindi il sole24ore è anche suo...
e il corriere e la stampa non mi sembrano proprio giornalli di sinistra...

Anonimo ha detto...

Caro Bliss
piccola deplorevole dimenticanza:
"Il Giornale" è stato salvato dalla bancarotta da Silvio nel 77 e in seguito il suddetto Silvio ha sempre ripianato le perdite della gestione Montanelli fino al 94 quando, divenute insopportabili, in cambio dei quattrini a fondo perduto ha chiesto comprensibilmente una certo grado di collaborazione.
Non "per odio d'altrui ne per disprezzo", ma per stabilire quella verità che dite vi stia tanto a cuore.

Anonimo ha detto...

P.S. Dimenticavo:
Il grande Montanelli, dopo essere uscito da "Il Giornale" sbattendo la porta, ha fondato un nuovo giornale "La Voce" che ho smesso di leggere quando è diventato di una faziosità insopportabile e che si è dissolto poco dopo in bancarotta.
Questa volta,in assenza di Silvio nessuno dei noti mecenati politicamente corretti si è precipitato a salvarlo.
Caro Misterblack
Come vede anche quando non esistevano le fonti di turbamento da Lei elencate c'erano il riscaldamento, le groenlandie lo scioglimento dei ghiacciai ecc.ecc. e non solo al tempo di Annibale ma sembra anche nell'alto Medioevo.
E quanto alle lunghezze d'onda non dimentichiemo che la nostra è cominciata una sessantina di anni fa se non prima.

Anonimo ha detto...

Ascolta Bliss, mo' ti dico una cosa,
sono d'accordo che Il Corriere non si puo' definire di sinistra, ma solo per la sua storia di giornale governativo calabraghista per eccellenza.
Di qui a dire che è imparziale, non me la sento e comunque io in un giornale non cerco certo l'imparzialità.
Ma un esempio per tutti, l'appello di Mieli a votare Prodi, che in un sistema bipolare se a te non sembra una cosa "di sinistra", beh ancora meno per me è una cosa di destra.

Quanto alla Stampa: parliamo dello stesso giornale?

Lucia Annunziata non scrive su Repubblica né sul Manifesto, scrive sulla Stampa, e se è stata cazziata da Petruccioli per la sua partigianeria sulla TV pubblica è tutto dire.

Igor Man è piu' a sinistra del ladrone malvagio, anche se si è moderato un po' con gli anni (non tira piu' molotov, voglio dire), e comunque mi sta simpatico. Col suo ascot e il mustacchio e il bastone da passeggio mi sembra Lee Van Cliff, ma è comunque un mio nemico.

Barbara Spinelli come la chiami? Radical Chic? Gauche caviar? Un'Hillary Clinton de noantri? Anzi, de nous Parisiens, visto che vive da sempre nel suo appartamentino cozy nel quatorzième arrondissement (o in un altro altrettanto chic), da cui verga i suoi elzeviri all'arsenico contro la CDL tutta. Quando non sputtana gli ascoltatori di destra su Prima Pagina, ma se loro sono cosi' coglioni da telefonare a radio tre, beh se la cercano.

Quanto a Mario Deaglio, conoscerai meglio di me il suo blog, ammetto che io lo conosco attraverso la lente non certo oggettiva del blog di Paolo Guzzanti, ma di sicuro pure Deaglio non è di destra.

Io te ne ho trovati quattro: trovamene tu due, di giornalisti della Stampa, non apertamente schierati a sinistra. Non valgono i cronisti sportivi o i critici cinematografici!

Potrei continuare, concludo semplicemente cosi': se un giornale scrive cose con cui sei d'accordo, non significa che è automaticamente un giornale moderato.

Altra cosa: Maurom l'ha scritto in testa al suo blog che la mission di centrodestra.it è di pubblicare articoli non ostili a Berlusconi, e quindi scusa, se non prendi sul serio la stampa "di partito", definizione che accetto in pieno, va da sé che non prendi sul serio il blog in toto. Liberissimo, ma allora cui prodest? Cioè, a chi serve perder tempo qua dentro?

Respect,
MatteoC

Anonimo ha detto...

il "giornale" non è un giornale di partito?
Ma come sei messo Maurom?
fai la persona seria!

Anonimo ha detto...

Siete giustamente liberissimi di contarvela tra di voi;il blog è di cdx e quindi potete godere delle barzellette che vi raccontate,esultare x un bel copia incolla,gioire se qualche deficiente acculturato sentenzia discorsi da paleolitico oppure bollare come comunista chi argomenta in modo scomodo e voi nn sapete cosa controbattere(atteggiamento tipico del vs capo)
Però nn dovete neanche sorprendervi se qlc vi da delle ragioni balorde;il blog è uno spazio aperto a tutti, quindi se scrivete fesserie è politicamente corretto che ci sia una voce critica che vi ricordi quanto siete comici(x nn dire di peggio senò Maurom se la prende poveraccio)
PT

Anonimo ha detto...

Piccolo PT,

Lasciami fare un'altrettanto piccola precisazione etimologica:

"Deficiente acculturato" è una contraddizione in termini, un ossimoro, una litote, non si tiene in piedi in termini di logica aristotelica (principio di identità, non contraddizione, terzo escluso), logica sulla quase si basa il pensiero occidentale.

Senza scendere in discettazioni troppo gravose per quel grumo di sinapsi da echinoderma che hai sotto i capelli e che ti detta le risposte, la prossima volta potrai esprimere il concetto in modo molto piu' acconcio tacciandomi di "deficiente erudito".

La cultura esclude infatti a priori la deficienza, l'erudizione no. Quindi, "deficiente erudito" è un perfetto sinonimo per "secchione idiota", se questo voleva essere il tuo appunto.

Detto questo, diventi noioso. Tornatene a cuccia, e quando avrai ampliato il tuo vocabolario da 100 a 200 parole torna pure a farti sentire, che per quanto mi riguarda, io non mi vanto di tenerti testa, ma di sovrastarti proprio.

Quanto allo stimatissimo Maurom, non è il mio capo, direi piu' un fratello d'arme, ma per l'ovvia ragione delle nostre diverse responsabilità su questo blog, posso accettare un mio momentaneo e funzionale ("project driven") subordine alle sue direttive.

Maurom, coraggio, in hoc signo vinces.

MatteoC

Anonimo ha detto...

matteo c,ti segnalo 2 comunisti doc che scrivono sulla stampa: mattia feltri e soprattutto minzolini,quello a cui silvio dava pacche sulle spalle a "porta a porta" dicendo: è un mio amico,viene a trovarmi in sardegna ospite a casa mia..
per quanto riguarda il corriere ti segnalo che mieli ha fatto l'endorsment legittimamente(lo fanno tutti i giornali inglesi e americani) e la sua analisi consisteva nel dire che berlusconi non aveva fatto abbastanza e allora conveniva al paese cambiare guida... non ha fatto appello a votare prodi.. infatti in quell'endorsment ha elogiato fini e casini per quello che avevano fatto quando erano al governo...
da qui a dire che il corriere sia prodiano ce ne passa...
inoltre ti ricordo che nel 2001 panebianco e ostellino avevano fatto i loro endorsment e avevano auspicato la vittoria di silvio..
e oltre a questi sul corriere scrivono gli editoriali anche galli della loggia,magdi allam e battista,che non sono proprio gente di sinistra...
un'ultima cosa per pippo:la deplorevole mancanza è la tua,dato che fingi di non sapere che nel resto dell'europa democratica se possiedi tv(e non più di una rete)e giornali in politica non ci puoi entrare...capisci:all'estero è illegale

maurom ha detto...

marzo 08, 2006
La scelta del 9 aprile. Paolo Mieli
Paolo Mieli schiera il Corriere a sinistra: non avevamo dubbi...

A dispetto di quel che da tempo attestano, unanimi, i sondaggi, il risultato delle elezioni che si terranno il 9 e 10 aprile appare ancora quantomai incerto. È questo un buon motivo perché il direttore del Corriere della Sera spieghi ai lettori in modo chiaro e senza giri di parole perché il nostro giornale auspica un esito favorevole ad una delle due parti in competizione: il centrosinistra. Un auspicio, sia detto in modo altrettanto chiaro, che non impegna l’intero corpo di editorialisti e commentatori di questo quotidiano e che farà nel prossimo mese da cornice ad un modo di dare e approfondire le notizie politiche quanto più possibile obiettivo e imparziale, nel solco di una tradizione che compie proprio in questi giorni centotrent’anni di vita.

La nostra decisione di dichiarare pubblicamente una propensione di voto (cosa che abbiamo peraltro già fatto e da tempo in occasione delle elezioni politiche) è riconducibile a più di una motivazione. Innanzitutto il giudizio sull’esito deludente, anche se per colpe non tutte imputabili all’esecutivo, del quinquennio berlusconiano: il governo ha dato l’impressione di essersi dedicato più alla soluzione delle proprie controversie interne e di aver badato più alle sorti personali del presidente del Consiglio che non a quelle del Paese. In secondo luogo riterremmo nefasto, per ragioni che abbiamo già espresso più volte, che dalle urne uscisse un risultato di pareggio con il corollario di grandi coalizioni o di soluzioni consimili; e pensiamo altresì che l’alternanza a Palazzo Chigi - già sperimentata nel 1996 e nel 2001 - faccia bene al nostro sistema politico. Per terzo, siamo convinti che la coalizione costruita da Romano Prodi abbia i titoli atti a governare al meglio per i prossimi cinque anni anche per il modo con il quale in questa campagna elettorale Prodi stesso ha affrontato le numerose contraddizioni interne al proprio schieramento.

Merito, questo, oltreché di Romano Prodi, di altre quattro o cinque personalità del centrosinistra. Il leader della Margherita Francesco Rutelli, che ha saputo trasformare una formazione di ex dc e gruppi vari di provenienza laica e centrista in un moderno partito liberaldemocratico nel quale la presenza cattolica è tutelata in un contesto di scelte coraggiose nel campo della politica economica e internazionale. Piero Fassino, l’uomo che più si è speso per traghettare, mantenendo unito e forte il suo partito, la tradizione postcomunista nel campo dominato dai valori di cui sopra. I radicalsocialisti Marco Pannella e Enrico Boselli che con il loro mix di laicismo temperato e istanze liberali rappresentano la novità più rilevante di questa campagna elettorale. Fausto Bertinotti, il quale per tempo ha fatto approdare i suoi alle sponde della nonviolenza e ha impegnato la propria parte politica in una nitida scelta al tempo della battaglia sulle scalate bancarie (ed editoriali) del 2005.
Noi speriamo altresì che centrosinistra e centrodestra continuino ad esistere anche dopo il 10 aprile. E ci sembra che una crescita nel centrodestra dei partiti guidati da Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini possa aiutare quel campo e l’intero sistema ad evolversi in vista di un futuro nel quale gli elettori abbiano l’opportunità di deporre la scheda senza vivere il loro gesto come imposto da nessun’altra motivazione che non sia quella di scegliere chi è più adatto, in quel dato momento storico, a governare. Che è poi la cosa più propria di una democrazia davvero normale
posted by maurom at 9:42 AM 75 comments

Anonimo ha detto...

Ok Bliss,

D'accordo, due te ne ho chiesti e due me ne hai detti.
Pacta sunt servanda, e mi rammarico di non avertene chiesti tre perche'...beh mi hai capito. Ad ogni modo, posso solo dire che a pelle la Stampa mi sembra bella schierata a sinistra.
Che poi si tenga le foglie di fico da te citate (brave penne, per carita') non sposta comunque di molto un baricentro mancino.
Dopotutto, la Repubblica si e' tenuta per anni Forattini.

Quanto al Corriere, io NON ho detto che e' di sinistra o prodiano.
Io ho detto che e' un giornale untuoso e calabraghista, sempre governativo a tutti i costi, e quello che scrivi non e' in opposizione alle mie asserzioni.

Fin dalla sua nascita il Corriere ha sempre fatto un'arte di fiutare il vento e di adeguarsi alla corrente. Lo fece col fascismo, lo fece l'8 settembre 1943, lo fece alla vigilia della vittoria di Berlusconi e l'ha fatto il 9 aprile.
Liberissimo di farlo. Solo, lo trovo un po' stucchevole.

a dirla tutta, preferisco leggere un editoriale di Ezio Mauro e incazzarmici come una pantera, che leggerne uno di Sergio Romano, arrivare alla fine delle tre cartelle e chiedermi "ma insomma, qual era la sua tesi? Era pro o contro? E soprattutto, mi sembrava che un mese fa avesse scritto l'esatto contrario".
Ovviamente E' una preferenza del tutto retorica, in realta' mi guardo bene dal leggere l'uno e l'altro, ma non credo che molti a sinistra si dilettino a leggere Vittorio Feltri o Paolo Guzzanti.

Quanto alla storia delle televisioni del Cavaliare, per ogni sopruso dalla nostra parte ne esiste uno dalla vostra, e che Italia uno e Retequattro possano spostare piu' voti del cancro della commistione coop rosse - giunte comunali e' un argomento troppo grosso per essere affrontato a quest'ora...anzi scusa ma vado a dormire che domani torno in Italia, ed era ora perche' qua dove sto Libero non arriva.

buona Pasqua a tutti

MatteoC

Anonimo ha detto...

Milton chi? il ballerino?