mercoledì 14 marzo 2007

Il pool dei Pippibaudi. Magna Carta

Vale forse la pena di riflettere un po’ a freddo sul fenomeno montante dei conduttori televisivi in preda a sindrome da comizio.I due casi più illustri e recenti sono quelli di Pippo Baudo e Michele Santoro.
Il primo, sull’onda del successo di ascolti del suo Sanremo, si è scagliato in diretta contro “i politici”, colpevoli di mettere in discussione i suoi cachet televisivi “invece di occuparsi dei veri problemi del paese”. Era furioso e irato, Pippo, mentre concionava contro la politica e sullo sfondo si udiva il fragore di applausi di dubbia autenticità.
Peggio ha fatto Michele Santoro durante la puntata di AnnoZero dedicata al tema dei Dico. Subito dopo la polemica uscita di Mastella dalla trasmissione, Santoro è esploso. Con l’occhio fisso sulla telecamera, il dito alzato e la fronte aggrottata ha urlato che “i politici la devono finire”, che “è una vergogna”, che “questi signori della politica si devono abituare alle domande”. Fino a dire, con risibile vittimismo, “cacciatemi pure, non me ne frega niente” (in realtà venne cacciato e gliene fregò moltissimo).
Questi episodi ci sembra vadano al di là del pur riprovevole “uso privato del mezzo televisivo”. Racchiudono una carica di antipolitica (per di più fatta da due politici incalliti) che ricorda fasi brutte e ancora brucianti della storia italiana recente.
I comizi di Baudo e Santoro sembrano la versione aggiornata – con tanto di ricaduta su youtube.com – dei pronunciamenti di Borrelli e soci, dei loro proclami contro la politica infetta davanti alle piazze plaudenti. La politica era debole allora come lo è oggi, e allora venne spazzata via dalla furia purificatrice delle manette.
Baudo e Santoro fanno quello che fanno e dicono quello che dicono perché colgono la stessa debolezza dell’interlocutore e sanno di poter accendere facilmente la furia delle loro platee. Non hanno bisogno di tribunali: hanno gli studi televisivi (da cui guai a evadere); e il loro potere è altrettanto irresponsabile di quello dei magistrati di allora (e di oggi).
I paralleli storici sono sempre pieni di trappole e non vogliamo spingerci oltre. Certo la situazione politica alimenta presagi foschi e il “pool” dei conduttori andrebbe tenuto d’occhio. Perché non sono solo canzonette.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Mauro,
certamente un comportamento esagerato è ulteriormente amplificato dal mezzo televisivo.

Se gli stessi toni arroganti di Santoro (o le esternazioni di Baudo) fossero state riportata su carta stampata l'effetto sarebbe stato meno dirompente.

Ma questi sono effetti di una situazione patologica: non c'è settore, la politica in primo luogo, che sia esente da questa prepotenza.

Pertanto il caso Santoro e il caso Baudo sembrano essere lo specchio della nostra nevrastenica società.

maurom ha detto...

Sono segnali di cui dobbiamo tenere conto, Moni cara.

Quando i politici si parlano addosso e non fanno il loro mestiere, c'è sempre qualcuno che, telecamere permettendo, supplisce.

Per il momento riconosco solo a Berlusconi la capacità e le doti di statista, oltre che di politico di razza.

Anonimo ha detto...

bella battuta Maurom!

Anonimo ha detto...

Per come la vedo io, correggetemi se sbaglio, i ''politici'' tutti a destra a sinistra e al centro, dovrebbero essere pagati per fare il loro lavoro nel migliore dei modi.

e quale è il loro lavoro? non dovrebbero per caso cercare di migliorare le condizioni del paese (leggi popolo) che li ha scelti?

e non dovrebbero rispondere del loro operato proprio davanti agli elettori che gli permettono (non dimentichiamolo mai) stipendi da favola?

perchè se un giornalista il cui compito è quello di fare le domande , ma quelle scomode, non come fa vespa, fa il suo lavoro, un politico non risponde? o addirittura si imbestialisce per la domanda? stiamo parlando di fatti inerenti la politica , che è cosa pubblica e non privata.

potrei capire lo scazzo di vedere una foto sul giornale in compagnia di un transessuale, ma quello è un discorso un po particolare perche si tratta di cosa privata per una persona pubblica... ma dovce stà il problema se il personaggio politico (pubblico) deve rispondere di cose pubbliche?


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tempo fa all 'On.le Giulio Andreotti venne fatta una domanda:
cosa ne pensava dei politici criminali (criminale è chi ha commesso un crimine) pregiudicati che sedevano (e seggono tuttora) in Parlamento e cosa aveva da dire al riguardo della sentenza che lo vcede implicato in rapporti con alcuni vertici della mafia...

secondo voi ha risposto?

Anonimo ha detto...

copio e incollo (se maurom permette) un commento espresso da un rappresentante di questo governo:

"L’ultima puntata della trasmissione “Anno Zero” di Santoro è stata dedicata ai Dico. Erano presenti alcuni cittadini dichiaratamente omosessuali, tra cui un sindaco plurieletto con il suo compagno. Era in sala anche un esponente del Governo che, a un certo punto del dibattito, a seguito di alcune osservazioni di un ragazzo di ventuno anni, fatte in modo civile e senza apprezzamenti offensivi, ha ritenuto di abbandonare la trasmissione incurante sia dei presenti che dei telespettatori. La sua uscita è stata accolta da un lungo applauso liberatorio. Il conduttore ha quindi sottolineato “l’arroganza della politica” che si sottrae a un confronto con i cittadini.
Nei giorni seguenti sono arrivati attestati di solidarietà al ministro in fuga da parte di molti partiti, tra cui Forza Italia che ha per bocca di Berlusconi tuonato contro “l’attacco indegno” e “l’offensiva contro i moderati e la Chiesa”. Il direttore generale della Rai Claudio Cappon ha chiesto un incontro con Michele Santoro e il direttore di Rai Due Antonio Marano per discutere dei “principi di imparzialità e completezza dell’informazione nel servizio pubblico”.
La solidarietà a Santoro è d’obbligo, così come l’avvio di una riforma del sistema radiotelevisivo oggi di proprietà della famiglia Berlusconi e dei partiti. I politici non sono una razza eletta, sono al servizio dei cittadini e devono rispondere alle loro domande. Consigliamo a Cappon di occuparsi d’altro invece di richiamare all’ordine un giornalista che fa il suo mestiere. Guardi ai cittadini invece che ai politici.

Anonimo ha detto...

MisterBlack

e cosa vorresti dimostrare pubblicando il commento del Ministro Di Pietro ?

Vorresti forse far credere che il giudizio del principale accusatore di Berlusconi, e di tutto il centrodestra, sia imparziale ?
Certo che no.

Quindi l'opinione del Ministro ha la stessa valenza che può avere l'opinione di Colombo o di Fede.

Non pervenuto.

Ciao

maurom ha detto...

I giornalisti hanno non solo il diritto, ma anche il dovere di fare domande, anche scomode.
Non hanno diritto, nel modo più assoluto, di offendere la sensibilità dell'intervistato.

Santoro è fazioso e spocchioso; ha offeso la sensibilità di spettatori, anche minori, facendo vedere immagini di gay pride provocatori.
Un conduttore che pretende il SUO microfono, non lavora per l'informazione, ma per se stesso.
Santoro non conosce il contraddittorio come non ne ha mai fatto uno il suo sodale Travaglio, esempio sfacciato di giacobinismo fascista.
L'arroganza della politica non esiste per definizione: il politico è eletto dal popolo e con esso si confronta.
Semmai l'ottusità della politica che spesso non riesce o non vuole capire le esigenze degli elettori.

Anonimo ha detto...

maurom,come al solito fai cadere le
braccia...
le immagini di anno zero non offendevano la sensibilità di nessuno.. a parte forse di quei bigotti che nel 2007 non riescono ancora ad accettare gli omosessuali..
sul contraddittorio... dimostri di non aver mai visto una trasmissione di santoro, visto che lui ha sempre dato lo stesso spazio a politici di destra e sinistra... e non lo dico io ma l'hanno riconosciuto la russa e adornato...
forse mancanza di contraddittorio la vedo a porta a porta quando silvio va a parlare per 2-3 ore senza che il fido vespa osi interromperlo... e forse hanno fatto lo stesso i vari socci,pivetti,bianchi e la rosa...
in quanto a travaglio,che è un grande e vero liberale(cosa che tu non sarai mai,e invece hai il coraggio di definirlo fascista)..è il discepolo di montanelli,ed è estremamente obiettivo... cosa ha detto di falso giovedì sera? ..nulla ... era tutto provato e documentato.. se andreotti non ha replicato forse è stato per evitare una brutta figura..

Anonimo ha detto...

Quindi l'opinione del Ministro ha la stessa valenza che può avere l'opinione di Colombo o di Fede.

è vero, ma non si tratta di opinioni.

mi sembra che sia un fatto ben visto da tutti che il ministruccolo se ne sia andato.

adesso , per me significa non voler rispondere. per me se uno ti fa un domanda e te ti alzi e te ne vai è evidente che non vuoi rispondere. e un ministro , eletto dal popolo , rappresenta i suoi elettori in primis, ma anche chi non lo ha eletto. perche , mia cara monica, i soldi a fine mese se li prende anche se stà all opposizione.

e quei soldi sono pubblici.. del pubblico . capisci??