venerdì 29 giugno 2007

Lezione di giornalismo. Maurizio Belpietro

Il caso Visco-Speciale è davvero esemplare perché insegna a tutti – anche a noi del Giornale – qualcosa da non dimenticare: se il potere si fa arrogante e minaccioso, la stampa non deve mai farsi intimidire. I nostri lettori ricorderanno le accuse che dal centrosinistra furono lanciate al Giornale perché osò raccontare la storia delle pressioni di Visco sul comandante generale della Guardia di Finanza. Liquidarono la nostra inchiesta come «spazzatura» da catalogare alla voce «è una campagna orchestrata contro il governo». Autorevoli esponenti della procura di Milano (che per prima si era occupata del caso, archiviandolo per mancanza di «potenti» indizi) spiegarono che si trattava di un’inchiesta giornalistica dettata dalla «campagna elettorale in corso». Bene, poche settimane dopo, l’onorevole professore e viceministro dell’Economia Vincenzo Visco finisce sotto indagine a Roma per «abuso d’ufficio e minacce» nei confronti del Comandante delle Fiamme Gialle Roberto Speciale. L’inchiesta è in corso, Visco ha parlato per due ore e mezzo esponendo la sua verità e non sarà certo il Giornale a tradire il suo spirito garantista per un Visco qualsiasi. Fino a prova contraria, come Corona, come Ricucci, come Fiorani, deve essere ritenuto innocente. Ma una cosa vogliamo far notare a chi sputava sentenze sul nostro lavoro giornalistico: il caso Visco-Guardia di Finanza meritava di essere raccontato e soprattutto indagato dalla magistratura.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente.

Anonimo ha detto...

Caro maurom, anche se non c'entra con il post, volevo tornare sul discorso degli Stati Uniti, che tu avevi indicato come il paese più "libero" del mondo. Ti avevo già spiegato che non lo era ,prendendo spunto da varie classifiche di libertà stilate da vari organismi. Oggi voglio riportarti una notizia semplicemente clamorosa riguardo questa presunta libertà di cui godrebbe il cittadino statunitense.
Un 17enne e una 15enne sono stati sorpresi a praticare sesso orale,cosenzienti, la notte di capodanno. Risultato ? 10 anni di galera per lui, nonostante lei lo abbia pure difeso in tribunale.Se leggi il Corsera di oggi troverai l'articolo. A tua modesta opinione è possibile una cosa del genere nel paese più "libero" del mondo ? No , dico, sono 10 anni e neanche ridotti in appello

maurom ha detto...

Hai ragione: in base al rapporto 2007 dell'"Index of economic freedom" gli Usa sono al quarto posto dopo Hong Kong, Singapore e Australia. Per tua conoscenza l'Italia, Prodi governante, è al sessantesimo posto.

Gli americani sono inguaribili puritani!
Senza dubbio ci sono Stati che puniscono certi rapporti sessuali anche se compiuti in privato, ma sono altrettanto certo che leggi così anacronistiche vengano aggirate.
Nel caso specifico, se non eiste oltraggio al pudore o l'aggravante del luogo pubblico, dubito che il ragazzo si farà dieci anni di galera. Dieci anni di galera per un pomp... fanno sicuramente notizia, l'eventuale sospensione della pena o un condono non fanno altrettanta notizia...

Anonimo ha detto...

Se hai letto l'articolo, intanto, il malcapitato di anni ne ha già fatti 2, e si appresta a farne altri, sempre in base all'articolo, visto che il giudice del riesame o appello che sia, non ha concesso la scarcerazione ma ha imposto che continuasse la pena. Se tu tiri fuori Prodi, allora ti dico di controllare "l'index of economic freedom" e vedere dove si trovava nel 2006 l'italia di Berlusconi dopo cinque anni di governo che dovava "liberarci da lacci e lacciuoli" . Possibile che dovevi tirare fuori Prodi ,che non c'entrava nulla.

maurom ha detto...

Ho citato Prodi solo perché la posizione dell'Italia in classifica è praticamente la stessa con Berlusconi,colpevolizzato da Celentano nella sua famosa trasmissione.

Quanto al ragazzo in galera, forse non c'è solo un rapporto sessuale alla base della condanna.

Anonimo ha detto...

maurom sei ossessionato da prodi

Anonimo ha detto...

Hai qualche novità sul caso del pom..no ? In base all'articolo sembrava non ci fosse nulla a parte la solita questione del rapporto bianchi-neri in America. Vedi non ho detto "il solito razzismo americano" per non farti incazzare.

Anonimo ha detto...

Un altra cosa; mi sembra, se non ricordo male che Celentano non parlasse delle libertà economiche, ma avesse citato il caso delle libertà di stampa. Mi sembra, ripeto.