lunedì 18 giugno 2007

Polveri sottilissime e naturali. Francesco Ramella

Naturale = buono. Artificiale, "chimico" = cattivo. E' questo uno dei miti fondanti del movimento ambientalista.Ma, come spesso accade, i fatti hanno il brutto difetto di non volere andare d'accordo con le ideologe.Nel suo gustosissimo Il segreto della chimica, Gianni Fochi della Normale di Pisa spiega come nei frutti si ritrovino pesticidi di origine naturale in quantità di gran lunga superiore a quella che deriva dai trattamenti con prodotti sintetici. Anzi, questi ultimi riducono la produzione dei pesticidi naturali ed inoltre, rimanendo in gran parte sulla buccia, possono non essere ingeriti.Una recente ricerca svolta in Provincia di Bolzano, Stiria e Cariniza, sembra giungere ad analoghe conclusioni per le famigerate polveri sottili la cui pericolosità, ci si dice, cresce al diminuire delle dimensioni delle particelle. Ebbene, secondo i risultati studio si ha: "una prevalente presenza di particolato più corposo, PM10, nelle aree cittadine fortemente trafficate della valle dell'Adige, mentre nelle zone di background prevalono le particelle più fini PM 2,5 e PM 1...In Val Venosta, a Laces, è da evidenziare che, a differenza di quanto pensato, circa il 90 per cento delle polveri sottili sono costituite da particelle molto fini quali le PM 2,5 e PM 1"Da dove arrivano tali particelle? Sono "i residui della combustione di legna".Peggio un camino o un falò di un tubo di scappamento?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il Francesco Ramella autore di questo post è professore all'università di Urbino?

Francesco Ramella ha detto...

No, è un omonimo.
http://www.brunoleoni.com/nextpage.aspx?title=yes&codice=0000001826

Francesco Ramella (l'altro)