mercoledì 1 agosto 2007

Pagliuzze e travi. il Giornale

Renato Farina, su Libero, ha ricordato il manifesto degli 800 intellettuali che firmarono contro il commissario Calabresi nel 1971. Farina ha scritto che tra i firmatari compariva anche una certa Letizia Gonzales che adesso è diventata presidente dei giornalisti della Lombardia, e che poco tempo fa aveva invocato con durezza la radiazione di Farina medesimo: da quale pulpito, si è chiesto Farina, si giudica la moralità altrui? Ne è seguito un dibattito invero penoso, con rigurgiti d’ufficio dell’Ordine nazionale dei giornalisti e orribili rivendicazioni da parte di attempate croniste di moda: «Farina è un essere spregevole, tutt’ora penso che sia giusto aver firmato». Certo, sono fatti di 37 anni fa, quelle 800 firme sono roba vecchia che da lustri ci si sbatte addosso da un giornale all’altro. Ma in una cosa Farina ha ragione: quel manifesto in realtà non esiste. Non c’è un libro di storia che ne parli, un’enciclopedia, una biografia dei vari firmatari che lo annoveri. Non farei mai una campagna pubblica contro Letizia Gonzales perché è diventata presidente dell’Ordine lombardo pur firmando quel manifesto: ma che questo possa intimamente far schifo, pur nel 2007, è quantomeno possibile.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

a volte ritornano i Betullini ciellini... e che fa scrive ancora il patteggiatore?
e con quale qualifica?
il radiato continua a fare i porci comodi suoi su Libero?

che bella vita Betullino!!!

Anonimo ha detto...

Renato Farina radiato dall'Ordine
(dal sito ordine giornalisti)
Renato Farina, ex vicedirettore di Libero, "arruolato" nel Sismi col nome di Betulla, è stato radiato, con 68 voti a favore, 5 astenuti, 2 contrari e 4 schede bianche, dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, in accoglimento della richiesta avanzata dal Procuratore generale della Repubblica di Milano.
Il Procuratore generale aveva argomentato la sua richiesta rilevando che la sospensione di 12 mesi comminata dal Consiglio regionale della Lombardia è "inadeguata rispetto alla gravità della condotta ascritta ed accertata".
Secondo il Procuratore generale "il comportamento di Farina va sanzionato con l'ipotesi prevista dall'art. 55 della legge n. 69/63 che punisce con la radiazione la condotta del giornalista che ha gravemente compromesso la dignità professionale, fino a rendere incompatibile con la dignità stessa la sua permanenza nell'Albo".
La proposta di radiazione avanzata dalla Commissione ricorsi del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti rileva che "il comportamento di Farina resta incompatibile con tutte le norme deontologiche della professione giornalistica ed ha provocato un gravissimo discredito per l'intera categoria. E non solo in relazione alla vicenda Abu Omar e ai rapporti con Pio Pompa. E' Farina che, nelle sue difese, rivela e rivendica un ruolo in una trattativa con Milosevic, ruolo che autorevoli membri del governo dell'epoca negano abbia mai avuto. E' Farina che fa riferimento a suoi rapporti con un servizio ultrasegreto statunitense (una Cia parallela agli ordini diretti di Condoleezza Rice). E' Farina che dichiara ai magistrati di aver accettato dai servizi all'incirca 30 mila euro".
(29 marzo 2007)

per dovere di cronaca...altro che moralità

Anonimo ha detto...

Chi furono gli ottocento firmatari dell'appello lanciato da L'Espresso contro il Commissario Luigi Calabresi? La rete, incredibile a dirlo, restituisce solo un centinaio di nomi.
Guarda caso ... c'è anche la Presidente dell'ORDINE dei giornalisti che ha ORDINATO di radiare Renato Farina ...
Per rendere omaggio ad un servitore dello Stato e conservare traccia di chi divenne mandante ideale del delitto, sto raccogliendo i documenti dell'epoca.

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