domenica 2 settembre 2007

Cronache di un paese ridicolo. Christian Rocca

L'Italia discute da alcuni giorni, in prima pagina, sui lavavetri. Sì, sui lavavetri. C'è un gran dibattito, specie a sinistra, tra gli intellettuali antropologicamente superiori sui lavavetri: farli togliere dalla strada oppure no. Ma non è finita. Per questo, Alberto Asor Rosa scrive sulla prima pagina del Corriere di essersi dimesso da "intellettuale di sinistra", perché non può sopportare che la sinistra cacci i lavavetri. C'è di peggio, anzi di più ridicolo. Un sottosegretario di Rifondazione spiega che la soluzione ideale sarebbe istituire un albo dei lavavetri, come quello dei medici o degli avvocati.
PS
Giuliano Amato, uno dei teorici italiani della stupidità delle idee neoconservatrici, ha spiegato con la solita intervista pensosa che si dovrebbe applicare la ricetta di Rudy Giuliani: colpire i piccoli casi di microcriminalità, per dare l'esempio eccetera. Bene. Quella è un'idea neoconservatrice. Elaborata da James Q. Wilson, lanciata con un saggio "Broken Windows" e poi applicata da Giuliani a New York.

1 commento:

Anonimo ha detto...

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VERAMENTE UN PAESE RIDICOLO.
UN PAESE ANCHE PUTRIDO, SOVRAPOPOLATO, CON UNA CLASSE GOVERNANTE CHE SPOGLIA LA RICCHEZZA RISULTATO DEL LAVORO PER SPERPERARLA NEL MARE DELLA SUA BUROCRAZIA ELEFANTIACA E FORAGGIARE QUELLA PARTE DEL SUO ELETTORATO CHE VUOLE ESSERE MANTENUTA SENZA PRODURRE NULLA.
QUASAR