martedì 30 ottobre 2007

Italia, è boom di immigrati. Corriere della Sera

Sono 3 milioni 700 mila i regolari in Italia. Un numero aumentato del 21,6% in un anno.

Sono 3 milioni 700 mila gli immigrati regolari in Italia. Un numero aumentato del 21,6% - pari al 6,2% sulla popolazione complessiva (nell'Ue è il 5,6%) - in un anno e tale da collocare l'Italia, per ritmo di crescita, al vertice europeo. Lo stima il 17/o rapporto sull'immigrazione redatto dalla Caritas Italiana e dalla Fondazione Migrantes, presentato martedì.

Nel 2006 il trend di crescita (700 mila in un anno) è stato tale che, se sarà confermato, farà arrivare fra 20-30 anni gli stranieri a 10 milioni ed oltre. Novità di quest'anno, la presenza paritaria delle donne rispetto agli uomini (49,9%) e tale da essere maggioranza. Le uniche ad avere una prevalenza maschile sono solo Lombardia e Puglia. I minori sfiorano le 700 mila unità (18,4% del totale). Ogni 10 immigrati, 5 sono europei (la metà comunitari); 4 suddivisi fra africani e asiatici, 1 americano. L'aumento di 700 mila unità in un anno (un sesto rispetto all'anno precedente) è il numero complessivo di stranieri contati appena 5 anni fa, nel 2002. I rumeni, col 15,1% di presenza, è la comunità più numerosa; segue i marocchini (10,5%), gli albanesi (10,3%), gli ucraini (5,3%). Sei immigrati su 10 si trovano al nord; al centro c'è il 26,7%, al sud il 10,2% e nelle isole il 3,6%. In sei anni, dal 2000 al 2006, gli immigrati dall'Est sono saliti di 14 punti mentre l'Africa ne ha persi 5 e l'America 2.

Il rapporto segnala che negli ultimi due anni, la crescita «è stata fortissima» anche in assenza di regolarizzazioni ma facendo leva sulle quote di ingresso. Ad avere impresso questo ritmo sono il fabbisogno delle industrie e delle famiglie di manodopera aggiuntiva (540 mila domande), i ricongiungimenti familiari (poco meno di 100 mila) e le nuove nascite tra gli immigrati (quasi 60 mila). Se il ritmo di crescita continuerà anche nel biennio 2007-2008, la Lombardia passerebbe da 850 mila ad oltre un milione di presenze; il Veneto, l'Emilia Romagna e Roma supererebbero il mezzo milione di unità; il Piemonte sfiorerebbe le 400 mila, la Toscana le 350 mila. Sotto le 100 mila unità resterebbero solo il Trentino Alto Adige, l'Abruzzo, la Sardegna, la Basilicata, il Molise e la Valle d'Aosta.

Gli occupati stranieri sono 1.348.000 (più della metà nei servizi e più di 1/3 nell'industria) - i 2/3 sono al nord - mentre i disoccupati sono 127 mila. L'aumento annuale dell' occupazione è stato di poco inferiore alle 200 mila unità; il tasso di attività è risultato essere del 73,7% (superiore di circa 12 punti di quello degli italiani), quello dell' occupazione dell'8,6%. Gli stranieri incidono per il 6,1% sul Pil; pagano quasi 1,87 miliardi di euro di tasse attraverso 2 milioni 300 mila dichiarazioni dei redditi. Più della metà delle donne (circa 700 mila) è impiegata nel lavoro domestico e di cura (molte lavorano in nero). Più di un quarto degli stranieri lavora in orari disagiati: il 19% la sera (dalle 20 alle 23), il 12% la notte (dopo le 23) e il 15% la domenica. L'85% lavora come dipendente. Gli imprenditori sono aumentati dell'8% (sono 141.393); per il 70% operano nel commercio e nelle costruzioni. Gli immigrati guadagnano in media 10.042 euro l'anno; nel 2006 le rimesse inviate dall'Italia hanno superato i 4,3 milioni di euro per una crescita annua dell'11,6%. La Romania, con 777 milioni di euro, è la prima destinazione dei flussi in uscita. L'atteggiamento degli immigrati nei confronti degli italiani è definito dal rapporto «benevolo»: la maggioranza afferma di stare bene in Italia; la difficoltà più grande riguarda trovare un affitto (57%). L'Ufficio nazionale antidiscriminazioni ha riscontrato lo scorso anno 218 casi di discriminazione razziale su 10 mila segnalazioni. Un matrimonio su 8 coinvolge ormai un cittadino straniero (solo nel 20% dei matrimoni misti sono protagoniste le donne italiane rispetto ai maschi); le coppie miste sono oltre 200 mila. Gli alunni stranieri sono oltre mezzo milione, il 5,6% della popolazione scolastica. Metà degli italiani continua ad essere contrario all'immigrazione anche se non è la prima loro preoccupazione, superata dalla precarietà del lavoro.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

e mentre ....
.......
E MENTRE L'EROE DI CEPPALONI CI PENSA E CI RIPENSA, SBRAITA E FA I FATTACCI SUOI, L'ITALIA VA A FARSI BENEDIRE.
IMMIGRAZIONE SELVAGGIA ... AVANTI C'E' POSTO ... CRIMINALITA' MICRO E MACRO, RAPINE , SCIPPI, STUPRI, DEGRADO CHE FA DI OGNI GRANDE BELLA CITTA' ITALIANA UN BRONX, TASSE, BALZELLI, GABELLE, MALA SANITA', GIUSTIZIA ALLO SFASCIO, ECONOMIA A ROTOLI ...
UNA COLTRE NERA E MINACCIOSA CHE COPRE E SOFFOCA LA REPUBBLICA.
MEGLIO IL REGIME SOVIETICO DI QUESTA TRAGICA PAGLIACCIATA DI ORDINI E CONTRORDINI CHE LASCIA TUTTO FERMO E IMMOBILE NELLA MELMA DELL'INCONCLUDENZA , DEL MALCONTENTO E DISAGIO GENERALE.

Anonimo ha detto...

er fattaccio
ora che a roma, in pieno giorno, c'è scappato il morto, o meglio la morta, violentata e buttata moribonda in un dirupo, ecco che arrivano con anni luce di ritardo le prefiche che gridano bisogna correre ai riapari, faremo un decreto, CHIUDEREMO LA STALLA ORA CHE I BUOI SONO FUGGITI!
leggi severe, grinta, faccia feroce, espulsioni, arresti, deportazioni, controlli, perquisizioni, ... con tutti gli apparati di uno stato di polizia.
sogno? no! ma non sono quelli che fino a poco tempo fa se altri avessero detto queste cose avrebbero gridato dagli al razzista, xenofobo, nazista, fascista ... ecc.ecc.?
sono i risultati di una politca allo sbando dove oggi si dice una cosa e domani il contrario, per contetare tutti e scontentare tutti, senza bussola, senza idee chiare, ...
solo un'idea è chiara e ben distinta:
LA POLTRONA.

Anonimo ha detto...

HO DETTO ANNI LUCE ma so che bene che l'anno luce è una misura di "lunghezza".
solo per mettere nel discorso una iperbole.

Anonimo ha detto...

MAUROM
Finalmente (SI FA PER DIRE) è arrivato con la dirompenza di un'esplosione nucleare il momento della VERITA'.
Ho visto Prodi con una faccia da funerale preparare il decreto tanto atteso e tanto osteggiato dalla sinistra radicale.
Un boccone amaro ingoiato sotto la forza degli avvenimenti che hanno messo una volta di più in discussione la sicurezza dei cittadini (della quale a loro governanti non gliene frega niente) e soprattutto la stabilità della poltrona sulla quale da quasi due anni tengono poggiato il loro onorevole c...
Potevano avvalersi della moratoria, come hanno fatto altri paesi.
Hanno consentito con riprovevole acquiescenza all'ingresso di una moltitudine disordinata, una vera calata di stranieri, un'invasione di lanzichenecchi che fino ad oggi ne hanno combinate di tutte i colori, visti con compiacenza da chi spera di crearsi un nuovo popolo di elettori.
Se non ci sono leggi si facciano.
Se stiamo per affogare nella merda, tiriamoci fuori con ogni mezzo.
Ho paura che dissipato il polverone tutto ritorni come prima.

Anonimo ha detto...

Ogni giorno. Anche se la città ancora s'indigna per l'omicidio di Giovanna Reggiani per il quale è indagato un romeno, anche se ha le istituzioni hanno stretto i pugni e hanno deciso di espellere chi vive di reati, loro continuano a spargere terrore.
Sabato sera, circa un quarto d'ora dopo le nove, al Pincio, due fidanzatini - Ilaria e Cristian - appena maggiorenni, stanno camminando mano nella mano. La zona è poco illuminata. È sera inoltrata, e probabilmente i due non credono che sia tardi per girare insieme, sui viali, tra il verde che rende la notte ancora più buia. Non credono che la violenza possa arrivare nel centro di Roma. E invece accade il peggio. Due romeni li assaltano alle spalle. Sono agili. La coppietta viene spintonata: lei e lui cadono a terra. La mente di Cristian, il ragazzo, corre veloce: con sé hanno pocchi soldi e cellulari, ma lui comincia a immaginare brutte scene, teme per Ilaria. Allora prova a reagire, a mostrarsi deciso e senza paura facendo intendere ai due aggressori che questa volta rapinare non sarà cosa facile, perando che questo possa farli desistere. Allora ce la mette tutta. Ma non basta. I rapinatori sono più decisi di lui e più cattivi. Sferrano calci e pugni, contro Cristian e anche contro la ragazza. Sono attimi di terrore. Lei grida. E sarà la salvezza dei fidanzatini. Non molto distante da lì si trova una volante del commissariato Viminale. A bordo ci sono due poliziotti. Intervengono subito. Si gettano sui romeni e pensano che a questo punto l'aggressione sia finita, che i due predatori si arrendano alle divise e alle pistole. Macché. La furia continua contro i poliziotti. I romeni continuano con calci e pugni. C'è sangue sui volti dei poliziotti. Alla fine però sono loro ad avere la meglio, anche se uno dovrà essere medicato al San Giovanni, dove i medici gli prescriveranno dieci giorni di prognosi.
I due romeni sono stati arrestati per lesioni e rapina. Uno è minorenne, ha 17 anni; l'altro è maggiorenne da poco, ne ha 19.
Ventiquattr'ore prima dell'aggressione dell'altra sera ce n'è stata un'altra, sulla via Casilina, all'altezza dell'incrocio con via Palmiro Togliatti, in piena notte. All'1,30 una giovane calabrese è scesa dal bus della linea 105. Mentre a piedi tornava a casa dopo aver terminato il suo turno di lavoro in un ristorante, un romeno l'ha aggredita alle spalle, l'ha gettata in terra e ha cominciato a picchiarla perché mollasse la borsa. E la poveretta alla fine l'ha lasciata, con dentro due telefoni cellulari, soldi e documenti.