giovedì 7 febbraio 2008

E Mister Prezzi vende fumo. Massimo de' Manzoni

Il cielo è azzurro, ma quando si copre di nuvole diventa grigio. E allora dovete stare attenti, perché potrebbe piovere e, se non siete muniti di ombrello, quasi certamente finirete per bagnarvi. Se poi fa molto freddo, occhio alle strade: se l’acqua ghiaccia, potreste scivolare. No, non sono impazzito. Anzi: pensate che con consigli del genere, se fosse durato ancora un po’ il governo Prodi, forse avrei potuto aspirare alla nomina a Mister Clima. E allora avrei dovuto sgomitare con il mio collega Mister Prezzi per avere il giusto spazio sugli organi di informazione e distribuire a tutti le mie perle di saggezza.
Il fatto è che Mister Prezzi esiste davvero: si chiama Antonio Lirosi, è il capo del Dipartimento per la regolazione del mercato del ministero per lo Sviluppo economico retto da Bersani ed è stato nominato tra squilli di tromba un mese fa dal governo. La sua figura è stata istituita, nientemeno, dalla legge più importante dello Stato, la Finanziaria. E martedì, con la diffusione dei dati Istat sull’inflazione che ha toccato il 2,9%, il livello più alto dall’estate del 2001, è arrivato il suo grande giorno. Intervistato da Repubblica, Mister Prezzi ha «fatto il suo affondo», come lo definisce il quotidiano romano: «Consumatori, arrangiatevi». Abilmente, il titolista ha camuffato il tutto con un più bellicoso: «Consumatori, ribellatevi», ma la sostanza resta la stessa: la grande arma di Romano Prodi per tenere sotto controllo i prezzi è peggio che spuntata: è impotente.
Il povero Antonio Lirosi non ha alcuna facoltà di intervenire concretamente, e quindi «contribuisce a creare la consapevolezza di consumatori e imprese sulla dinamica reale dei prezzi, evitando che si accetti qualsiasi prezzo. Per esempio: un litro di latte può costare da un euro e dieci centesimi fino a due. Qui è il consumatore che può scegliere». Geniale! Ammettetelo: voi non ci avevate pensato.Ma Mister Prezzi non si limita ai consigli, fa anche appelli. Ecco quello consegnato all’Ansa il primo febbraio scorso, quando già si aveva sentore dell’aumento dell’inflazione: «Mi sento in dovere di lanciare un appello perché vengano calati i prezzi a febbraio e marzo». Ecco fatto. In questi due mesi andiamo pure a fare la spesa tranquilli: il superman di Prodi veglia su di noi. E soprattutto sui venditori di fumo. (il Giornale)

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