sabato 12 aprile 2008

La ciliegina sulla torta

Berlusconi bello tonico, pimpante, ironico e in vena di battute, Veltroni che fa il buono, inappuntabile, faccia da bravo ragazzo, che non risparmia stoccate all'esponenteprincipaledelloschieramentoavversario.

Ieri un'abbuffata di politici e di politica: oggi ci fermiamo a riflettere, meno male perché la campagna elettorale è stata comunque poco brillante e piuttosto noiosa.

Proprio riflettendo sulle dichiarazioni dell'ultima ora, sono sempre più convinto che il Cavaliere porterà a casa l'intera posta: non può esserci partita con chi non ha proposte e quello che promette è pura utopia.

Ieri sera da Mentana si capiva che l'ex sindaco di Roma recitava per l'ultima volta la sua parte nella commedia del partito del rinnovamento e del cambiamento: trasudava rancore e disprezzo nonostante la sua espressione da primo della classe, gli occhioni spalancati di chi finge di ascoltare, ma pensa alla risposta più velenosa per l'avversario politico.

Walter non ci crede, sa che ci vorrebbe un miracolo per vincere, non ha la "bomba" dell'ultimo minuto ed è arrivato senza più argomenti al traguardo; quel volpone del Cavaliere aveva ancora un colpo in canna: "stiamo studiando l'abolizione progressiva del bollo auto". Pd affondato!
Nel 2006 la promessa di abolire l'Ici, fatta all'ultimo minuto, aveva senza dubbio portato una larga fetta di indecisi dalla parte della Cdl, ma non fu sufficiente; questa volta la scossa del bollo auto è stata la ciliegina sulla torta, la sicurezza matematica della vittoria.

Ciò detto, vorrei soffermarmi a riflettere sulla prossima composizione del Parlamento che sarà molto diverso dall'attuale e senza molti uomini politici che sembravano inamovibili.
A parte Prodi, Violante e Mastella-i primi che mi vengono in mente-che non si sono presentati, è molto probabile che non verranno rieletti i socialisti Angius, Boselli e Grillini, i "destri" Buontempo, Storace e Santanché, i vari dissidenti dell'estrema sinistra: Rossi, Turigliatto e Ferrando.
Non è detto che Casini, Buttiglione, Cesa e udicini vari raggiungano il quattro per cento alla Camera ed è utopistico pensare all'otto per cento per il Senato in una regione.

Lo scenario che si presenta è tutto da studiare e sono convinto che questa volta ci sarà chi "cambia pagina"e non sarà il partito del "nuovo che avanza", ma il popolo della libertà.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Il segretario del Pd Veltroni:
"Se avessi il 7 per cento in più avrei avuto meno preoccupazione, ma la vita è anche la bellezza del rischio".
Omaggio a Prodi:
"Lo ringrazio, è uno statista che ha fatto bene all'Italia"

?????????

O non capisco un tubo io. O Walter "si spezza ma non si spiega".

Prima parla di
RINNOVAMENTO
E si presenta all'elettorato, col motto del grande Bartali, gridando ai quattro venti:
"Gli è tutto sbagliato! tutto da rifare!".
E poi dietro alle sue spalle fa capolino lo zi'Romano che fa ciao ciao.
Sì, proprio quello zio che aveva detto che da ora in poi sarebbe andato a fare il Nonno (che caro!).
Come se non bastasse nelle liste ci mette tutti, senza lasciare nessuno, i "facenti parte" dell'attuale (per poco) governo.
Poi, per completare l'opera di rinnovamento, nelle Amministrative si allea dovunque (dico DAPPERTUTTO) CON I VECCHI ALLEATI DI SEMPRE (quello che corre da solo), vale a dire i Comunisti (ma non aveva detto, fra le altre balle, che Lui non è più, anzi, mai stato, comunista?)
-(comincio a sentire un po' confusione nel cervello, sento ronzare le vespe)
Infine (ciliegina sulla torta del RINNOVAMENTO) si profonde in grandi elogi per Prodi (ma non l'avevano teenuto nascosto fino ad ora per timore del linciaggio?), definedolo
GRANDE STATISTA (ammappete oh!)
e dichiarando
"apertis verbis"
che HA FATTO IL BENE DELL'ITALIA.
Aiuto!!!!
PS
Il programmone di 185 pagine che è finito pieno di polvere in un casseto (quello del dimenticatoio) è sempre lì ad aspettare questo famoso bene (pomposamente citato nel titolo PER IL BENE DELL'ITALIA)
Ora capisco un po' meglio. E' arrivato un barlume!
Lampadina! Un fulmine ha schiarito il mio orrizzonte! Ma certo!
HA FATTO
BENE (ma proprio bene)
A NON FARE NIENTE! TANTO COME FA QUALCOSA FA DANNO!

*paraffo* ha detto...

Vabbe', ormai ci siamo, ragazzi e di questa gente faremo finalmente a meno per almeno 5 anni, io spero 20, però ....

buon voto a tutti!

Anonimo ha detto...

Grazie Paraffo!
Z

Anonimo ha detto...

PS
E speriamo che la Storia li cancelli per sempre.

Anonimo ha detto...

da Il Giornale

Italia al voto, non fatevi imbrogliare
di Felice Manti

Italia in ginocchio, immondizia in Campania, boom di furti e delitti. E l’ultima scoperta:

165 miliardi bruciati in Borsa.

Sono questi i risultati del governo di centrosinistra. Da Prodi a Veltroni? Prima di andare al seggio,
leggete.
Seggi aperti: guarda lo speciale, come votare senza sbagliare

Vogliono farvi credere che il Pd non abbia nulla a che vedere con il governo Prodi e che Veltroni sia il nuovo.

Non fatevi imbrogliare, !!!!

sono sempre gli stessi: !!!!

quelli dell’indulto, delle tasse, della munnezza, dello stop alle grandi opere.

L’eredità del governo Prodi è stata raccolta dal leader del Pd Walter Veltroni.

Che negli ultimi giorni
ha insistito
per
ringraziare !!!!
il premier per il lavoro svolto da Palazzo Chigi negli ultimi 20 mesi. !!!!

E la continuità tra Prodi e Veltroni è confermata dalla

presenza di oltre il 90% dei membri del governo nelle liste del Pd. !!!!!!!!!
!!!!!!!!! (il NUOVO!!!!)

Ma qual è il vero bilancio di questi venti mesi? Il Giornale ha deciso di sintetizzarlo in dieci punti:

-una crescita economica che sfiora lo zero,
-famiglie in crisi,
-criminalità in crescita e
-giustizia in pieno caos.
-Mentre la scuola mostra le sue crepe, e
-le pensioni sono sempre più basse.
-La sanità ha i conti in rosso, soprattutto nelle regioni del Sud amministrate dal centrosinistra.
-Le riforme promesse dal governo, dalla devolution ai servizi pubblici, sono rimaste lettera morta.
-Le grandi opere sono un’utopia,
-mentre l’unica certezza è che il fisco è sempre più vorace grazie alle nuove aliquote Irpef decise dal viceministro dell’Economia Vincenzo Visco.

Ecco, punto per punto i danni di Prodi. Leggi

Crescita economica vicino allo zero.
Flop del cuneo fiscale
Famiglie in crisi nera, perso il 15% del potere d'acquisto
Boom di furti e delitti.
Stop alla Bossi-Fini,
allarme clandestini
Carceri piene nonostante l'indulto.
Toghe, riforma al palo
Studenti sempre meno preparati. Atenei a rischio lobby
Abolire lo "scalone" della Maroni costa 10 miliardi
Sanità, lunghe attese.
Regione rosse, conti fuori posto
Riforme, bluff su federalismo e costi della politica
Le grandi opere sono rimaste ferme
Aliquote Irpef più alte, inflazione petrolio mangiano gli stipendi
PS
Io nun me fo' frega'. Aho!

maurom ha detto...

Grazie Paraffo e grazie Zeus.
Sono sicuro che ce la faremo.

Ho già votato ed ho notato, per l'ennesima volta, che le matite hanno una mina dal tratto quasi evanescente: morale, la croce si vede a malapena.
Quindi segnare una croce abbondante, ma non "invadere" i simboli vicini.

Se è possibile consultate per bene, prima di entrare al seggio, un fac-simile del vostro collegio elettorale: soprattutto le persone anziane ed i giovani che votano per la prima volta, possono facilmente farsi prendere dall'agitazione.

Forza italiani, votate bene!

Anonimo ha detto...

a MAURO
Già fatto!
Z

Anonimo ha detto...

una crescita economica che sfiora lo zero,

e nei 5 anni precedenti eravate tutti ricchi??

-famiglie in crisi,

vedi sopra

-criminalità in crescita e
-giustizia in pieno caos.

dove il tanto promesso vigile di quartiere?

-Mentre la scuola mostra le sue crepe, e

la riforma moratti è del gov berlusca

-le pensioni sono sempre più basse.

non per tutti , per i poveri, quelle dei ricchi ringraziano il nano.

-La sanità ha i conti in rosso, soprattutto nelle regioni del Sud amministrate dal centrosinistra.

vi ricordo che il sud è stato ed e tuttora il piu grosso bacino di voti della destra ( prima di fini almirante e adesso il nano)

misterblack

faber ha detto...

Hanno chiuso la campagna elettorale come l’avevano iniziata, sparandole grosse… Il Cavaliere - sempre prodigo di “ipotesi di scuola”, così le definisce quando non è sicuro che siano realizzabili – nelle ultime ore ha estratto dal cilindro l’abolizione del bollo auto e - come presidente del Milan - il probabile acquisto di Ronaldinho.
Ma Uolter non è stato da meno schierando Francesco Totti e Roberto Benigni, degustando un caffè al bar con George Clooney, nonché tranquillizzando i suoi potenziali elettori con una confessione strappalacrime – seppure non inedita - sul suo rapporto col comunismo: “Ero nella Fgci (organizzazione giovanile del Partito Comunista Italiano, ndf) ma non ero comunista”. Perché trascurare che nel 1976 è stato anche consigliere comunale del Pci a Roma, ‘ma anche’ eletto parlamentare del Pci (1987), ‘ma anche’ componente del Comitato centrale del Pci (1988), ‘ma anche’ direttore del quotidiano del Pci “L’Unità” (1992).
Che dire… disegna bene Alfio Krancic (http://faber2008.blogspot.com/2008/04/voto-utile-voto-disgiunto-voto-inutile.html), perciò ho ben evitato di dare il cosidetto VOTO UTILE!!!

Anonimo ha detto...

Come sempre, Silvio Berlusconi ha dedicato il giorno del voto alla mamma. E anche questa volta che lei non c’è, la prima sfida elettorale dopo la sua morte, tutto è stato simile a quel che era. È andato al solito seggio del quartiere periferico di Lorenteggio, nella scuola media di via Scrosati a un centinaio di metri dalla casa in cui viveva Rosa Bossi, il luogo in cui l’aveva accompagnata tante volte a votare. Ha sorriso, salutato, stretto mani di persone che conoscevano sua madre. A pranzo ha mangiato e chiacchierato con la sorella Maria Antonietta, che abita nello stesso palazzo in cui viveva la signora Rosa. Lì Berlusconi è rimasto per qualche ora. Poi nel pomeriggio è andato a passeggiare in centro ed è entrato in Duomo per il rosario delle cinque. Dieci minuti di raccoglimento. «Dico tre rosari al giorno per Silvio» ripeteva la signora Rosa, donna molto religiosa. Aveva voluto accompagnare il figlio in udienza da Papa Benedetto XVI, in quella che poi è stata la sua ultima uscita pubblica.

«Mi sa che dobbiamo prepararci a governare» l’impressione che Berlusconi ha confidato ai suoi nel Pdl point di corso Vittorio Emanuele, il comitato elettorale nel pieno centro di Milano in cui si è fermato durante la passeggiata tra via Torino, il Duomo e piazza San Babila. Davanti alle vetrate ricoperte di bandiere e manifesti elettorali si è formato un nutrito gruppo di gente che ha interrotto il giro tra bar e negozi per lanciarsi nel coretto: «Silvio, Silvio». Quattro chiacchiere con Ignazio La Russa, anche lui nella sede milanese del Popolo della libertà. Qualche abbraccio alle fan che gli si sono avvicinate mentre andavano a spasso per le vie dello shopping. «Che Dio ce la mandi buona. Sarà dura governare» la previsione di Berlusconi con gli uomini del Pdl milanese, prima di tornare a Macherio, la villa in cui vive la sua famiglia. A meno di cambi di programma dell’ultima ora, trascorrerà la giornata di oggi ad Arcore, fino al consolidamento dei risultati elettorali. Poi in serata volerà a Roma. «Ho tenuto mio nipote in braccio tutta la notte» ha raccontato ieri mattina a un bimbetto di tre anni che gli sorrideva al seggio.
Il candidato premier del Pdl è arrivato poco dopo mezzogiorno nella scuola di via Scrosati tra gli applausi di una pattuglia di simpatizzanti del Pdl. «Salvaci tu» gli ha urlato una signora. Un’altra gli si è avvicinata sventolando una bandiera azzurra. Nessuna violazione del divieto di propaganda elettorale perché, nonostante la prima impressione, non erano i colori del Pdl ma quelli dell’Argentina. Nel comitato di accoglienza dell’elettore Berlusconi c’era anche Dario, il bimbo di tre anni che - con tanto di spilla appuntata sul cuore targata Popolo della libertà - ha offerto al Cavaliere una margherita. «È un suo grande ammiratore da quando era piccolissimo. Ogni volta che vede Veltroni o qualcuno dell’opposizione in tv cambia subito canale. È cresciuto bene» il racconto compiaciuto della madre, Daria Janik, bionda trentasettenne di origine polacca, molto divertita dalla precocità politica del figlio. Berlusconiano in tutto e per tutto. «Milan» è la prima parola che pronuncia, nonostante la sconfitta del sabato sera. Giura la mamma: «Adora Pato. E ieri sera davanti alla tv ha pianto...».

Anonimo ha detto...

mi viene da piangere...commosso...

Anonimo ha detto...

misterblack
ti brucia?

Forse è colpa di Berlusconi se le cose con voi al governo sono andate male!?!?!
E allora:
DAGLI A BERLUSCONI!!!!

Anonimo ha detto...

Sai Mauro che forse hai proprio ragione.
Questa volta c'è il botto!

Anonimo ha detto...

..che paese di coglioni.......che coglioni....ognuno ha cio' che si merita e noi meritiamo MERDA...

Anonimo ha detto...

Ermes ha detto...
..che paese di coglioni.......che coglioni....ognuno ha cio' che si merita e noi meritiamo MERDA...

Forse hai ragione. Ma, con il dovuto rispetto, siamo stati nella MERDA per due anni.
Sai che ti dico?
Ora abbiamo bisogno di una bella DOCCIA! ... ce la meritiamo proprio!
z

Anonimo ha detto...

Caro Mauro
Caro Paraffo
Oggi è un gran giorno!
Non ho parole. Quelle si rimandano a dopo.
Ora dico soltanto che è finito un incubo durato 2 anni.
Il cielo si rasserena. L'aria è mossa dal soffio del vento della vera libertà.
Sorge il Sole che illumina una nuova Alba (ma non è il sole che ride)
E' l'alba di una nuova ERA.
Dovremo forse fare qualche sacrificio, ma il risultato sarà il vero, autentico RINNOVAMENTO.
Vi saluto e vi abbraccio
ZEUS