giovedì 1 maggio 2008

Vedi. Jena

Perché la sinistra ha perso le elezioni? Vedi alla voce Visco. (la Stampa)

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda il merito della questione, se finora il reddito era già un dato pubblico, accessibile a chiunque negli uffici della Pubblica Amministrazione, la novità sta nella pubblicazione online di questo dato pubblico, che lo rende accessibile a tutti, anche all'estero. E quest'ultimo punto potrebbe essere quello più controverso, perchè la normativa sulla privacy prevede in questo caso (di pubblicazione del dato all'estero) il consenso espresso dell'interessato...

Interpellato al telefono, il colonnello della GdF Umberto Rapetto, noto come lo "sceriffo del Web", è cauto: "Certo adesso, come sostiene Beppe Grillo nel suo blog, se ti rapiscono dopo aver visto il tuo reddito, è palese che puoi fare causa all'Agenzia delle Entrate...anche se i rapitori probabilmente sanno benissimo che in Italia le dichiarazioni dei redditi non rivelano la vera ricchezza di un contribuente, visto l'alto tasso di evasione"...

PUR NON AVENDO NIENTE DA NASCONDERE, MI SONO VENUTI I CRAMPI ALLO STOMACO.
NON SOLO TI HA SUCCHIATO IL SANGUE, MA TI SPUTTANA IN TUTTO I WEB.
IL SIG.TIZIO HA DICHIARATO UN MILIARDO?
ANDIAMOLO A RAPIRE!

Qui dovrebbe entrare in campo il principio di responsabilità PERSONALE. Chi è stato danneggiato dovrebbe avere la possibilità di chiedere risarcimento non tanto allo Stato, ma al diretto responsabile, in questo caso Visco. Il quale di tasca sua dovrebbe poi risarcire gli innumerevole danni causati dal suo arrogante e indecente agire.
COMMENTO FINALE
Che schifo !!!!!!!

Anonimo ha detto...

Quando vince la sx, è una vittoria di popolo. Aho!
Quando vince la dx, ci si domanda -Ma che succede? Qui la gente è impazzita? Ma perché è impazzita?
Allora tutti i "Luminari" della sx, si riunuscono nel Loft, davati al caminetto e dicono
-Ma non è possibile che un popolo cosciente voti per la dx!
E' successo qualcosa!
Ma che sarà mai successo?
Aho! la sx è per il bene del popolo! E quindi questa è una anomalia.
Vediamo di cercarne le cause con la lampada di Diogene.
Perché il nostro dovere l'abbiamo fatto. Eccome!
Abbiamo messo tasse su tasse. E pagare le tasse è un dovere.
Abbiamo mandato per le strade i criminali, ma solo perché siamo buoni e speriamo nella redenzione.
Quando li arrestiamo, tre giorni dopo sono già a spasso, ma tre giorni non sono sufficienti a farli pentire?
Abbiamo accolto i clandestini a braccia spalancate. Oh! Meglio di così. Li facciamo entrare mille o duemila alla volta. Poi li rifocilliamo, poi promettiamo loro che fra qualche mese avranno pure la cittadinanza. Ci pare che meglio di così. Poi se è proprio il caso, mettiamo loro in mano un bel decreto di espulsione con il quale, essi, possono comodamente pulircisi il c... E non è finita, perché diamo loro anche l'assistenza sanitaria gratuita.
Più di così.
E allora dove sta il problema?
Abbiamo pure emesso un decreto per la sicurezza e l'abbiamo lasciato andare a Remengo dopo un mese, ma l'abbiamo fatto. Siamo o non siamo dei governanti a tutto tondo?
Qui si leva la voce di uno di loro che avanza l'idea. Ammappelo oh!
-Forse non siamo stati vicini alla gente!
-Giaaaa!!!
-D'ora in poi ...
ci metteremo in coda come tutti per comprare il gelato; tutte le mattine andremo a piedi all'edicola a comprare il giornale (non fraintendiamo!) Repubblica; mangeremo qualche panino al fastfood. E intanto ascolteremo l'opinione della gente. Già, ma che cosa o chi è la gente? Ma sì!!! quelli che pagano le tasse e che ci fanno fare la bella vita. E che ora ce l'hanno messo nel c...

Anonimo ha detto...

Hanno fatto come i ragazzini che l’ultimo giorno di scuola, prima di uscire dall’aula, si girano e tirano sul pavimento una fialetta piena di liquido puzzolente.
Visco, il quale ama ribaltare gli schemi comuni: meno di due anni fa perseguiva chi andava a curiosare tra i proventi di Prodi, oggi sollecita l’istinto voyeuristico che c’è in ognuno di noi, incurante delle conseguenze, con la perfidia di chi ritiene che in Italia non ci siano contribuenti onesti ma solo evasori ancora da scoprire e quindi si possa tranquillamente buttare fango nel ventilatore. Tanto, a pulire non dovrà certo pensarci lui.
Vecchia scuola Botteghe Oscure. Lezione perfettamente appresa anche dalla compagna Livia Turco. La quale, per la verità, ha fatto quasi di peggio. Prima di sgomberare l’ufficio del ministero della Salute, come gli hanno chiesto senza appello 17 milioni di italiani, ha firmato una cosuccia che, semplicemente, capovolge lo spirito di una legge varata dal governo Berlusconi nel 2004 e confermata da un referendum popolare un anno dopo (ah, quella democrazia che dà tanto fastidio alla sinistra quando non collima con i suoi desideri). Era stato detto e ribadito che non si potevano fare diagnosi sull’embrione prima dell’impianto? Chi se ne frega. La ministra con la lacrima in tasca la pensa diversamente, quindi: oplà, un bel provvedimento in articulo mortis e il gioco è fatto. Con buona pace degli elettori.
In più c’è il sapore della vendetta, il gusto monello del bastone messo tra le ruote del governo venturo, dell’imbarazzo creato al nuovo Parlamento che dovrà sbrogliare la matassa

Anonimo ha detto...

da Il Giornale

Anonimo ha detto...

"Pagare le tasse è bello!"
TOMMASO PADOA SCHIOPPA

E poi il rapporto del sorVincenzo con la GDF è molto, ma molto, molto molto ... Speciale!

Anonimo ha detto...

Daremo Mille euri a tutti i ragazzi che stanno ancora in famiglia.
Così leveremo i
BAMBOCCIONI
di casa
f.to
TOMMASO PADOA SCHIOPPA

Anonimo ha detto...

La RAI non è ancora perfettamente democratica.
Leveremo dai cogl ... l'unico consigliere che ce li rompe!
TOMMASO PADOA SCHIOPPA

Anonimo ha detto...

La RAI non è ancora perfettamente democratica.
Leveremo dai cogl ... l'unico consigliere che ce li rompe!
TOMMASO PADOA SCHIOPPA

Anonimo ha detto...

In Inghilterra i Tories hanno spiazzato i Laburisti.
Nel Loft, davanti al Caminetto, musi lunghi e facce scolorite stanno sussurrando:
-Forse ci sono dei cambiamenti climatici che fanno impazzire la gente in tutto il Mondo, e non solo in Italia!
Elettori impazziti: paranoia? schizofrenia? ipnosi collettiva?
Forse l'opposizione fra Venere e Marte ha scatenato influssi negativi, dovuti alla follia di Eros che, persa la testa, si è messo a lanciare frecce avvelenate, provocando crisi allucinatorie nella mente degli elettori sani, cioè di sx.
Anche gli Astri contro!
Occorrerà mettere in onda puntate quotidiane di "Anno zero" per un sano e veloce recupero.
Intanto, personalmente darò una tiratina di orecchie a tutto l'elettorato: VERGOGNA! quando si va a votare bisogna, preventivsamente, frequentare un corso preparatorio presso Rai3, unitamente ad un seminario di specializzazione presso la sede Rai tenuto dal prof. dott. Michele Santoro.

Anonimo ha detto...

ECCO LE OPINIONI DI VARI CITTADINI PUBBLICATE SUI GIORNALI

La pubblicazione dei redditi di tutti i cittadini è uno strumento odioso in una società aperta e libera che delega allo Stato la gestione della fiscalità e degli strumenti relativi di giustizia e di garanzia,nel rispetto del diritto alla riservatezza di ogni persona.E' tipico strumento delle tirannie quello di mettere le classi sociali in lotta le une contro le altre e di creare una società di odi,di invidie,di delatori e di spie.E'stato un colpo di coda di quel decaduto ministro VISCO le cui convinzioni socio-culturali di una società di sudditi e di forzati sembrano ai limiti della perversione mentale.-

Salve. In Cina i Funzionari di Stato che sbagliano sono giustiziati pubblicamente allo Stadio, con un Colpo di Pistola alla Nuca. In Italia no, qui vanno a Casa con lauto compenso ed onoreficenze per poi ritornare in Sella al Asino d´Oro magari con un altro Partito. Italianucci e colpa Vostra pagate! Salutonen


Non è vero che in altri paesi le dichiarazioni dei redditi sono liberamente consultabili. In alcuni paesi sono consultabili solo recandosi negli uffici appositi e facendone richiesta con un modulo apposito su cui bisogna scrivere i propri dati anagrafici e pagando un ticket. E vero che ci sono dei paesi ove le dichiarazioni dei redditi sono consultabili via internet, ma possono farlo solo gli addetti ai lavori o coloro che possiedono un codice telematico di accesso e quindi sono identificabili. Insomma in altri paesi si cerca di contemperare la trasparenza con il diritto alla privacy e la sicurezza del contribuente. Non solo ma i giornalisti non possono pubblicare liberamente i dati fiscali di un contribuente se non dopo aver ottenuto il permesso dello stesso contribuente o il permesso di una corte di giustizia


Non mi piace questa decisione e dico il perchè. La somma finale della dichiarazione dei redditi è il risultato di somme e sottrazioni. Cioè, io posso anche guadagnare somme ingenti, ma poi da queste somme magari devo togliere le somme versate alla mia ex moglie, o la riparazione del tetto che mi stava cadendo addosso o le cure per una grave malattia ecc. Insomma dal semplice risultato finale non sipuò evincere la correttezza o la scorrettezza della dichiarazione e si spinge la gente a fare processi sommari. E' pur vero che in altri paesi le dichiarazioni dei redditi sono consultabili, ma chi lo fa deve lasciare nome e cognome e dichiare il motivo della richiesta. Ciò proprio perche si cerca di impedire che malintenzionati si approprino di informazioni per scopi non legittimi.

Anonimo ha detto...

ANNO ZERO

La trasmissione di ieri seri mi ha fatto venire il voltastomaco. Ma anche il torcibudello.
Tutti i cannoni puntati verso l'avversario, il demonio, il grande comunicatore-imbonitore, il PADRONE di tutto il sistema televisivo.
Perché ha vinto le elezioni? Ma è chiaro! Per l'anomalia italiana di un satrapo che gestisce tutta l'informazione, tutta l'opinione pubblica con subdole manovre e con l'arroganza di chi ormai ha nel mazzo il settebello e sette scope.
Grillo? Grillo è uno strillone da mercato, ma solo perché ce l'ha con tutta la stampa. Già.
Un conto, si dice ad Anno zero, è la legge Gentiloni che vuole abolire solo la quarta rete, abusiva e reazionaria. Un conto è dare addosso a tutta la stampa, Repubblica e Unità comprese!
E che il Demonio sia padrone di tutto il sistema televisivo (!!!), lo dimostra il fatto (indiscutibile) che presso la Rai esistano Rai3 (teleKabul), Anno zero su Rai2, Radio3, e compagnia bella. Una svista del Demonio.
Ma nella foga dell'esorcizzazione non si sono accorti di asserire una cosa e, contemporaneamente, di essere loro stessi, con la loro stessa esistenza, la dimostrazione del contrario?
COINCIDENTIA OPPOSITORUM.
Dopo la trasmissione mi sono fatto una camomilla, ho preso un calmante, e mi sono dato alle meditazioni Zen, per distaccarmi dalle passioni di questo mondo.
PS
Ma quel Michele è sempre più brutto, più vecchio, più arrogante, più fazioso che mai. Alla faccia ... del Demomio, padrone di tutte le reti TV !
L'ex martire di Samarcanda ed altre trasmissioni a "luci rosse", ora probabilmente se la fa sotto, perché teme di perdere i LAUTI GUADAGNI (miliardi) nel caso che la sua TV spazzatura venga "stoccata" insieme ai rifiuti di Napoli.

Anonimo ha detto...

Speciale: "Avvelenati i pozzi"

Roberto Speciale (Pdl) a Panorama del giorno di Maurizio Belpietro (Canale 5) sostiene che il nuovo governo dovrà intervenire per rimediare alla pubblicazione delle denunce dei redditi di tutti gli italiani, in modo che simili fatti non si possano ripetere. "Il viceministro Visco o chi per lui - spiega l’ex comandante generale della Gdf
(- facendo un’interpretazione molto estensiva di un dpr del 1973, che disponeva la pubblicazione dei dati però con

determinate garanzie sempre presso le agenzie delle entrate),
ha avuto questa

bellissima pensata

mettendo praticamente in piazza i redditi di tutti gli italiani".

Speciale parla delle conseguenze:
"Pizzo, ricatti, eventuali sequestri di persona, hanno messo i poveri cittadini in piazza spiabili da parte di tutti così aumenteranno le delazioni. Hanno messo gli italiani in un mare di guai. Alcuni siti hanno messo in vendita questi dati. Ormai, come si dice, la frittata è fatta.
Se si volevano avvelenare i pozzi, e questo era il motivo,
i pozzi sono stati avvelenati:
è una vendetta del precedente governo".

da Il Giornale

Anonimo ha detto...

«DENUNCIA CONTRO VISCO» - Ma dopo le proteste arrivano i provvedimenti giudiziari. Il Codacons ha deciso di presentare in 104 Procure una denuncia penale contro il viceministro uscente dell’Economia Vincenzo Visco «affinché anche la magistratura apra delle indagini nell’interesse dei cittadini palesemente danneggiati dalla pubblicazione sul web dei propri redditi senza la necessaria autorizzazione dell’Autorità garante», spiega il presidente dell’associazione dei consumatori Carlo Rienzi, aggiungendo che la decisione è stata presa «a seguito dell’irrimediabile violazione della legge sulla privacy e delle leggi 241/90 e 15/2005». L’articolo 167 del Codice penale, sottolinea Rienzi, «prevede da 6 a 24 mesi di reclusione nei confronti di chi ha diffuso o concorso a diffondere i dati sensibili in spregio della legge 241/90». Nella denuncia l’associazione chiede anche «il sequestro dei dati dei contribuenti da chiunque detenuti, e che si proceda contro chi ne fa commercio».

Anonimo ha detto...

Una preoccupazione espressa anche dal presidente dell'Associazione antiracket e antiusura della Confcommercio di Catania, Rosario Bellino: «I redditi sono già conosciuti dalla Guardia di Finanza. Mentre il delinquente potrebbe avere maggiore attenzione verso un imprenditore rispetto a un altro».

Anonimo ha detto...

Se ...
Se l'Italia fosse un Paese normale, Visco finirebbe in galera alla grande ... purtroppo ...

Se l'Italia fosse un Paese normale, non ci sarebbe stato un ministro come Visco ...

Se l'Italia fosse un Paese normale, nessuno si sarebbe azzardato a sputtanare i poveri contribuenti che, oltre a pagare le tasse, debbono subire anche questa umiliazione ...

Se l'Italia fosse un Paese normale, non ci sarebbe stato un governo sostenuto INTERAMENTE dai senatori a vita ...

Ma è inutile stare a discutere sulla triste realtà ... il mondo è come è ... è vano dire:

Se mio nonno avesse le ruote, sarebbe un carretto ...

Se mia nonna avesse un c.... bello lungo, avrei due nonni.
PS
Speriamo che in futuro le leggi proteggano con più saggezza i cittadini. Specie quelli che fanno il loro dovere pagando le tasse.

Anonimo ha detto...

CONTINUA LA RASSEGNA DEI COMMENTI SULLA VISCATA!
Buffo: gli stessi che approvano questo Grande Fratello (di Orwell, non della Tv) che lo Stato e' e sta diventando sempre piu'sono in genere gli stessi contrari alla diffusione di nomi ed indirizzi di stupratori e pedofili condannati; del diritto di controllo delle aziende di sapere se i propri dipendendi abbiano L'Aids o siano dei tossici;del collare che identifichi i movimenti di chi e' agli arresti domiciliari o a piede libero... La privacy difesa solo quando fa comodo, e con motivazioni demagogiche. Le tasse bisogna pagarle, punto.Chi e' prespoto a controllare che vengano pagate, e che ha tutti i dati relativi alle dichiarazioni dei redditi di ogni cittadino c'e', punto. I mezzi, molti dei quali invasivi della liberta' individuale, ci sono, punto. I cittadini non hanno ruolo giuridico per occuparsi delle tasse altrui, punto. A che serve dunque la diffusione dei dati? A quale pretesa "trasparenza'? Serve forse a scatenare invidie, odio, e magari delazione? Magari delazione nei confronti di chi ci sta sulle scatole, creandogli come minimo un sacco di problemi per poter dimostrare la propria innocenza? I cittadini non sono soggetti pubblici, con incarichi pubblici, non maneggiano denaro pubblico,non devono dimostrare pubblicamente alcunche'. Debbono dimostrare al Fisco, al quale affidano i loro dati, che le tasse le pagano secondo Legge. E basta. Il resto e' demagogia e violazione della liberta' individuale. Secondo me.

Il codacons ha ragione.Intanto la gestione dei dati sia sottratta all'Ufficio delle Entrate ed affidato alla Guardia di Finanza che è organo più idoneo alla gestione di dati sensibili ed alla tutela della sicurezza delle informazioni anche nell'interesse della collettività.

A me risulta che il Sig. Silvio Berlusconi non si è mai intascato lo stipendio da premier o da parlamentare, devolvendo tutto in beneficenza mentre, molti si arricchiscono, compresi i comunisti, facendo finta, con la complicità dei compari, di esser presenti in aula per intascare il gettone di presenza. Questo è un reato di alto tradimento alla Patria e dove in Cina, per i compagni che ignorano tutto, ti condannano a morte.

Visco Santo Subito!!!

Salve a tutti . Fa' piacere che il Vice Ministro sia stato denunciato alle procure, ma sarebbe ancora più giusto denunciare comunque chi ha partecipato al "malaffare", come l'agenzia delle entrate e tutte le società o enti coinvolti ( sia come società che come persone fisiche nelle persone dei loro AD) nel danno causato ai cittadini. Circa un'anno fa' dipendenti delle Agenzie delle Entrate erano stati denunciati, per abuso di carice e contro la legge della privacy, solo perche tramite i loro terminali avevano guardato le dichiarazioni di qualche ministro e primo ministro.......come dire che se le cose le fa' il vice ministro le fa' meglio e sono in regola !!! Salut

Personalmente considero Visco la peggior specie ****** che si può incontrare in politica,naturalmente questa opinione non si basa sul fatto che è di sinistra, ma e sopratutto sulla disonesta intellettuale che rende ogni suo atto politico un insieme di vergognose vessazioni verso gli italiani tutti (compresi i comunisti naturalmente..), la cosa che fortunatamente mi rallegra è che presto prstissimo sparira dalla scena del potere (al quale è ovviamente molto attaccato) sparira per sempre, e la nostra memoria cancellerà le ferite provocate da questo essere, sinistro, oscuro, pieno di supponenza, risentito sociale, e ripeto intellettulmente disonesto, troppe sono le oocasione che nella sua vita politica ha dimostrato queste virtu, però vecchio rassegnati, tra pochi giorni sparirai completamente dalla nostra memoria, cancelleremo tutti gli atti dispotici che hai realizzato, spazzeremo tutte le tue assurde vendette che hai cercato di realizzare e finalmente non sentiremo piu parlare di te, la tua non più giovne età ci conforta che non tornerai piu al potere, gli amici sinistrozzi poi oltretutto non è che ti amino più tanto, percui sfogati ora perche per te il cammino politico qui si conclude, secondo le migliori speranze di tutti i cittadini Italiani, perche il tuo intento di farci vivere in una specie di arcipelago gulag è anacronistico e sorpassato anche per i più irriducibili rossi di questa epoca, a non risentirci più, sei finito..

Fra poco, non solo ci chiederanno di dichiarare quale marca e e diche colore portiamo di mutande, ma poi lo renderanno pubblico in modo che tutto il mondo lo sappia. Ricordo come si arrabbio' Prodi quando qualcuno via Internet rintraccio' dati personali che lo riguardavano. Ed ho presente tutte le menate che dobbiamo sopportare per rispettare le regole sulla privacy. A loro pero' non basta che il cittadino faccia il suo sacrosanto dovere dichiarando allo Stato i propri redditi, loro possono violarla, la nostra privacy, spiattellando dati su ciascuno di noi. Non sono andata a vedere le dichiarazioni dei redditi su Internet, ma so che hanno pubblicato anche gli indirizzi della gente. Perche' non i telefoni fissi e cellulari, il numero dei figli, le marche delle auto, le case che possiedono, i movimenti dei conti correnti bancari etc.? Visto che ci voglioni marchiati a fuoco come animali di loro proprieta', tanto varrebbe...

ma era proprio il caso di dare questi suggerimenti al popolino su come ossequiare i più bassi istinti? fortuna che questa gente sta per sloggiare, alla sola idea di quello che avrebbero potuto fare ancora c'è soltanto da rabbrividire...

Gia' ti contano anche i peli del c..., ma adesso ti sputtano anche sul web, con tanto di foto, indirizzo, numero di telefono, ... e lavatevi bene, per non fare figuracce!.

Anonimo ha detto...

*da vari giornali

Anonimo ha detto...

Il Garante si arrende: «La situazione ormai è ingovernabile»
di Antonio Signorini
L’intervento dell’Autorità non basta a tamponare i danni provocati da Visco. Pizzetti: «Devono darci spiegazioni»
da Roma

Alla fine anche il Garante per la Privacy ha gettato la spugna. Non c’è Autorità che possa arginare né tantomeno bloccare la diffusione delle liste con nomi e relativi redditi di tutti i contribuenti. L’Agenzia delle entrate le ha inserite per un po’ nel suo sito Internet e il popolo della rete ha fatto il resto. «Poche ore» sui server del governo per mettere in moto un meccanismo virale che ha diffuso e consegnato ai posteri i redditi 2005 degli italiani. Con buona pace del diritto all’oblio riconosciuto anche ai criminali. La resa dell’Authority guidata da Francesco Pizzetti è arrivata ieri sera con un comunicato ufficiale. «La diffusione in internet, anche per poche ore» rende «ingovernabile la circolazione e l’uso di questi dati così come la loro stessa protezione». Quello che è successo, «conferma quanto paventato dal Garante privacy e l’opportunità del suo intervento volto a far sospendere la pubblicazione sul sito dell’agenzia delle entrate dei dati». In sostanza, la frittata è fatta. Ma questo non significa che chi è in possesso degli elenchi li possa condividere liberamente. «La loro ulteriore diffusione può esporre a controversie e conseguenze giuridiche».
Il Garante ha deciso di non fare sconti al fisco e di rimettere a Vincenzo Visco le sue responsabilità. Adesso spetta all’Agenzia delle entrate spiegare il perché di quella scelta. Il ministero dell’Economia ha preso tempo e ieri ha fatto trapelare che i chiarimenti richiesti arriveranno entro la prossima settimana. Troppo tardi secondo il Garante, che vuole tutte le informazioni «entro lunedì». Tabella di marcia sulla quale Pizzetti non accetterà deroghe: «Abbiamo già convocato - ha annunciato al Giornale - per martedì mattina un altro collegio straordinario per definire la questione».
I chiarimenti con tutta probabilità non basteranno. Le argomentazioni del Garante sono quasi sempre opposte rispetto a quelle utilizzate dall’ex potentissimo viceministro. Secondo Visco il fatto che le dichiarazioni siano consultabili su internet invece che facendo richiesta al comune «non sposta molto la questione», che è il diritto alla trasparenza.
La differenza tra gli elenchi cartacei depositati in comune e le paginate web riproducibili all’infinito con un solo click c’è eccome, ha replicato Mauro Paissan, componente dell’Authority. «Nel web - ha spiegato - salta il limite temporale indicato dalle norme». Bocciata anche la tesi dell’«accade in tutte le parti del mondo». Non è vero - ha argomentato Paissan - «in alcuni Paesi c’è un regime molto rigido di riservatezza sulla dichiarazione di redditi e sono consultabili, ma in modo mirato». In ogni caso l’Authority «non era stata informata. Non abbiamo potuto dare un consenso. Su questa novità non sapevamo assolutamente nulla, l’abbiamo saputo da qualche giornale e agenzia di stampa».
Insomma le due istituzioni, il Garante e l’Agenzia delle entrate, difficilmente riusciranno ad arrivare a una posizione comune. Impossibile anche una soluzione tecnica soft per bloccare la diffusione delle liste.
La parola fine la potrebbe mettere la polizia postale. Per il momento le forze dell’ordine stanno aspettando che arrivino le denunce, come quelle annunciate dal Codacons. Se il Garante e i magistrati decideranno che quei dati in rete non ci devono stare, la polizia potrebbe arrivare ad applicare le misure più drastiche, utilizzate soprattutto per le indagini che riguardano i reati sessuali. In sostanza, tramite un software, potrebbero risalire agli utenti che hanno memorizzato gli elenchi e bloccarli, come succede nelle indagini per individuare pedofili che si scambiano materiale in rete. Un finale non proprio glorioso per l’ultimo atto di politica fiscale del governo Prodi.

da Il Giornale

Anonimo ha detto...

da Il Corriere della Sera
LA RIBELLIONE DELLE MASSE

http://www.corriere.it/editoriali/08_maggio_03/galliloggia_8a2aaec8-18d2-11dd-8268-00144f486ba6.shtml