martedì 21 ottobre 2008

Ha ragione il Wwf. Carlo Stagnaro

Sono d'accordo col Wwf. Cioè, fino a un certo punto. Sono d'accordo quando l'organizzazione ecologista sostiene che il pacchetto clima dell'Unione europea non dovrebbe essere "uno scontro tra schieramenti". Infatti, mi stupisco dell'assurda posizione assunta da Walter Veltroni e dal Partito democratico, mitigata solo dalle caute aperture di Pierluigi Bersani e pochi altri. Nel senso che due fatti, che sono ovvi, paiono restare sistematicamente in ombra. Primo: per ragioni che non sto a ricostruire, l'Italia è svantaggiata rispetto alla maggior parte degli altri Stati membri, nel senso che lo sforzo che le viene richiesto è proporzionalmente molto più sfidante. Secondo: se anche l'Europa raggiunge gli obiettivi, l'atmosfera se la ride perché nel frattempo le nostre riduzioni di emissioni sono state più che controbilanciate dalla crescita di quelle in altre aree del mondo. Ne segue, quindi, che a livello ambientale la politica europea è inutile, mentre dal punto di vista economico essa otterebbe la duplice conseguenza di attribuire uno svantaggio competitivo all'Europa verso il resto del mondo, e all'Italia verso l'Europa. Quindi, ha ragione il Wwf: non dovrebbe esserci uno scontro tra schieramenti. La battaglia per ripensare la politica europea dovrebbe essere una battaglia condivisa. (Realismo Energetico)

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