venerdì 21 novembre 2008

Quote latte, finisce l'era delle multe, Zaia libera la mungitura. Apcom

Una vittoria economica, senza dubbio, ma anche una grande vittoria politica per la Lega. Lo sblocco delle quote latte in quantità tale da coprire tutta l'attuale produzione italiana, e forse anche qualcosa in più, è un successo del ministro Luca Zaia, che anche l'opposizione riconosce.
Dopo anni di battaglie degli allevatori sulle strade, spalleggiati apertamente dalla Lega, la questione si è chiusa all'alba di ieri a Bruxelles dopo sei mesi di discussioni, sulla scia della abolizione totale delle quote nel 2015, ma, per l'Italia con cinque anni di anticipo. Mentre gli altri Paesi infatti aumenteranno la loro produzione di latte dell'uno per cento l'anno (a partire dall'aprile del 2009) l'Italia ha avuto tutto subito: il 6% in più, tra quote latte (5%) e quote per la materia grassa (1%). Tradotto in quantità si tratta di 620.000 tonnellate in più (come ha precisato lo stesso Zaia, dopo aver parlato in mattinata di 640.000, ma non cambia molto).
La sede di questa "vittoria storica", salutata come tale da una raffica di dichiarazioni di esponenti del Carroccio, è stata il Consiglio Agricoltura della Ue, nel quale si è parzialmente modificata la Politica Agricola Comune (Pac), toccando non solo le quote latte, ma anche i fondi non utilizzati, il tabacco, i fondi per lo sviluppo rurale, il riso e altri aspetti minori.
Una notte sveglio a trattare, fino alle otto del mattino, un riposo di qualche ora in hotel e poi raggiante davanti ai giornalisti per parlare senza mezzi termini di una "giornata storica" che "ripristina la legalità dopo il disgraziatissimo negoziato del 1984". Zaia veleggia felice su un fiume di latte dopo aver ottenuto l'aumento delle quote latte e la possibilità di tenere nel nostro paese anzichè restituire alla Ue circa 140 milioni di aiuti all'agricoltura non distribuiti.
E' la vittoria di una squadra - esordisce Zaia nella sala stampa del Consiglio europeo affollata come nelle epiche, e non sempre fruttuose, trattative degli anni '70 e '80 -. Voglio ringraziare anche la stampa, che ci ha aiutati anche nel chiedere trattative più serrate e ringrazio anche chi ha lavorato con me". La vittoria che il ministro segna nel suo diario la sente è talmente grande che vuol dividerla un po' con tutti.
Zaia ringrazia anche "Mariann Fischer Boel e Michel Barnier, (commissaria europea e ministro francese presidente di turno del Consiglio Ue) per aver accolto al 100% i nostri desiderata".
La trattativa ha portato vittorie e sconfitte, in particolare per il tabacco, dove l'Italia non è riuscita a prorogare gli aiuti europei accoppiati alla produzione fino al 2013, invece che alla scadenza prevista nel 2009. "Ma abbiamo previsto di incontrarci ancora tra ministri nel luglio del 2009 per valutazione del settore agricolo e spero si possa discutere in quella sede anche di tabacco", ha detto Zaia.
E' sulle quote latte però che Zaia insiste di più, "soddisfattissimo della soluzione ad hoc per l'Italia che ripristina la legalità dopo il disgraziatissimo negoziato del 1984" (premier Craxi e ministro Pandolfi, viene ricordato, ndr).
Spiega il ministro: "in Italia splafoniamo di 500.000 tonnellate, con multe per 200 milioni l'anno. Ora abbiamo a disposizione circa 620.000 tonnellate in più per chiudere la partita delle aziende che sforano"
Questa maggior quota, in sostanza copre ampiamente la maggior produzione in qualche modo strutturale degli allevatori italiani, eliminando il problema. "Per il futuro non avremo più multe da pagare - sottolinea Zaia -, ed abbiamo ripristinato un gap negativo di 24 anni fa a vantaggio di altri Stati e contro di noi".
Naturalmente, sottolinea il ministro "per avere le nuove quote bisognerà aver pagato le multe, però questa possibilità di maggior produzione va prioritariamente a chi vuole regolarizzarsi, per dare a tutti la possibilità di risollevarsi".
Di latte però ce ne sarà per tutti, anche per i produttori più giovani, dei quali il ministro ha spesso parlato questa mattina. "Considerando lo splafonamento di 500mila tonnate, le 640mila che abbiamo ottenuto oggi e le 200mila delle 'vecchie' che ancora non abbiamo assegnato, abbiamo a disposizione circa 340mila tonnellate ancora da distribuire".
Oggi in Italia (al netto delle 620.000 tonnellate ottenute oggi)vengono prodotte, legalmente, 10.800.000 tonnellate di latte e 10.000.000 vengono invece importate.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ERA ORA!!!