venerdì 5 dicembre 2008

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL'UOMO adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948

Preambolo

Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;

Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti dell'uomo hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità, e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godono della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo;

Considerato che è indispensabile che i diritti dell'uomo siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l'uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione;

Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo dei rapporti amichevoli tra le Nazioni;

Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nell'eguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un migliore tenore di vita in una maggiore libertà;

Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l'osservanza universale dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali;

Considerato che una concezione comune di questi diritti e di queste libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;

L'Assemblea Generale
proclama

la presente Dichiarazione Universale dei Diritti Dell'Uomo come ideale da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo e ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.

Articolo 1

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Articolo 2

1. Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
2. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del Paese o del territorio cui una persona appartiene, sia che tale Paese o territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità.

Articolo 3

Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.

Articolo 4

Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù. La schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.

Articolo 5

Nessun individuo potrà essere sottoposto a trattamento o punizioni crudeli, inumane o degradanti.

Articolo 6

Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.

Articolo 7

Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad un'eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad un'eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.

Articolo 8

Ogni individuo ha diritto ad un'effettiva possibiltà di ricorso a competenti tribunali nazionali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.

Articolo 9

Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.

Articolo 10

Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonchè della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.

Articolo 11

1. Ogni individuo accusato di reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie per la sua difesa.
2. Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetrato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.

Articolo 12

Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, nè a lesioni del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.

Articolo 13

1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio Paese.

Articolo 14

1. Ogni individuo ha diritto di cercare e di godere in altri Paesi asilo dalle persecuzioni.
2. Questo diritto non potrà essere invocato qualora l'individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite.

Articolo 15

1. Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, nè del diritto di mutare cittadinanza.

Articolo 16

1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.
2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.

Articolo 17

1. Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà privata sua personale o in comune con gli altri.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.

Articolo 18

Ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti.

Articolo 19

Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

Articolo 20

1. Ogni individuo ha il diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica.
2. Nessuno può essere costretto a far parte di un'associazione.

Articolo 21

1. Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio Paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.
2. Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio Paese.
3. La volontà popolare è il fondamento dell'autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.

Articolo 22

Ogni individuo in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale nonchè alla realizzazione, attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l'organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.

Articolo 23

1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
2. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.
3. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia un'esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, ad altri mezzi di protezione sociale.
4. Ogni individuo ha il diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.

Articolo 24

Ogni individuo ha il diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.

Articolo 25

1. Ogni individuo ha il diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari, ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
2. La maternità e l'infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.

Articolo 26

1. Ogni individuo ha diritto all'istruzione. L'istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L'istruzione elementare deve essere obbligatoria.L'istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l'istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
2. L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta di istruzione da impartire ai loro figli.

Articolo 27

1. Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.
2. Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.

Articolo 28

Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e la libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.

Articolo 29

1. Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità.
2. Nell'esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e della libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell'ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica.
3. Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e i principi delle Nazioni Unite.

Articolo 30

Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di qualsiasi Stato gruppo o persona di esercitare un'attività o di compiere un atto mirante alla distruzione dei diritti e delle libertà in essa enunciati.

79 commenti:

Anonimo ha detto...

coraggio!
Questo è un vero colluttorio per i simpatizzanti della sx. Niente da dire sui diritti umani calpestati e offesi, malmenati e bistrattati ...?
(Stalin, Mao, Pol Pot, non sono oviamente compresi, poiché sono stati grandi benefattori dell'umanità).

Anonimo ha detto...

coraggio!
Questo è un vero colluttorio per i simpatizzanti della dx. Niente da dire sui diritti umani calpestati e offesi, malmenati e bistrattati ...?
(invasione di Grenada, Cile di Pinochet, Argentina dei desaparecidos, colonnelli in Grecia, invasione dell'Iraq, Panama di Noriega, assasini in Guatemala,non sono oviamente compresi, poiché sono stati grandi benefattori dell'umanità).

la verità sempre a metà
coraggio, studia!!

Anonimo ha detto...

*assassini

Anonimo ha detto...

"coraggio!
Questo è un vero colluttorio per i simpatizzanti della sx"

guardatevi allo specchio. la maggior parte di voi sono carichi di veleno, odio e risentimento, incapaci di rapportarsi serenamente con chi la pensa diversamente. Che peccato che qualcuno abbia fomentato un simile clima di contrapposizione fra cittadini dello stesso Stato. La politica dovrebbe essere nobile arte del dialogo e della risoluzione dei problemi nell'interesse comune, non aggressione continua, basata su preconcetti e partigianeria.
Povera Italia.


Irene

Anonimo ha detto...

...con chi la pensa diversamente.

Intende dire gli Stalinisti, i Maoisti, i Castristi ed altri? Tutti grandi eroici difensori della libertà, della democrazia, della tolleranza?
w mao

Anonimo ha detto...

La sua non è argomentazione politica. Continui pure a ripetere slogan propagandistici e a ricordare il bel tempo che fu. Io non ho mai citato Stalin, Castro, Mao ad esempio di buon governo. Nessuno che abbia un minimo di buon senso e onestà intellettuale potrebbe. Continui a guardare al passato e a NON COMPRENDERE IL PRESENTE DEL SUO PAESE. Che non è Cuba né la Cina né la Russia. E' quello che volgliono da lei, e devo dire che sono riusciti magnificamente.
Auguri,
Irene

Anonimo ha detto...

... Io non ho mai citato Stalin, Castro, Mao ad esempio di buon governo...

Qui c'è un equivoco.
Non è coinvolta Lei,gentile signora, nel giudizio che riguarda da vicino quelli che militano nell'estrema sx.
Avrà notato, e lei è persona intelligente, che nelle varie manifestazioni in cui molti sxstri (specie quelli dell'estrema, centri soc. ecc.) si dichiarano paladini di libertà, uguaglianza, giustizia, diritti umani e compagnia bella, portano a spasso in corteo e nelle piazze i ritratti dei più biechi dittatori: sanguinari, oppressori, spietati, intransigenti, intolleranti, i peggiori che la storia possa ricordare.
La contraddizione è palese. Come si fa a dichiararci paladini dei diritti umani e, nel contempo, simpatizzare e parteggiare per certa gente?
Cosa succcederebbe se certi individui, capeggiati da fanatici ideologi, dovessero avere responsabilità di governo?
Non si rivanga il passato, ma si osserva con una certa apprensione il presente e ci si chiede che cosa potrebbe essere il nostro futuro nelle mani di gente che osanna e acclama certi dittatori e parteggia, più o meno apertamente, per il terrorismo islamico.
Questo è ciò che chi ha postato con w mao intendeva dire: almeno mi pare ovvio.
I miei più sentiti ossequi.

Anonimo ha detto...

gentile Anonimo,
la ringrazio per la risposta, ma mi appare evidente che il Signore che si firma "w mao" rispondeva a me e infatti inizia il suo discorso subito dopo il mio post con la frase "intende dire?". Egli purtroppo usa sempre, in risposta ai miei interventi, queste argomentazioni, che trovo non appropriate alle questioni da me poste e francamente poco persuasive. Se avrà la bontà di rileggere i miei numerosi interventi, egli continua a rispondermi sempre agitando quest'assurdo terrore dei vari regimi fascisti del passato(perché di questo si tratta, di fascismo, seppure comunista, e il fascismo va sempre condannato)che hanno funestato il nostro pianeta, senza null'altro dirmi sul nostro paese e senza considerare che siamo in Italia e che le condizioni sono completamente diverse e chiunque disconosca questo fa un'analisi della storia contemporanea strumentale e a mio avviso profondamente scorretta.

Cordiali saluti,
Irene

Anonimo ha detto...

Quando la violenza obbliga a reagire
di Salvatore Scarpino

Antonio Catelli, un torinese tranquillo di 59 anni, saprà oggi quanto pesa sulla bilancia della giustizia il suo diritto alla vita e alla sicurezza. È un uomo con un passato irreprensibile – ex carabiniere, autista e guardia del corpo di Sergio Pininfarina – una vita ordinata, trasparente come tante che ci sfiorano senza mai richiamare l’attenzione, eppure è formalmente indagato per omicidio volontario e tentato omicidio, perché il demone della violenza urbana ha voluto che fosse implicato un una brutta storia di prepotenza e di morte. Oggi dovrebbe esserci l’udienza di convalida del suo fermo e si saprà se sarà mantenuta nei suoi confronti la pesante accusa che prevede anni e anni di carcere. Una storia di cani e uomini feroci: sabato sera, quartiere Santa Chiara, Torino, una zona tranquilla. Mario Catelli, 32 anni, figlio di Antonio, passeggia con la figlioletta di due anni nel giardinetto pubblico. A un tratto sfreccia un cane, un dogo argentino. La bestia è senza collare e senza museruola, correndo urta la bambina e la fa cadere. Mario Catelli protesta, invita il proprietario del cane a controllarlo, ma per tutta risposta rimedia un’aggressione. Sono in due a pestarlo. Pugni, il naso rotto, un accanimento bestiale, coi picchiatori che continuano a sferrare calci anche quando Mario è a terra. Alla scena assiste dalla finestra Antonio Catelli che decide di intervenire per proteggere il figlio e la nipotina. Si porta la pistola regolarmente denunciata perché ha capito che gli aggressori sono prepotenti e balordi. Ma non la impugna, non ha l’attitudine dello sceriffo. Scende in strada e tenta di discutere, ma si prende la sua razione di botte. E la pistola non la tira fuori dalla tasca. Ma a quel punto entra in scena un terzo uomo, amico dei due picchiatori, che tira fuori da un giubbotto una pistola. Che risulterà illegalmente detenuta, con la matricola abrasa. A questo punto Antonio Catelli spara e uccide l’uomo con la pistola. Quest’arma scivola per terra e un amico dell’ucciso cerca di recuperarla, ma Antonio Catelli gli spara prima che possa usarla. Questo secondo uomo è in ospedale. La ricostruzione degli avvenimenti è confermata da tutti i testimoni, ma ciò non toglie che le accuse per Antonio Catelli siano di omicidio volontario e tentato omicidio, come se si fosse buttato nella mischia per puro spirito di sopraffazione e non con l’intento di difendere suo figlio e la sua nipotina da un’offesa ingiusta che ne metteva in pericolo la vita. Le anime belle ci insegnano che non bisogna mai farsi giustizia da sé. Nel migliore dei mondi possibili Antonio Catelli avrebbe dovuto tentare – ma come? – di richiamare l’attenzione delle forze dell’ordine perché si occupassero del cane e dei suoi accompagnatori. Ma la vita è altra dalle utopie, la vita talvolta ti prende alla gola e una violenza diffusa ci riporta quasi al tempo in cui i mercanti, prima di un viaggio, facevano testamento e assoldavano una brigata di armati per difendersi dai banditi. I maestri del rovescio e del diritto vorranno farci credere che la legittima difesa è un delitto – pur non essendo un errore – ma questa tesi è debole. Il diritto di difendere se stessi e i propri cari è stato sancito nella coscienza delle popolazioni civili e nelle loro legislazioni molto tempo prima del nostro codice penale e della nostra Costituzione. Adesso tocca a un giudice dirci in quale mondo viviamo.

Anonimo ha detto...

"formalmente indagato per omicidio volontario e tentato omicidio, perché il demone della violenza urbana ha voluto che fosse implicato un una brutta storia di prepotenza e di morte"

è un DOVEROSO ATTO D'UFFICIO da parte della Procura, che non implica affatto la colpevolezza di chi giustamente ha agito probabilmente per legittima difesa. C'è stato un espisodio di sangue, due uomini sono stati uccisi. Era doveroso iscrivere nel registro degli indagati chi ha commesso il delitto. DOVEROSO. Il che significa che, nel corso del dibattimento (4 gradi di giudizio più tutte le infinite garanzie di legge) avrà la possibilità di discolparsi e di chiarire la dinamica dell'evento.

Qualcuno spieghi al giornalista e alla persona che ha riportato questo articolo tendenzioso come funziona la giustizia penale, che prenda un manuale di diritto penale e che lo studi senza dire panzane e, soprattutto,

CHE STUDI FINALMENTE LA COSTITUZIONE ITALIANA, all'art. 112, OBBLIGATORIETA' della AZIONE PENALE.

Studiare rende milgiori e cittadini più consapevoli. Rifletteteci sopra.

Cordialmente,

Irene

Anonimo ha detto...

p.s. per chi non avesse capito:

DOVEROSO = OBBLIGATORIO PER LEGGE (art. 112 della Costituzione)

Anonimo ha detto...

... OBBLIGATORIETA' della AZIONE PENALE.

alibi dietro il quale il pm sceglie a sua discrezione contro chi intraprendere l'indagine, fra i cento o mille casi che ha da strigare in mezzo alle scartoffie.
Guarda caso ... si trova sempre obbligato a ... complimenti, la sorte ha favorito proprio Lei!

Anonimo ha detto...

Quando le leggi sono palesemente a sfavore delle vittime e delle persone per bene, si rischia di favorire i mascalzoni. Per questo servono leggi adeguate che siano in grado di dare garanzie ai cittadini che agiscono per legittima difesa.
Le leggi sono al servizio del cittadino, e non il cittadino a servizio di leggi astruse, belle ma inconcludenti. Se non mi lasciano la possibilità di difendermi, sarò sempre vittima dei delinquenti, i quali, fra l'altro, ci marciano.

Anonimo ha detto...

La giustizia di uno Stato moderno non può essere SOMMARIA. Sono certa che nemmeno Lei desidera questo. Se due persone vengono UCCISE, è giyusto che qualcuno prenda nota di quanto è avvenuto e svolga delle indagini. Al cittadino vengono date ampie possibilità di difesa. Il fatto di ricostruire la dinamica di un fatto non significa che un uomo sia colpevole, anzi. In uno stato di diritto nessuno, anche se è un uomo meritevole di riprovazione e un delinquente, può essere ammazzato come se niente fosse. Ripiomberemmo nel caos e nel medioevo, quando le persone si facevano giustizia da sé, sommariamente, e vigeva la legge del più forte.

Irene

Anonimo ha detto...

Quando le leggi sono palesemente a sfavore delle vittime e delle persone per bene, si rischia di favorire i mascalzoni. Per questo servono leggi adeguate che siano in grado di dare garanzie ai cittadini che agiscono per legittima difesa.
Le leggi sono al servizio del cittadino, e non il cittadino a servizio di leggi astruse, belle ma inconcludenti. Se non mi lasciano la possibilità di difendermi, sarò sempre vittima dei delinquenti, i quali, fra l'altro, ci marciano.

Bravo,ma ignorante: le leggi le fanno quei simpatici signori seduti in Parlamento non certo i giudici (che le applicano)
soluzione:suggerire ai simpaticoni della maggioranza di inasprire le leggi e aumentare le pene


si col cavolo che lo fanno...i primi farabutti sono loro

;)

Anonimo ha detto...

...Al cittadino vengono date ampie possibilità di difesa.

... certamente. Come nel caso di quel benzinaio (un fatto emerso come caso giudiziario un anno, forse un anno e mezzo fa) che per aver ucciso un rapinatore ARMATO che mise a rischio la sua vita nonché quella di altre persone, passò un MARE di guai (come si suol dire): accuse, avvocati, cause in tribunale, spese di giudizio ... e, sempre come si dice, male malanno e uscio addosso.
La legge del più forte? C'è già! Quella dei delinquenti protetti e coccolati ... con leggi come quelle in vigore delinquono sì, e come che delinquono!
Il FarWest? Oggi da noi ci potete girare più films che a Holliwood!
Nessuno tocchi Caino!
... e chi lo tocca?

Anonimo ha detto...

...suggerire ai simpaticoni della maggioranza di inasprire le leggi e aumentare le pene ...

Lo suggerisco subito.
A patto che da quei signori illustri che stanno all'opposizione non venga alzato il solito POLVERONE, con le solite consunte espressioni, buone per tutte le occasioni, tascabili, liofilizzate, da consumare sul posto con un semplice bicchiere d'acqua, digeribili, inossidabili, adatte a tutti anche ai bambini, da conservare in buste sigillate, senza scadenza: fascisti, nazisti, dittatori, tiranni, nemici del popolo ...


... si col cavolo che lo fanno...i primi farabutti sono loro ....

Il recente scandalo delle amministrazioni locali ci dimostra che i veri farabutti sono proprio nelle file di quelli che vantano la
SUPERIORITA' MORALE
(mito ormai mandato in rottamazione).

Anonimo ha detto...

mito < aggiungi
fasullo

Anonimo ha detto...

... e dai che ti ridai l'hanno spuntata. Prima non hanno risposto alle numerose sollecitazioni di Salerno, poi quando sono arrivati i Carabinieri hanno controsequestrato ed hanno pure avuto l'impudenza di inviare gli avvisi di garanzia ai loro colleghi inquirenti. Come se loro avessero avuto competenza di giurisdizione su Salerno. Ed invece non l'avevano. Mentre ce l'aveva Salerno su di loro. Bestiale, l'inquisito che inquisisce l'inquisitore! E l'hanno spuntata. Mastella, Prodi (mettiamoci pure anche Mancino, quello che non fa le telefonate dal suo telefono perché l'apparecchio lo usa un suo collaboratore)e kompagnia rossa salvati in extremis. Con Napolitano che plaude soddisfatto. Il principe de Curtis, in arte Totò, diceva "si facessero schifo". Ma è chiaro che non se lo fanno.

Anonimo ha detto...

...suggerire ai simpaticoni della maggioranza di inasprire le leggi e aumentare le pene ...

Lo suggerisco subito.
A patto che da quei signori illustri che stanno all'opposizione non venga alzato il solito POLVERONE, con le solite consunte espressioni, buone per tutte le occasioni, tascabili, liofilizzate, da consumare sul posto con un semplice bicchiere d'acqua, digeribili, inossidabili, adatte a tutti anche ai bambini, da conservare in buste sigillate, senza scadenza: fascisti, nazisti, dittatori, tiranni, nemici del popolo ...



a chi vuoi darla a bere, ignorantone: Silvio con la sua maggioranza mai vista prima può fare quello che vuole
altro che polveroni, quando si tratta di tagliare i soldi all'università e salvare alitalia fa quello che vuole e non ci sono proteste che tengano

fatti furbo, ragiona e studia!

Anonimo ha detto...

... si col cavolo che lo fanno...i primi farabutti sono loro ....

Il recente scandalo delle amministrazioni locali ci dimostra che i veri farabutti sono proprio nelle file di quelli che vantano la
SUPERIORITA' MORALE
(mito ormai mandato in rottamazione).


Silvio ci dice "Nella sinistra c'è una questione morale" ovviamente suggerito da un piduista, con un avvocato corruttore di giudici (Previti) e un braccio destro amico di mafiosi (Dell'Utri), fuori pericolo per amnistie e prescrizioni, scampato per un conflitto di interessi che gli ha permesso di approvarsi leggi ad personam, è tutto dire...

Anonimo ha detto...

da il Giornele

Eccesso colposo di legittima difesa: la procura di Torino – pm Fabio Scevola – ha valutato che questo sia il reato del quale accusare Antonio Catelli, l’uomo che sabato sera ha ucciso un uomo e ne ha ferito un altro per difendere il figlio e la nipotina. Per Catelli cade l’accusa più grave, e sproporzionata, di omicidio volontario e tentato omicidio, ma il pubblico ministero ha chiesto al gip di tenerlo in carcere, in custodia cautelare.
Catelli quindi non esce di galera. Non ha importanza che l’ex carabiniere, l’incensurato a prova di verifica, autista e guardia del corpo di Pininfarina, abbia agito ritenendo in pericolo se stesso e i suoi cari, quel che conta è che un’astratta idea della legge prevalga, ammonisca e plachi quelli che alla legittima difesa non ci credono mai, perché l’armonia formale delle azioni e delle reazioni non contempla l’individuo in pericolo che il sistema legale di sicurezza non può tutelare.

Anonimo ha detto...

continua

... Cosa avrebbe dovuto fare, senza eccedere, Antonio Catelli per fermare i due uomini che, prima uno poi l’altro, lo minacciavano con la pistola? Come avrebbe potuto graduare l’azione difensiva?
Mistero. Il procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli, ha spiegato che l’indagato deve restare in cella per consentire il completamento degli accertamenti. Sarà. Aggiunge, il magistrato, che sabato sera nessuno pensò di chiamare le forze dell’ordine, che forse avrebbero potuto evitare lo spargimento di sangue. Anche questo sarà vero, ma è difficile immaginare che in certi frangenti, quando la violenza ti incalza e ti stritola, la mera evocazione della forza della legge possa cancellare pericoli e offese. Illusione, applicazione di un improbabile codice dei sogni. O degli incubi: prima fatti ammazzare, poi chiama le forze dell’ordine.
Salvatore Scarpino

Anonimo ha detto...

continua

... ed ecco la necessità che la legge contempli con molto più buon senso le ragioni della legittima difesa.

Anonimo ha detto...

Ieri su rete4 (no su rai3) ho assistito ad una rievocazione del calvario di ENZO TORTORA, morto in seguito alle feroci persecuzioni giudiziarie. Un assassinio.
I colpevoli di tanta ignominia, non solo non hanno pagato il fio dei loro "errori", ma hanno fatto, nel frattempo, una brillante carriera.
E pensare che hanno prestato fede alle parole di un pentito pliriassassino.
E pensare che "distrattamente" (errare humanum!) non hanno verificato un nome scritto su un taccuino.
Chi non ne è a conoscenza si regga forte alla sedia o si aggrappi ad un sostegno!
Il nome scritto nel taccuino fu letto Enzo Tortora, ma in reltà era Enzo Tortone (una svista può capitare, no?): accanto al nome c'era un numero telefonico che non era di Tortora, ma proprio di Tortone. Nessuno si preoccupò di controllare quel numero.
Olè!! Quattro anni di galera.
Olè!! Manette spettacolo (e che spettacolo) al momento dell'arresto. Distruzione della vita morale e fisica di una persona perbene.
Ma guai a gettare discreto sulla categoria degli infallibili! Che quando si accaniscono contro un innocente, invece della punizione ricevono la promozione!!!!
Olè!!!!
PS
Di casi come questo se ne contano! da scrivere un'enciclopedia.

Anonimo ha detto...

continua

Tanto che Tortora disse:
"Siamo tutti in libertà provvisoria" ...

Anonimo ha detto...

continua
... Siamo vicini a Natale. Sei seduto davanti al fuoco del caminetto, nell'intimità della famiglia. ... Suona il campanello. Apri la la porta. Ci sono due carabinieri che ti prelevano, dandoti il tempo solo di infilare una giacca. Non dimenticare che improvvisamente sei divenuto un criminale!
Ti portano al comando. Ti trattengono per ore. Poi ti "traducono" in carcere con accuse che ti piovono in testa come un meteorite. Ti mettono le manette. Esci ammanettato di fronte ad una folla di curiosi giornalisti cameramen con telecamere. Tu sei già "morto".Intorno a te curiosi, accuse, offese, sguardi ostili ...
Poi il buio del carcere, il buio di anni senza un filo di speranza.
Tutti coloro che giustificano questa oscenità, come errore, come incidente di percorso, come "si sa tutti possono sbagliare", dovrebbero provare sulla loro pelle questo doloroso calvario. A quel punto cambierebbero opinione.
PS
E chi non ricorda il padre dei due fratellini caduti in un pozzo?
Poi ci sono quelli che hanno scontato, 10 12 20 anni. Oh, certo! alla fine non hanno nemmeno chiesto scusa.
E' o non è l'ora di cambiare sistema?

Anonimo ha detto...

continua
... Naturalmente tutto questo è contestuale all'argomento dei diritti dell'uomo.

Anonimo ha detto...

"Ti portano al comando. Ti trattengono per ore. Poi ti "traducono" in carcere con accuse che ti piovono in testa come un meteorite. Ti mettono le manette".

Forse Lei rimembra con nostalgia e ha presenti piuttosto la giustizia sommaria praticata in altri paesi, tipo Burundi o Burkina Fasu.E parla evidentemente per sentito dire, avendo tratto ispirazione per questa colorita e fantasiosa ricostruzione dai soliti giornali partigiani e bugiardi che hanno interesse a mettere il bavaglio all'azione di controllo della magistratura sulle malefatte della politica.


Irene

Anonimo ha detto...

"Tanto che Tortora disse:
"Siamo tutti in libertà provvisoria" ...


si tratta del solito argomento...sono stati giudici a ristabilire la giustizia nel caso Tortora e a rimediare all'errore dei giudici che li avevano preceduti, non lo dimentichi. Un errore gravissimo, chiaro, ma da questo a riformare in senso deteriore la giustizia per fare i propri interessi eliminando tutti i controlli (chi controllerà la politica?) ne passa...perché questo in realtà si vuuole fare, non migliorare la giustizia per venire incontro alle giuste attese dei cittadini.

Irene

Anonimo ha detto...

"Ieri su rete4 (no su rai3) ho assistito ad una rievocazione del calvario di ENZO TORTORA, morto in seguito alle feroci persecuzioni giudiziarie. Un assassinio.
I colpevoli di tanta ignominia, non solo non hanno pagato il fio dei loro "errori"

ma guarda CHE CASO STRANO, su RETE 4, e in questo momento...certo su RETE 4 non mi aspetterei un programma sulla P2, progetto EVERSIVO cui era iscritto il nostro valente Premier con il suo baldo scudiero Cicchitto. Il Padrone ha sempre ragione. Le guardie trasformate in ladri. bello spettacolo.

Irene

Anonimo ha detto...

p.s.: dimenticavo, complimenti per la Sua prosa drammatica e molto colorita, degna della prosa di Livio...peccato che si tratti della solita propaganda berlusconiana, trita e ritrita, per risolvere i PROPRI guai con la Giustizia.

Irene

Anonimo ha detto...

p.s. 2: cosa ne dite? facciamo una colletta e iscriviamo quel competentissimo giornalista che è Scarpino (nomen omen) a un corso di Giurisprudenza?

Irene

Anonimo ha detto...

"quando la violenza ti incalza e ti stritola"

:-)Salvatore Scarpino è semplicemente RIDICOLO.

Irene

Anonimo ha detto...

... Forse Lei rimembra con nostalgia e ha presenti piuttosto la giustizia sommaria praticata in altri paesi, tipo Burundi o Burkina Fasu...

Purtroppo, invece, è la nostra.
Complimenti, comunque, per l'attaccamento alla Giustizia. Giustizia ad ogni costo. Close to home. Serie tv a colori.
Non è per caso Lei la zelante inquisitrice?

Anonimo ha detto...

... peccato che si tratti della solita propaganda berlusconiana, trita e ritrita, per risolvere i PROPRI guai con la Giustizia.

... GIUSTO!
Tutti i salmi finiscono in Gloria!
Ora qualche "guaiuccio" (GUAIACCIO?) lo passa anche il partito della superiorità morale.
Ma siccome in Italia esite un solo criminale, scaricheranno le colpe addosso a lui: Il Capo dei Capi.

Anonimo ha detto...

A Mauro!!!
Che nun ciai proprio gnente da di'?
z

Anonimo ha detto...

... Ma siccome in Italia esite un solo criminale, scaricheranno le colpe addosso a lui: Il Capo dei Capi...

Giustissima osservazione.
Berlusconi è un jolly. Qualunque discussione prenda una brutta piega, zacchete!
Berlusconi e i processi. I quali non hanno nessuna finalità politica. Su questo non ci piove, anche se oggi piove su tutta Italia.
Bhe! Allora abbiamo una banca! chi era all'altro capo del filo? Berlusconi?
Sì! Facci sognare!
Chi era il fabbricante di sogni? Ma Berlusconi.
Ora mezza sx è sotto inchiesta. Sì, ma questa volta vale il principio dell'innocenza, fino a CONDANNA DEFINITIVA. Appunto. Si sta parlando di gente perbene.
Della sx puoi dire tutto quello che vuoi.Ma non tocchiamo la
Superiorità morale!
Aho!

Anonimo ha detto...

PS
Io non sono di destra. Sia ben chiaro!

Anonimo ha detto...

"quando la violenza ti incalza e ti stritola"

:-)Salvatore Scarpino è semplicemente RIDICOLO.

E se capitasse a Lei? Sicuramente cambierebbe parere.
Però dovrebbe vivere in prima persona tutto il calvario. Passo per passo. Fino alla morte.
Si fa presto ad enunciare principi astratti. Ma la vita non è un'astrazione.

Anonimo ha detto...

quel che irridevo era lo stile del giornalista, non certamente la situazione di chi si trovi in difficoltà. Lei cita sempre esempi di cattivo funzionamento della giustizia, ma dimentica di ricordare le centinaia di giudici morti ammazzati per fare il loro dovere, trasferiti, privi di mezzi per lavorare, in certe zone d'Italia spiati con cimici nel loro stesso ufficio (Nicola Gratteri-Calabria) e che si sono visti recapitare a casa pallottole (Giudice Lima-Tribunale di catania). Perché non parlare anche di loro, e delle sentenze rese nel tempo corretto da numerosi giudici italiani che fanno i salti mortali per far funzionare le cose nonostante i folli provvedimenti della politica? perché non parlare del Tribunale di Trani, che emette sentenze penali in tempo record e non ha alcun ritardo? perché non parlare della Procura di Bolzano, indicata ad esempio e premiata perfino dagli uffici giudiziari europei? Perché spalare tonnellate di strame sul lavoro e sul sangue altrui, sulle centinaia di giudici onesti e perbene, NON SAPENDO NULLA delle difficoltà del loro lavoro quotidiano, delle pressioni che subiscono, non conoscendo nemmeno l'ABC del diritto?

Irene

Anonimo ha detto...

"Però dovrebbe vivere in prima persona tutto il calvario. Passo per passo. Fino alla morte"


lei parla per esperienza personale? se parla per sentito dire, come fanno molti, allora le sue parole sono destituite di forza. E in ogni caso, indirizzandomi questo augurio, dimostra anche, mi permetta di dirglielo francamente, un animo davvero cattivo.

Irene

Anonimo ha detto...

"Purtroppo, invece, è la nostra".

parla per esperienza personale? è un magistrato? è avvocato? Altrimenti, le sue


"Complimenti, comunque, per l'attaccamento alla Giustizia. Giustizia ad ogni costo. Close to home. Serie tv a colori."

NO. in caso non lo avesse capito, si tratta di attaccamento alla verità, che sta sempre nel mezzo.Lei continui pure, dall'alto della sua misconoscenza della giurisprudenza e della visione del TG4 di Emilio Fede, a ripetere slogans propagandistici.


"Non è per caso Lei la zelante inquisitrice?"

Lei delira, non so di cosa parli. e abbia una buona volta il coraggio di firmarsi. Anche questo è rivelatore della sua personalità.

Irene

Anonimo ha detto...

parla per esperienza personale? è un magistrato? è avvocato?

che sciocca, non posso certo aspettarmi una risposta sinecra da chi non ha nemmeno il coraggio e l'educazione di scegliersi un nick di fantasia.

Irene

Anonimo ha detto...

... Lei continui pure, dall'alto della sua misconoscenza della giurisprudenza e della visione del TG4 di Emilio Fede ...

Di Emilio Fede o di Santoro, oppure di Flores ..., ma già, forse di Augias ... che sciocco, non ci pensavo, "Distrazione!" come diceva Totò, della redazione del Tg3, tanto perseguitata dalla Santa Inquisizione del Capo dei Capi.
Scusi tanto la mia grassa ignoranza, misconoscenza, incompetenza nei confronti di una Giustizia che è uguale per tutti, ma per alcuni un po' meno uguale.
Colpa della legge? Colpa dei suoi Sacerdoti? Ai posteri ...
Sempre rispettosamente

Anonimo ha detto...

PS
Con questo vuol dire che sono un Coniglio maleducato?
Mi scusi, ma io sono libero di fare e di agire secondo il mio criterio. Non per questo mi pare che sia giusta la sua obiezione.
Sempre rispettosamente

Anonimo ha detto...

... si tratta di attaccamento alla verità ...

che sta sempre nel mezzo? o da una parte? dipende dai punti di vista.
Come diceva Toto -Parlamo parlamo e nun ce capimo!

Anonimo ha detto...

Non per questo >
per questo

Anonimo ha detto...

per questo >
per questo mi pare che non

maurom ha detto...

Il ping pong verbale che imperversa nei commenti non è il massimo del dialogo.

Ho visto che le posizioni rimangono contrapposte senza che ci sia il minimo ripensamento di qualcuno: è lo scotto che si paga quando si radicalizzano i punti di vista.

Mi pare di poter intervenire (contento Z?)su un punto sollevato da Irene, allorché si chiede chi giudicherà i politici.
I politici vengono giudicati nelle cabine elettorali!
Segue considerazione personale:se certi candidati vengono eletti a furor di popolo, è perché si sono comprati gli elettori? oppure perché i loro "peccati" vengono considerati veniali o addirittura inesistenti?

Certamente i magistrati sono per la stragrande maggioranza onesti e corretti, ma non augurerei a nessuno di capitare nella spirale perversa di un errore giudiziario o nell'accanimento ingiustificato di un pubblico ministero.

Per concludere pregherei tutti i commentatori di rendersi riconoscibili anche solo con una sigla e di non portare allo spasimo un argomento: si rischia di non essere letti.

Grazie

Anonimo ha detto...

... Certamente i magistrati sono per la stragrande maggioranza onesti e corretti, ma non augurerei a nessuno di capitare nella spirale perversa di un errore giudiziario o nell'accanimento ingiustificato di un pubblico ministero. ..

E' quanto cerco di voler dimostrare
grazie

Anonimo ha detto...

(contento Z?)

grazie

Anonimo ha detto...

Per Mauro

"I politici vengono giudicati nelle cabine elettorali!"

purtroppo non con questa legge elettorale, che prevede che sia il segretario del partito a scegliere i candidati, senza che peraltro siano indette primarie oppure un qualsivoglia meccanismo democratico alla base della scelta di chi dovrà rappresentarci. Si sceglie una lista preconfezionata di deputati che risponderanno al segretario di partito del loro operato, non certo agli elettori.

Se io non apprezzo l'operato di un deputato, ad oggi non ho alcun mezzo per evitare che vada in Parlamento, né posso impedire che i partiti lo ricandidino , nonostante abbia malamente operato. Attualmente la politica decide di se stessa (autorizzazioni a procedere per politici che si siano macchiati di reati penali non nell'esercizio della loro funzione pubblica, aumenti di stipendio, modo di gestire l'enorme quantità di denaro che viene destinato per i rimborsi elettorali, leggi per evitare di dover rispondere alla giustizia a differenza degli altri cittadini)senza che nessuno possa nulla, nemmeno la Corte dei Conti, impotente di fronte a tanto generalizzato spreco di denaro pubblico (basta leggere le ralazioni sconsolate che la suddetta corte redige annualmente).

E certo, aggiungo, essere messi di fronte, in quanto elettori, alla scelta fra Scilla e Cariddi, ossia fra due partiti (PDL e PD) che presentano entrambi gravi problemi di moralità e numerosi inquisiti e condannati tra le proprie fila, oltre che un'incapacità di governo comprovata dall'esperienza dell'ultimo ventennio (i nomi sono sempre gli stessi, da una parte e l'altra!), non è esattamente una prospettiva esaltante.


"se certi candidati vengono eletti a furor di popolo, è perché si sono comprati gli elettori?

certamente no. L'esito del voto va rispettato.Avrei qualche dubbio per certe zone del meridione.

oppure perché i loro "peccati" vengono considerati veniali o addirittura inesistenti?"


che corruzione di testimoni e giudici, falso in bilancio, il pagamento di tangenti alla guardia di finanza, tanto per citarne alcuni, siano da definirsi esattamente con il termine “peccati veniali” non direi proprio...(reati a vario titolo prescritti, amnistiati, archiviati, cancellati da leggi emanate mentre il procedimento era in corso…). Forse le persone che non hanno la benché minima formazione giuridica hano qualche difficoltà a comprendere l'esatta portata e gravità di queste accuse, per le quali il Premier non ha accettato di farsi giudicare, a differenza di quanto avviene per tutti gli altri cittadini.

Irene

Anonimo ha detto...

a Mauro
d'ora in avanti posterò i miei commenti, rispondendo, al più, ad una sola obiezione.
Mi pare giusto. Ti chiedo scusa per il ping pong di botte e risposte.
Nel mio caso non si tratta di radicalizzazione (di idee). Ma è giusto che una volta chiarito un concetto, non se ne parli più
Ti saluto
l'anonimo

Anonimo ha detto...

a Mauro
d'ora in avanti posterò i miei commenti, rispondendo, al più, ad una sola obiezione.
Mi pare giusto. Ti chiedo scusa per il ping pong di botte e risposte.
Nel mio caso non si tratta di radicalizzazione (di idee). Ma è giusto che una volta chiarito un concetto, non se ne parli più
Ti saluto
l'anonimo

Anonimo ha detto...

Per Mauro,
"Ho visto che le posizioni rimangono contrapposte senza che ci sia il minimo ripensamento di qualcuno: è lo scotto che si paga quando si radicalizzano i punti di vista"

chiedo la cortesia di leggere con attenzione i miei interventi. per questo mi permetto di sottoporre ancora alla sua tua attenzione un mio intervento di qualche giorno fa, che dimostra che non è vero che da questo dialogo non scaturisca alcun ripensamento. Il dialogo, quendo è educato e rispettoso, apporta solo conoscenza e arricchimento reciproco. Solo, alle volte ho l'impressione che nei piei riguardi pesi ancora un mnotevole pregiudizio.

Grazie comunque per l'attenzione

Irene

"La superiorità morale della sx
l'infallibilità dei magistrati"

INFATTI NESSUNO HA MAI AFFERMATO QUESTO. Ma bisogna guardare anche chi pronuncia questi saggi principi, che dovrebbe dare per primo il buon esempio.

Il PDL ospita numerosi condannati definitivi (se vuole posso fornirle l'elenco) e anche avvocati difensori di mafiosi.
Il nostro Premier è stato oggetto di numerose indagini da parte di più procure e ha reputato di approfittare della propria carica (e del proprio ex segretario personale, roba da repubblica delle banane) con numerose leggi per rendersi immune dalla legge, a differenza degli altri cittadini che non possono disporre di altre scappatoie davanti alla legge.
Non mi sembra che siano le persone più appropriate per parlare di legalità.

Ciò premesso, sono d'accordo con lei. Il PD è un partito che ospita numerosi personaggi di dubbia moralità e grande spregiudicatezza (in primis Bassolino, ma anche Violante e La Torre, ma anche Veltroni sindaco di Roma e d'Alema, e l'elenco potrebbe continuare )e non ha fatto nulla per contribuire a moralizzare la politica italiana e per fare pulizia al proprio interno.
Quanto alla magistratura, ritengo che vi siano numerose male marce gravemente compromesse con la politica, soprattutto nei vertici e in certe procure ove, come quella di Catanzaro, nell'arco di un anno sono stati istruiti solamente pochissimi processi per corruzione senza che ciò appaia strano a nessun organo di controllo della magistratura.
Così come nessuno si è mosso, e in primis il nostro valente Presidente della Repubblica, quando ispettori del Ministero di Grazia e Giustizia stazionavano giorno e notte nell'ufficio di un coraggioso magistrato come de magistris per anni. Chissà perché il Presidente in quel caso, vedendo un magistrato trasferito in barba al principio costituzionale dell'inamovibilità dei giudici, non ha avuto nulla da dire. D'ora in poi sarà sempre più facile rimuovere tutti i magistrati che fanno il loro dovere (ricordo che de magistris stava indagando su esponenti dell'UDEUR e della sinistra)indagando con imparzialità senza guardare in faccia nessuno. Si potrà rimuoverli e rubargli le indagini non appena diventeranno pericolosi per il potente di turno, di destra e sinistra. Con grave e irreparabile offesa per la democrazia e per noi tutti.

P.s.: ricordo che il Procuratore Iannone di Catanzaro, che ha disposto la contro-perquisizione e il sequestro degli atti custoditi dalla Procura di salerno, era INDAGATO DA DE MAGISTRIS. Nessuno lo trova strano? Come può un indagato disporre con sequestro di atti che lo riguardano? Perché nessuno dice niente e soprattutto il nostro Presidente FINTO GARANTE?

Sono i magistrati seri e perbene quelli che pagano, quelli che non faranno mai carriera perché sono indipendenti e non piegano la schiena al potere, che pagano. Certo che sbagliano, eccome, sono umani, ma che gli si contestino cose giuste, e secondo diritto, non li si persegua e trasferisca come criminali seguendo procedure ai limiti dell'illegalità perché hanno avuto il coraggio di non piegarsi allo strapotere di una politica sempre più corrotta.

Irene

09 dicembre, 2008 11:18

Anonimo ha detto...

Non ci si ricorda mai della roccaforte dei pm politicizzati.
Non mi piace la tua faccia? ... ed io ti inquisisco.
anonimo (non veneziano)

Anonimo ha detto...

"La superiorità morale della sx
l'infallibilità dei magistrati"

Vorrei chiarire un equivoco.
Ogni volta che addebito qualcosa alla sx, l'interlocutrice che si firma Irene si risente
in prima persona.
Ora penso che sia il caso di ribadire che quando affermo che la sx si fregia
del falso mito
della superiorità morale, non voglio dire che questa affermazione proviene da Lei.
Affermo sic et simpliciter che la sx vanta, e non temo smentita, questa presunta superiorità, specchio per le "lodole", palloncino pieno di aria fritta.
Ne fa fede la dichiarazione del dolce Walter il quale, nel difendere le birichinerie degli appartenenti al suo partito, afferma che Berlusconi non è "qualificato" a "parlare", come se loro ... lo fossero quando "parlano" di lui.
Se vogliamo ritorcere l'argomento, diciamo pure (faccio uno sforzo) "senti chi parla!" (Cencio che dice male di straccio!). Tutto qui.
Nella speranza di aver chiarito il mio pensiero, prometto a Mauro di non fare il pingPong con questa questione.
l'anonimo
PS
I guai giudiziari del "povero" Silvio sono incominciati dal momento in cui fece inceppare la "gioiosa macchina da guerra" di Achille Occhetto. Finita alla rottamazione.

maurom ha detto...

Grazie anonimo.
Sobrio, chiaro, conciso e convincente.

Anonimo ha detto...

PS
I guai giudiziari del "povero" Silvio sono incominciati dal momento in cui fece inceppare la "gioiosa macchina da guerra" di Achille Occhetto. Finita alla rottamazione.

Traffico di droga [modifica]
Nel 1983 dopo essere stato fermato in autostrada da una pattuglia di carabinieri, Berlusconi fu trovato in possesso di "materiale ambiguo" e, nell'ambito di un'inchiesta su un traffico di droga, furono messi sotto controllo i suoi telefoni. L'indagine non accertò nulla di penalmente rilevante e nel 1991 fu archiviata.


Falsa testimonianza [modifica]
Nel corso di un processo penale per diffamazione, avviato da una querela di Berlusconi per via di un articolo comparso sulla rivista Epoca nel 1987, il querelante riferì all'Autorità giudiziaria, sotto giuramento, di non aver corrisposto alcunché a Licio Gelli all'atto di iscriversi alla sua Loggia massonica, la P2, nel 1981.[6]

I giornalisti imputati, tutti assolti, a loro volta presentarono un esposto presso la Pretura di Verona contro Berlusconi, affinché nei confronti di quest'ultimo fosse avviato un procedimento penale per falsa testimonianza.

Il 22 luglio del 1989 il pretore Gabriele Nigro firmò una sentenza istruttoria di non doversi procedere perché il fatto non costituisce reato.

Tale decisione veniva impugnata presso la Sezione istruttoria della Corte d'Appello di Venezia la quale nel 1990, essendo stata varata un'amnistia nei primi mesi di quello stesso anno, dichiarava il reato contestato a Berlusconi estinto a causa del suddetto provvedimento parlamentare.[7]

Tale decisione è stata poi confermata dalla Corte di Cassazione nel 1991

Tangenti alla Guardia di finanza [modifica]
Silvio Berlusconi è stato accusato di concorso in corruzione, reato che sarebbe stato perpetrato mediante il versamento di alcune tangenti ad ufficiali della Guardia di Finanza impegnati in verifiche fiscali presso quattro aziende dell'imprenditore milanese. Gli episodi contestati sarebbero risaliti, secondo quanto prospettato dall'accusa, al 1989 (tangente per Videotime), al 1991 (Mondadori), al 1992 (Mediolanum) e al 1994 (Tele+).


il "povero" Silvio, tutti anni in cui era entrato in politica...

si sbugiardano i fanfaroni con notizie e fatti e non con opinioni, capito Maurom?

Anonimo ha detto...

naturalemnte è tutto documentato su wikipedia

per obiettare please portate i fatti... le opinioni le lasciamo agli ignoranti

Anonimo ha detto...

L'indagine NON ACCERTO'nulla di penalmente rilevante e nel 1991 fu archiviata....

il QUERELANTE !!!riferì all'Autorità giudiziaria ....
il pretore Gabriele Nigro firmò una sentenza istruttoria di non doversi procedere perché il fatto NON COSTITUISCE REATO!!!!....

concorso in corruzione, reato che SAREBBE STATO!!! perpetrato mediante il versamento di alcune tangenti ad ufficiali della Guardia di Finanza ...
Gli episodi contestati SAREBBERO RISALITI!!! ...

tutto al condizionale!

CERCA CERCA E NULLA TROVAI ... MIZZECA!

Allora abbiamo una banca!
Sì, facci sognare
(intercettazione telefonica fra esponeti del Pd ed un faccendiere " 'nu poco losco").

Anonimo ha detto...

CERCA CERCA E NULLA TROVAI ... MIZZECA!

ho parlato di ignoranti e subito eccoli qui

caro ignorantone bello, hai letto tutto quello che c'è scritto o prendi solo quello che fa comodo a te?

ripeto, ignorante ascola per l'ultima volta, che c'è gente che riferisce "I guai giudiziari del "povero" Silvio sono incominciati dal momento in cui fece inceppare la "gioiosa macchina da guerra" di Achille Occhetto. Finita alla rottamazione."

copiando notizie che fanno risalire le vicissitudini giudiziarie del "povero" Silvio ad anni diversi da quelli teorizzati dall'amico ho dimostrato 2 cose
1) che non è vero che la macchina della giustizia si mette in moto quando scende in campo
2) sei un ignorante come una capra che non riesci a capire cose così banali

ps: i malaffari della sinistra sono sotto gli occhi di tutti

i malaffari di Silvio si vogliono nascondere sempre sotto il tappeto

la verità sempre a metà, coraggio studia!!

Anonimo ha detto...

Non ne vale davvero la pena. Loro sono bravi a buttare strame sugli altri, ma non ho mai letto un commento autocritico, mai un dubbio, un ripensamento sull'operato del Padrone. Pensiero unico e monolitico. Non si risponde mai per contestare gli argomenti, nel merito. Si risponde solo per frasi fatte e slogans mutuati dal tg di Emilio Fede.

E' proprio vedo quel che dice Maurom:
"Ho visto che le posizioni rimangono contrapposte senza che ci sia il minimo ripensamento di qualcuno: è lo scotto che si paga quando si radicalizzano i punti di vista."

Peccato che egli, forse senza rendersene conto, sia l'esempio più evidente di quanto rimprovara agli altri.

Non ne vale davvero la pena.

Irene

Anonimo ha detto...

se c'è una cosa che mi fa incazzare è l'ipocrisia! in questo stesso blog dove ora si celebra la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, tempo fa c'era un post che esaltava la legge Biagi...
Prendiamo l'art 24 della dichiarazione dove si parla di FERIE PERIODICHE RETRIBUITE e pensiamo alle migliaia di poveri precari italiani...
Per carità, ognuno ha le sue idee, ma un po' di coerenza non guasterebbe...

Anonimo ha detto...

... un post che esaltava la legge Biagi...

... infatti i "Giustizieri" lo hanno punito! La fine che spetta a tutti i "cattivi"!

Anonimo ha detto...

eh
oh capito?
chairo?
oh
oho
hhh!!!!
shhh!!
mizzica

maurom ha detto...

Questo blog è POLITICAMENTE SCHIERATO.

Se non basta la denominazione del blog, lo ribadisco con forza: sono di centrodestra e considero Berlusconi uno statista di grande levatura.
Punto e a capo.

I commenti sono graditi e la dialettica è il sale della politica, ma non si può pretendere di imporre il proprio punto di vista.
Non so se i siti e i blog di centrosinistra/sinistra permettano tanta libertà di dissenso: mi risulta che la maggior parte cancelli i commenti sgraditi.

Sui procedimenti a carico di Berlusconi non desidero più esprimermi.
Faccio solo notare che Wikipedia non è il Vangelo: tutti sanno che è scritta dagli utenti e che i controlli sono solo formali.

Anonimo ha detto...

Però non si può nemmeno rimproverare agli altri quel che non si fa in prima persona.

Pertanto non trovo coerente e scrivere: "Ho visto che le posizioni rimangono contrapposte senza che ci sia il minimo ripensamento di qualcuno" : è lo scotto che si paga quando si radicalizzano i punti di vista."


Il tuo punto di vista, permettimi di dirtelo, è fra i più radicali fra quanti scrivono in questo blog, né ho mai letto di alcun tuo parziale ripensamento, su qualsivolgia questione riguardante il tuo partito.

Ecco quindi che viene a mancare il presupposto essenziale per il dialogo: l'ascolto attento dell'altro senza preconcetti e la disponibilità a cambiare parere qualora l'altro sappia usare argomenti più convincenti dei nostri.

Essere schierati non significa, almeno credo, essere sordi a qualsivoglia altrui ragione, e pensare che il Segretario del proprio partito sia infallibile come un Dio.

Irene

Anonimo ha detto...

a proposito di "condizionali" e "peccati veniali"

"Udienza lampo di appena 15 minuti, l'accusa aveva chiesto la prescrizione
La depenalizzazione era stata varata dal governo presieduto dall'imputato
Processo Sme, Berlusconi assolto
"Il falso in bilancio non è più reato"


Silvio Berlusconi
MILANO - "Il fatti non sono più previsti dalla legge come reato". Con questa formula i giudici della I sezione penale del Tribunale di Milano hanno prosciolto Silvio Berlusconi dall'accusa di falso in bilancio nell'ultimo stralcio di procedimento nato con il caso-Sme. Gli episodi contestati all'ex premier, infatti, risalivano alla fine degli anni Ottanta.

All'inizio dell'udienza, durata meno di un quarto d'ora, l'accusa aveva chiesto la prescrizione, mentre la difesa aveva sollecitato i giudici ad un verdetto di proscioglimento perché i fatti NON COSTITUISCONO PIU' REATO. Era stato, infatti, proprio durante il governo Berlusconi che il falso in bilancio era stato radicamente rivisto. Una interpretazione, quest'ultima, che è stata accolta dai giudici.

I fatti contestati all'ex premier risalivano al periodo che va dal 1986 al 1989, e, quindi, sarebbero comunque stati coperti dalla prescrizione. I giudici, come detto, hanno però deciso di prosciogliere Berlusconi perché il fatto non è più previsto come reato, invece che dichiarare la prescrizione, come richiesto dal pm Ilda Boccassini. Il procedimento in cui Berlusconi era imputato di falso in bilancio era stato stralciato dal troncone principale del processo Sme, in quanto i giudici avevano investito la Corte europea affinché valutasse la congruità della normativa italiana sul falso in bilancio con le direttive comunitarie.

La Corte europea aveva deciso però di non entrare nel merito delle leggi in vigore nei singoli Paesi. "Dopo sei anni è stata pronunciata una sentenza che il Tribunale e la Procura avevano cercato in ogni modo di evitare rivolgendosi addirittura alla Corte di Giustizia europea", ha commentato l'avvocato Nicolò Ghedini, difensore insieme al collega Gaetano Pecorella di Silvio Berlusconi (ENTRAMBI PARLAMENTARI, che caso strano...)

La legge che riforma il falso in bilancio è stata una delle prime cosiddette "leggi ad personam" approvate dal passato governo Berlusconi. Il provvedimento è diventato infatti operativo già dal gennaio 2002 grazie a un decreto varato a TEMPO DI RECORD dall'allora ministro della Giustizia Roberto Castelli. "Le fattispecie di minore gravità del falso in bilancio - spiegava il Guardasigilli - sono state depenalizzate e saranno punite con sanzioni amministrative in linea con l'attuale tendenza a limitare ai casi realmente gravi l'intervento penale".

Lo scorso ottobre la Cassazione aveva chiuso definitivamente un altro troncone del procedimento Sme a carico di Silvio Berlusconi assolvendolo dalle accuse di corruzione nell'intricata vicenda della vendita del comparto agro-alimentare dell'Iri alla Cir, la finanziaria di Carlo De Benedetti. La posizione del leader di Forza Italia era stata stralciata da quella degli altri sei imputati, compresi il senatore Cesare Previti e il giudice Squillante, in seguito all'approvazione del "LODO SCHIFANI", un'altra delle cosiddette "leggi ad personam" (SUCCESSIVAMENTE DICHIARATA INCOSTITUZIONALE dalla Suprema Corte) che introduceva l'immunità per le cinque più alte cariche dello Stato".

(30 gennaio 2008)

Così ce la faccio anch'io a farmi assolvere. Se era davvero innocente, doveva farsi giudicare, come ha fatto Andreotti.


Irene

Anonimo ha detto...

"Le fattispecie di minore gravità del falso in bilancio " di cui parlò Castelli nel 2002, all'epoca della riforma del diritto societario (che modificava sensibilmente la precedente giurisprudenza relativa al reato di falso in bilancio), GUARDA CASO ERA PROPRIO QUELLA CHE RIGURADAVA IL PROCESSO PER FALSO IN BILANCIO CHE L'ALLORA PREMIER, Berlusconi, aveva a proprio carico.

Ma CHE STRANO, è stato fortunato, MENTRE ERA AL GOVERNO; il ministro di Grazie e Giustizia DEL SUO GOVERNO ha varato una riforma del diritto societario che OGGETTIVAMENTE lo ha avvantaggiato facendolo prosciogleire perché il fatto non era più reato. Ma PRIMA di questa legge-vergogna del 2002, vatta valere RETROATTIVAMENTE, per reati precedenti, ERA REATO ECCOME!

perché non avete nulla da dire nel merito? Eh già, si tratta di un "peccatuccio veniale"...ma cosa volete che ne sappia la gente di diritto societario? Chi può rendersi conto veramente della gravità di un simile comportamento?

Irene

Anonimo ha detto...

... ma cosa volete che ne sappia la gente di diritto societario?

Io non ho tempo nè voglia di andare a scartabellare le scartoffie.
Voi cercate di denigrare Belusconi all'unico scopo di sottrargli voti a vs favore.
Per quel che mi riguarda potete andarvi a fare una bella vacanza alle Maldive.
Scandalizzati?
Calma, calma!
Anche se riusciste a dimostrare che il Mostro è il Capo dei Capi, il mio voto non lo becchereste ugualmente.
Meglio mandare al governo il Capo dei Capi che voi.
Risparmiatevi tempo e fatica.
Per me la più grande disgrazia che possa capitare è la sinistra al governo.
Con la speranza che sia tutto chiaro
tanti saluti

maurom ha detto...

La legge sulle rogatorie varata dal governo Berlusconi sul falso in bilancio ha ottenuto il consenso del Gruppo di lavoro dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) sulla lotta contro la corruzione, che l'ha esaminata nei giorni scorsi a Parigi.

In base all'esauriente presentazione della normativa svolta da parte italiana e su indicazione degli esaminatori britannico e messicano, l'OCSE ha riconosciuto la piena conformita' della legislazione italiana sulle rogatorie con i requisiti della Convenzione dell'OCSE sulla corruzione dei pubblici ufficiali nelle transazioni economiche internazionali. L'Italia e' stata inoltre chiamata a far parte di un organismo ristretto, costituito per verificare l'osservanza della Convenzione.

Il via libera dell'Ocse alla legge italiana sulle rogatorie e sul falso in bilancio e' 'un'altra smentita alle tante bugie messe in circolazione nei mesi scorsi dal centrosinistra, da alcuni magistrati e da certa parte del mondo dell'informazione". Lo afferma il ministro della Giustizia Castelli. L'esito dell'esame ha evidenziato che la legislazione italiana rappresenta, sul punto, una normativa di avanguardia nell'attuazione dei principi della Convenzione' dell'Ocse.
(Ansa 3 maggio 2002)

Anonimo ha detto...

... La legge sulle rogatorie varata dal governo Berlusconi sul falso in bilancio ha ottenuto il consenso del Gruppo di lavoro dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) sulla lotta contro la corruzione, che l'ha esaminata nei giorni scorsi a Parigi. ...

Grazie Mauro!
Grazie per il chiarimento.
Ma vuoi vedere che non saranno soddisfatti?
Probabilmente ti faranno una dotta citazione tratta da Wikipedia. E se sta scritto su Wikipedia ...
A me piace la gente che cerca VERAMENTE giustizia, anzi Giustizia, (con la maiuscola!), ma questi signori si danno da fare con l'unico scopo di denigrare Berlusconi.
E qui, ovviamente, la giustizia, pardon! Giustizia, c'entra come il cavolo a merenda.
z

Anonimo ha detto...

caro z
e che dire delle famose, e messe a tacere, svendite della Sme all'amicone D.B., compagno di merende?
E che dire del grosso affare, ma che naso!, di Telekom Serbia, col quale il nostro paese ci ha rimesso miliardi su miliardi? Che bella osservazione sarebbe il far notare che quei soldi finirono in tasca a Milosevic, noto per la sua grande filantropia?
Vuoi scommettere che qui si daranno da fare per dimostrare che è tutto falso?
Sì, perché le accuse contro Berlusconi sono tutte vere, ma quelle rivolte a loro ... sono un sacrilegio, un'offesa alla sacrosanta Verità.
ti saluto
k

Anonimo ha detto...

Le luci di Natale arrivano dai gulag cinesi
di Gian Micalessin

Allarme delle associazioni umanitarie: gran parte delle decorazioni per le feste esportate da Pechino vengono prodotte nei centri di detenzione per dissidenti politici. I prigionieri costretti a lavorare gratis per le aziende
Lo chiamate albero di Natale, ma rischia di trasformarsi nell’albero della tortura e della schiavitù. A far la differenza bastano talvolta luci e addobbi. Soprattutto se sono «Made in China». Per capirlo basta visitare il museo del Laogai inaugurato a Washington da Harry Wu, il dissidente sopravvissuto a 17 anni di campi di lavoro e conosciuto come il Solgenitzin cinese. Nelle sale del museo dedicato ai gulag del comunismo di Pechino sono esposti bulbi fluorescenti, nastri argentati, lampadine colorate. Sono addobbi natalizi esattamente uguali a quelli accesi in questi giorni su migliaia di abeti. Arrivano dai campi di lavoro, da quei «laogai» dove dissidenti e prigionieri trasformati in schiavi di Stato garantiscono esportazioni a basso costo. «Gli italiani e gli europei non lo sanno, ma molti degli addobbi natalizi esportati da Pechino provengono dai campi di lavoro dove uomini e donne imprigionati soltanto per le loro idee o la loro religione vengono usati come schiavi di Stato - spiega Antonello Brandi direttore per l’Italia della Laogai Research Foundation, l’organizzazione fondata da Harry Wu che cataloga e denuncia i gulag cinesi. Secondo i dati dell’associazione raccolti in un documento intitolato «Manuale dei Laogai» operano in Cina 1.422 campi di lavoro. In quel manuale la connessione tra i simboli del Natale e la sofferenza acquista spietata concretezza. Uno dei centri più famosi per la produzione di luci e addobbi natalizi è la prigione di Fanjiatai nella città di Shayang, provincia di Hubei. Dentro quel gulag si producono i prodotti distribuiti sui mercati internazionali da alcune aziende situate nelle province di Zhejang, Jamgsu e Fujian. «Queste ultime forniscono solo il marchio - spiega Brandi - la mano d’opera a costo zero è tutta nel Laogai di Fanjiatai». In quella prigione-azienda sono detenuti, torturati e spesso uccisi centinaia di membri del Falung Gong il movimento religioso nel mirino della persecuzione cinese.
Jennifer Zheng, una militante del Falung Gong arrestata per quattro volte e detenuta senza processo per oltre un anno, ha descritto nel libro «Testimone per la storia» la sadica alternanza di tortura e lavoro forzato praticata in quel centro di detenzione. «Lavoravamo sette giorni alla settimana, dalle cinque e mezzo di mattina fino alle due di pomeriggio, ma se c’era bisogno di aumentare la produzione venivamo costretti a turni che arrivavano anche 15 ore. Chi smetteva di lavorare o si rifiutava di ammettere le proprie colpe subiva la pena del bastone elettrico. Sono stata torturata fino a quando ho perso conoscenza e costretta a imporre quello stesso supplizio ai miei compagni di detenzione. Quello secondo i responsabili della prigione era l’unico modo di dimostrare la mia redenzione». La tragedia dei Laogai emerge anche dal rapporto del «Comitato dell’Onu contro la tortura» pubblicato qualche settimana fa. Il rapporto denuncia «l’alto numero di morti e d’abusi durante la detenzione di individui mai giudicati da un tribunale e a cui non è riconosciuta alcuna possibilità di protestare per la propria prigionia». Oggi alcune di questi inferni del lavoro forzato esportano i loro prodotti anche in Italia. «Secondo le indagini della nostra fondazione - spiega Brandi - il centro di detenzione di Zhongba nella città di Qingzhen comprende un campo con almeno duemila prigionieri costretti a lavorare fino 16 ore al giorno e un marchio per la produzione di gemme di cristallo, lampadine e lanterne distribuite in Italia, Belgio, Francia e Stati Uniti con il marchio Zhuhai Chili Electronic . Costano poco, ma dietro a quel marchio si nascondono esseri umani ridotti in schiavitù e, spesso, anche prodotti nocivi e pericolosi per chi li acquista».

da il Giornale

Anonimo ha detto...

Affare Telekom Serbia

La commissione parlamentare (istituita da Berlusconi con L. n. 99 del 21/5/02) non formulò alcuna accusa diretta. La commissione parlamentare non presentò al Parlamento la relazione finale, come gli imponeva la legge istitutiva (L. 99/2002).

Il 21 aprile 2006, Maurizio De Simone, Giovanni Romanazzi e Antonio Volpe, tre dei testimoni chiave che avevano procurato alla commissione di inchiesta alcuni documenti relativi, tra le altre cose, ad una supposta tangente di 125 mila dollari versata a Prodi e Dini, vengono rinviati a giudizio per calunnia aggravata con l'accusa di aver fabbricato delle prove false.

Per non parlare di Igor Marini.
Dalle dichiarazioni del faccendiere svizzero Igor Marini (ex attore e stuntman, sedicente conte, noto precedentemente nella cronaca rosa per essere stato per alcuni anni il marito dell'attrice Isabel Russinova [3]) la commissione parlamentare incaricata ricostruì una vicenda di tangenti pagate ad esponenti del centrosinistra: In primo tempo Igor Marini fece i nomi di Romano Prodi, Piero Fassino, Lamberto Dini, che si sarebbero nascosti dietro gli pseudonimi di "Mortadella", "Cicogna" e "Ranocchio", e li accusò anche di essere i mandanti di un tentato omicidio a suo danno[4]. Successivamente il faccendiere coinvolse anche Walter Veltroni, Francesco Rutelli e Clemente Mastella; quest'ultimo, all'epoca dei fatti, non era membro del governo Prodi I, ma ne era all'opposizione[5]. Tra gli altri Marini chiamò in causa anche la moglie di Dini, Donatella Dini, e i Cardinali Camillo Ruini e Carlo Maria Martini [6]. Le notizie vennero fortemente rilanciate da una parte dei media e dallo stesso Berlusconi, che affermò: «La vicenda Telekom Serbia è tutta una tangente[7]».

Il punto di svolta nell'inchiesta avvenne con il viaggio a Lugano di una delegazione incaricata dalla commissione parlamentare d'inchiesta composta da due deputati, due funzionari di polizia, un magistrato-consulente e lo stesso Igor Marini. La delegazione doveva verificare l'esistenza dei documenti di cui aveva parlato il teste, che non furono trovati. Inoltre le autorità elvetiche non erano state opportunamente informate di quel viaggio, tanto che la delegazione fu fermata dalla polizia e trattenuta con l'accusa di «atti compiuti senza autorizzazione per conto di uno Stato estero» e per «spionaggio economico» secondo gli articoli 271 e 273 del codice penale elvetico. Dopo cinque ore di interrogatorio furono tutti rilasciati ad eccezione del solo Marini[8].

In seguito a questo evento Il teste venne dimostrato essere non credibile, le sue dichiarazioni si rivelarono delle calunnie e vennero completamente smentite dalla magistratura. La prove chiave delle sue accuse, due ordini di versamento, si rivelano dei falsi, come mostrato anche dall'inchiesta del settimanale L'Espresso[9] e del quotidiano La Repubblica.


Se devi parlare di come la sinistra ha rubato in questi anni cita altri furti con fatti e non opinioni come è tuo solito fare...

Anonimo ha detto...

Telekom serbia

Fu lo stesso Prodi ad ammettere che fu un affare molto poco redditizio (diciamo così), accampando giustificazioni di carattere finanziario. E io pago!
Ma il fatto concreto è, e rimane, che TS fu un affarone per la Serbia. Comprammo a 10 quello che, poco dopo, valeva 2. OK?
Il motivo?
Chiedetelo a Prodi.

Anonimo ha detto...

@ Mauro

Il via libera dell'Ocse alla legge italiana sulle rogatorie e sul falso in bilancio e' 'un'altra smentita alle tante bugie messe in circolazione nei mesi scorsi dal centrosinistra, da alcuni magistrati e da certa parte del mondo dell'informazione". Lo afferma il ministro della Giustizia Castelli. L'esito dell'esame ha evidenziato che la legislazione italiana rappresenta, sul punto, una normativa di avanguardia nell'attuazione dei principi della Convenzione' dell'Ocse.
(Ansa 3 maggio 2002)


In realtà, nella relazione OCSE sulla corruzione del 2004, l'Italia veniva criticata eccome per la sua legislazione sul falso in bilancio, checché ne dica Castelli, che di quella legge fu l’estensore. Basta consultare il sito dell’OCSE, in lingua inglese, dove si può leggere il testo integrale del Phase 2 Report of Italy was approved by the Working Group on Bribery in November 2004.

5. The Italian authorities are highly committed to improving the laws on false accounting, and so far have taken an important step in this respect. Whereas previously prosecution was excluded for false accounting where specified monetary thresholds were not met (e.g., where false statements or omissions caused a variation in the opening results before tax not exceeding 5 per cent), amendments to the false accounting offence in the Civil Code now provide administrative penalties in such cases. In order to fully
implement the Phase 2 Recommendation on false accounting, Italy will also have to eliminate the following two criteria for the application of the offence: (i) that the false accounting appreciably distorted the trading, balance sheet or financial situation of the company; and (ii) that there was an intent to deceive the shareholders, creditors or the public. Regarding the first requirement, the Working Group noted that the Court of Cassation deemed that “qualitative” and not just “quantitative” factors may be considered in certain circumstances.

da: www.ocse.org


Irene