venerdì 23 gennaio 2009

La morta gora di Rai e Vigilanza. Davide Giacalone

Non si poteva fare diversamente e non si poteva fare peggio. Lo scioglimento della commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai è un precedente assai pericoloso, indotto sia da un’opposizione che ha impedito la nomina di un vero presidente, sia da una maggioranza che ne ha votato uno burletta, salvo poi restarne prigioniera. Lo scioglimento di una bicamerale di garanzia, con atto d’imperio, è una decisione che umilia e dirocca l’istituzione parlamentare. Vediamo, allora, quel che si dovrebbe fare e quel che, invece, gli sventurati faranno.
1. La commissione parlamentare va soppressa. Cancellata. Basta così. In tutte le democrazie è l’editoria a far da cane da guardia sulla politica, solo da noi i politici hanno una sede istituzionale dove tenere a bada i cani. 2. Va abolito il canone, odioso balzello. Pago il fisco quando compro una lavatrice od un frigorifero, non per avere il diritto di possederli. L’elettrodomestico con lo schermo non deve fare eccezione. Non c’è nessun servizio pubblico da finanziare, ma solo un carrozzone clientelare e lottizzato da smontare. 3. La Rai va privatizzata, a pezzi, non a quote. Se ne gioverebbero le casse dello Stato ed il pluralismo, così come anche il mercato, dove il più importante gruppo privato troverebbe concorrenti credibili.
Non faranno nulla di tutto questo, ed i problemi si aggraveranno se: a. si nominerà Zavoli alla presidenza della commissione, che essendo stato dipendente e presidente della Rai incarna tanto la continuità impermeabile quanto la commistione d’interessi; b. si continuerà a tenere immobile il mercato, con concorrenza debole nell’analogico e (assurdo) monopolio nel satellite; c. si sprecheranno ancora risorse per riempire di paccottiglia il piccolo schermo, nel mentre non s’investe nel settore dei contenuti digitali, che porterebbero ricchezza e lavoro per i giovani.
La maggioranza sarà ingessata dal timore di scatenare interessi in conflitto (sovente in senso opposto a quel che tutti credono di sapere), mentre l’opposizione non avrà diritto di parola, dopo avere prima fermato e poi affogato la vigilanza. “Mentre noi corravam la morta gora,/dinanzi mi si fece un pien di fango”. Guardando l’insieme, osservando la Rai, viene alla mente l’immagine di una palude dantesca. Questa, però, a spese nostre.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

IL DISEGNO DI LEGGE SULLE INTERCETTAZIONI

"Non si potranno più intercettare i reati puniti con pene inferiori ai DIECI anni. Per fare un esempio, quelli contro l’USURA, la truffa, i SEQUESTRI DI PERSONA, il contrabbando, lo sfruttamento della prostituzione, la rapina, il furto in appartamento, l’ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE, lo scippo, la ricettazione, i REATI AMBIENTALI, reati ECONOMICO FINANZIARI, FISCALI ed i FALSI IN BILANCIO.


Il tempo di intercettazione sarà limitato ad un tempo 15 giorni, su richiesta estese non oltre 3 mesi, un regalo ai latitanti a cui basterà usare i pizzini per tre mesi dopo di che potranno ordinare pizze a domicilio per una vita.

L’autorizzazione alle intercettazioni e le misure cautelari verranno prese non più da un solo Gip ma da un organo di 3 TRE GIUDICI (MENO MALE CHE SI VOLEVANO RENDERE LE PROCEDURE PIU' SNELLE E LA GIUSTIZIA PIU' EFFICACE E RAPIDA!) con dispendio di tempo, soldi e perdita di efficacia di una struttura che ad oggi manca proprio di risorse di organico.

Magistrati e giornalisti non potranno più divulgare il contenuto delle intercettazioni, perfino dopo che gli atti saranno depositati. In una situazione come quella dell’Abruzzo, che potrebbe essere quella di Pescara, di Napoli, i cittadini sarebbero tornati o potrebbero tornare a votare senza nemmeno saperne il motivo.
Onesti risparmiatori avrebbero continuato ad acquistare i bond Parmalat e sfortunati pazienti avrebbero scelto la clinica mattatoio Santa Rita in attesa degli esiti processuali.

Tutto questo è FOLLIA PURA".

Irene

Anonimo ha detto...

Meno male che almeno UNA persona saggia, savia, onnisciente, previdente, preveggente, pronta, infallibile, inossidabile ... esiste ancora su questa prona terra.
Ella "giudica e manda secondo ch'avvinghia": una testa sola non le basta, quindi, come l'infernale Cerbero ne ha tre: una per capire, una per giudicare, una per condannare.
Sa tutto, vede tutto, capisce tutto. Praticamente è il "Deus ex machina" di questo sito.
Che il Buon Dio ce la conservi a lungo.
E', forse, una creatura extraterrestre.
Donna o visione celestiale, discesa "di cielo in terra" messaggera di misteriosi provvidenziali disegni divini?
NON RIMANE CHE INCHINARCI DI FRONTE A TANTA ILLUMINATA SAGGEZZA.
Dal sacro Tempio di Apollo Delfico,rivelaci, o divina Sibilla, il Responso del Dio!

Anonimo ha detto...

BOSSI

BAU!! bAU!!! BAUUUUUU!!!
BAU!! bAU!!! BAUUUUUU!!!
BAU!! bAU!!! BAUUUUUU!!!
BAU!! bAU!!! BAUUUUUU!!!
....
BAU!! bAU!!! BAUUUUUU!!!
UHUHUHUHUHUHUHUHU!!!!!!

A CUCCIA!!!!
cAI! CAI! CAAAIII!