lunedì 13 settembre 2010

Ultima chiamata per Silvio

Scongiurate le elezioni e finite le chiacchiere estive, è giunto il momento di fare sul serio.

Per Berlusconi è l'ultima chiamata: nel 2013 non si ripresenterà per logoramento politico, perché fisicamente è convinto di avere trent'anni di meno.

Quindi al via subito le tanto promesse e agognate riforme.

Bisogna avere il coraggio di andare avanti e di mettere alla prova la fedeltà al programma dei "finiani", non possiamo aspettare ripensamenti e cambi di maggioranza: si presentino in Aula le riforme e si proceda alla svelta senza paura.

Le elezioni, l'abbiamo ormai capito, non le vuole nessuno.

Ma Berlusconi dovrebbe anche curare di più la comunicazione sia istituzionale che di partito, perché non si possono lasciar passare articoli o trasmissioni che non hanno contraddittorio, che non hanno risposta, che non hanno smentita o chiarificazione e che lasciano il popolo della libertà nel dubbio e nell'incertezza.

L'opposizione fa il proprio mestiere ed i giornalisti pure, è normale che ci siano forzature nel dare le notizie, qualche veniale omissione ci sta, come pure l'enfasi nel messaggio e lo strillo del titolo.

Non è normale, invece, che il Governo e i partiti che lo compongono non abbiano le antenne dritte e non facciano il loro mestiere che è quello di rassicurare, spiegare, rintuzzare e dare la propria versione dei fatti.

Il Governo ha fatto, non è stato inerte, non ha dormito sugli allori. Benissimo, allora vogliamo fatti, dati, numeri, progetti e risultati.

Credo sia un diritto di ogni elettore essere informato e possibilmente essere anche ascoltato.

Nel nostro piccolo, da questo blog, proviamo a farci sentire: ci auguriamo che altri si aggiungano e che le nostre voci diventino un coro ben intonato.

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