venerdì 7 ottobre 2011

Letterina ai ragazzi che tirano le uova a Moody's. Linkiesta

Stamattina li ho sentiti passare sotto casa. Era presto, stavo sistemando l’apertura del giornale, raccogliendo le idee per la giornata, e pubblicando un’infografica proprio sulla scuola. E ho sentito le grida di un corteo e un megafono che gracchiava: “Chiediamo cultura, ci danno polizia, questa è la loro democrazia!”.

Confesso, ho una certa simpatia per gli adolescenti che parlano di politica, più o meno qualunque cosa dicano. La politica mi appassiona, da sempre, più di ogni altra cosa, e vedere dei giovanissimi che la impugnano - con tutte le ingenuità del caso - mi piace sempre. Stamattina invece ho provato un certo fastidio, o forse solo un po’ di tristezza, per quel motto che sembrava resuscitato dal fondo di anni in cui, verosimilmente, i loro genitori avevano l’età che loro hanno oggi. Più tardi, nel loro corteo, i ragazzi sono arrivati dalle parti della sede di Moody’s e delle banche: per tirare le uova al grido di “speculatori!”.

Avendo fatto la somma di tutto, e pur pensando che la scuola italiana sia in decadenza, mi è venuto da pensare che - dopo tutto - un giorno di scuola in più, a questi ragazzi, avrebbe fatto davvero bene. Hanno naturalmente il diritto di sognare e di arrabbiarsi: ma sapendo perchè, contro chi, e per fare cosa.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Hanno naturalmente il diritto di sognare e di arrabbiarsi: ma sapendo perchè, contro chi, e per fare cosa.
questa l'ultima frase del tuo articolo. Certo che l'ho sanno, la crisi è stata generata dalle agenzie di rating, il quale davano giudizi fasulli sulle banche. Ora la vogliono far pagare ai cittadini. Anche il tuo datore di lavoro, ed alcuni ministri dopo il declassamento dell'italia hanno detto che le agenzie di rating, dicono tante falsità.

Anonimo ha detto...

tic tac tic tac
la fine si avvicina cari lecchini e senza il padrone a chi lo leccherete?