lunedì 4 novembre 2013

Dopo Berlusconi toccherà a loro. Claudio Velardi


Ho dato questa intervista a Lettera43. Immagino che in tanti non condividerete i concetti che ho espresso con una certa ruvidezza. Io trovo miserevole e avvilente quello che sta accadendo. Una classe politica vile e imbelle si sta mettendo sotto i piedi i principi fondamentali del liberalismo. Non hanno capito che dopo Berlusconi toccherà a loro.

Domanda. Perché il voto palese è una vergogna antidemocratica?
Risposta. Perché la regola era chiara. E non si capisce perché bisognava cambiare quella esistente. O forse sì.
D. Che intende?
R. Questa fretta di passare al voto palese è dovuta a due cose.
D. Quali?
R. Una è la paura che i deputati non facciano quello che chiedono le segreterie di partito. E questo è contrario alla Costituzione.
D. E l’altra?
R. L’altra è farsi trascinare da Grillo e dare ancora una volta al leader M5s le redini di questa pericolante democrazia italiana. È una cosa che mi sdegna.
D. Non è la prima volta che la sinistra la delude.
R. La sinistra, in particolare il Pd, evidentemente ha paura delle sue stesse opinioni. Temono che i deputati possano esprimere liberamente il loro pensiero.
D. Crede che senza voto palese qualche piddino avrebbe votato a favore del Cav?
R. No, naturalmente sono convinto che i deputati del Pd avrebbero scelto per la decadenza anche col voto segreto. Ma la debolezza del partito è tale da spingere a queste posizioni decisamente poco democratiche. Per me la trasparenza è fascismo, ha sempre condotto alle peggiori derive antidemocratiche.
D. In che senso la trasparenza è fascismo?
R. La trasparenza porta a una nuova forma di fascismo, moderno e diverso. Cose come «intercettateci tutti» fanno schifo. La libertà è un’altra cosa.
D. Cosa è?
R. La libertà è il presidio della propria libertà, è la sacralità di ogni individuo. La privacy è una conquista fondamentale.
D. Ma la privacy ha a che fare con il voto in Giunta?
R. La privacy è anche la piena autonomia dei parlamentari e del mandato che ricevono dagli elettori, tanto è vero che questo mandato è presidiato dalla Costituzione e dalla possibilità del voto segreto su alcune questioni.
D. Ma se lei è così sicuro che i deputati del Pd votino a favore della decadenza, perché si indigna tanto?
R.
Mi indigna per un motivo morale. In questo Paese l’etica non esiste. Solo per questo motivo mi arrabbio. A me, sia chiaro, non frega niente di Berlusconi. Mi interessa solo la moralità della nostra democrazia.
D. Secondo lei sono morali i 101 che hanno affossato Prodi nel segreto dell’urna?
R. Ma questo cosa c’entra? Come sono state le elezioni del presidente della Repubblica negli ultimi 50 anni? È andata sempre così. Ogni parlamentare dice la sua. E quei 101 hanno semplicemente espresso una loro posizione politica legittima.
D. Forse il Pd aveva paura di altri franchi tiratori.
R. Io pongo un problema etico-morale. Un problema di tenuta della nostra democrazia, della democrazia formale e rappresentativa. Un problema che riguarda la nostra civiltà, la civiltà occidentale.
D. Addirittura?
R. La trasparenza la vogliono i khomeinisti, i pasdaran.
D. Secondo lei il Pd sta diventando un partito di pasdaran?
R. Ma no, è un partito di povere anime disperse. Figuriamoci se si pone problemi di morale. Non sanno a che santo votarsi. Non hanno principi, non hanno riferimenti.
D. Quindi?
R. Quindi sono disposti a svendere un principio al primo stornir di fronde. In questo Paese, non solo nel Pd, non ci sono più principi.
D. Sa che qualcuno la accuserà di voler coprire un inciucio.
R. Io sono un cittadino normale. Non me ne frega niente di niente se qualcuno lo pensa. Qui è una questione di regole.
D. Chi si schiera per la votazione palese, però, spiega che non è un voto sulla persona, ma che riguarda il Senato. C’è infatti un altro senatore coinvolto e quindi si applica il voto palese.
R. Sono semplicemente in malafede. In malafede. Tanto che devono modificare le regole esistenti per andare al voto palese.
D. Hanno interpretato il regolamento. Ora cosa si aspetta?
R.
Il Pd farà una figura barbina. Grillo sarà ancora più forte e la democrazia italiana più malata. Berlusconi è l’ultimo dei problemi. Chissenefrega di Berlusconi. Stiamo ancora a perdere tempo con Berlusconi.

(claudiovelardi.com)

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