lunedì 16 dicembre 2013

Strage di Bologna. La vera pista è quella "palestinese". Elleci

 

La verità ufficiale sulla strage di Bologna è quella della matrice interna fascista. E’ una verità di Stato, giudiziaria ed indiscutibile, portata avanti da una parte politica sin da un secondo dopo lo scoppio della bomba: sono stati i neo-fascisti! Scrivevano tutti i giornali dopo poche ore.
Quella che presto divenne la verità ufficiale non corrisponde, però, alla realtà. La verità ufficiale nasce da una speculazione politica, personale (carriere politiche e libri venduti grazie a questa versione) ed ideologica che ad ogni ricorrenza trova, nelle celebrazioni, la sua messa in scena.

I fatti, invece, sono questi: Thomas Kram, trascorsi decenni, conferma alla stessa Procura di Bologna che subito dopo lo scoppio, quella stessa mattina, si allontanava di corsa da luogo della strage. Il suo ingresso all’albergo Centrale di Bologna è datato 1 agosto 1980, era arrivato con il rapido 307 delle 12:08 da Karlsruhe a Milano il primo giorno di agosto e, quella sera stessa, arriva a Bologna. Il check out dall’albergo è previsto per la mattina del 2 agosto 1980. All’incalzare delle domande dei Pm sulle ragioni della sua presenza a Bologna e ad ogni altra domanda, Kram rifiuta di rispondere e si allontana.
Thomas Kram è un terrorista dell’ultra-sinistra tedesca. Con lui, quella notte, nello stesso albergo c’è una donna, arrivata in treno anche lei, si chiama Christa Margot Frohlich, è la terrorista tedesca filo-palestinese legata a Ilich Ramírez, meglio conosciuto come Carlos, lo Sciacallo, il terrorista sudamericano, islamico e comunista del Fronte Popolare della Liberazione della Palestina. Il gruppo Carlos, strettamente legato al terrorismo arabo, era l’unico che poteva disporre di quella quantità di esplosivo e l’Italia era il centro logistico dove transitavano, grazie al Lodo Moro, armi ed esplosivi destinati a tutti i gruppi terroristici affiliati in Europa e Sudamerica. Lo stesso Carlos, attualmente detenuto in Francia, avrebbe confermato che quell’esplosivo era suo salvo poi aggiungere che i veri responsabili sono stati gli americani, gli israeliani e i fascisti italiani. Gianni De Gennaro, futuro capo della Polizia, segnalo’ subito della presenza di uomini di Carlos quel 2 agosto a Bologna ma l’indagine su questa pista fu fatta chiudere il 16.08.1980.
Questi sono i fatti. La verità fu denunciata, dopo molti anni, dall’ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga a cui fu dato del pazzo non appena svelò questa realtà, dal parlamentare Vincenzo Fragalà, ucciso il 23 febbraio 2010, dopo le sue dichiarazioni, con modalità sicuramente estranee al contesto mafioso a cui la stampa progressista attribuì l’origine (fu massacrato da tre uomini a bastonate) del delitto, infine, può considerarsi una certezza che Mambro e Fioravanti non avevano minimamente i mezzi, la rete e i motivi per compiere quella strage.
Quelli sopra esposti sono fatti. Le conclusioni sono demandate all’intelligenza e all’onestà intellettuale di ciascuno.

Giustizia Giusta

 

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